Lo spagnolo parla ad As: "Maradona al Bernabeu? Porta bene!"
"La sfida che volevo, anche se agli ottavi è presto". Così Callejon ad As sul match del Napoli contro il "suo" Real. Ma "fino a sabato - ha aggiunto - è vietato parlarne, Sarri non vuole". Già, prima il campionato e poi la Champions. a proposito del mister: "Ora siamo mentalmente più convinti e forti". Per cui al Bernabeu per giocarsela: "Con Maradona in tribuna a sostenerci, porta bene". E in campo "io, Mertens e Insigne, tridente completo".
Per Napoli intera è la grande sfida della stagione, per Callejon, cresciuto nelle giovanili del Real, è un match dal sapore unico e particolare. "Sognavo di tornare al Bernabeu, ma non mi aspettavo potesse accadere già adesso - ha spiegato lo spagnolo -. Abbiamo reagito bene al sorteggio anche se bisognerà fare attenzione perché il Real è la squadra più forte al mondo".
L'attaccante conosce tanti giocatori dell'attuale Real e li mette in guardia. "Siamo in un buon momento, veniamo da una serie di risultati positivi. In più ci sarà il ritorno al San Paolo e sarà uno spettacolo. I napoletani meritano una grande gioia, adoro la gente di questo posto".
E con alcuni ex compagni sono già cominciati gli sms. "Ho fatto i complimenti a Ronaldo per il Pallone d’Oro e mi sento con Morata e Sergio Ramos. Cristiano è una persona semplice, un gran lavoratore. Uno che arriva per primo e va via per ultimo".
Callejon spiega perché ha lasciato Madrid nell'estate del 2013. "Ero felice, ma sentivo di dover fare un passo avanti nella mia carriera. Mi chiamò Benitez dicendomi che a Napoli sarei stato felice e non ho mai avuto dubbi. Rafa mi ha insegnato tanto, abbiamo vinto due titoli e ho conquistato la mia prima convocazione in Nazionale. Non posso che ringraziarlo. L'altro giorno mi ha mandato un sms, augurandomi che la squalifica fosse di una sola giornata. Non so perché non sia riuscito ad imporsi al Real, ma per me resta un grande allenatore".
Napoli-Real è anche la sfida tra Sarri e Zidane. "Sarri ha avuto un impatto stupendo. Mi disse che contava molto su di me. Adoriamo il suo calcio, vuole sempre il possesso palla. Vuole che ci divertiamo e lo fa anche Pepe in porta. Zidane? Sta facendo bene, non avevo dubbi".
Non può mancare la solita domanda su Gonzalo Higuain. "Per noi era un giocatore importante. Ed è normale che alla gente non piaccia vederlo con la maglia della Juve. Ma siamo riusciti ad andare avanti. Con Mertens e Insigne ci intendiamo alla grande, speriamo di continuare a segnare così".
Capitolo scudetto. "Cosa ci manca per lo scudetto? Bisogna avere più maturità nel gestire alcune partite e magari avere un po’ più di fortuna. Ma stiamo crescendo ancora e da quando abbiamo indossato il bianco sono arrivati risultati positivi".
La chiusura è una dichiarazione d'amore al Napoli. "Non so ancora dove finirò la carriera, ma ho rinnovato con il Napoli e questa è l’unica cosa che mi interessa. La mia felicità adesso è a Napoli".