PAGELLE MILAN-LIVERPOOL

Milan-Liverpool, le pagelle: si salva Messias, Ibra inconsistente. Tomori troppo distratto

Origi spietato, difesa Reds quasi perfetta. Alisson sbaglia poi rimedia

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MILAN

Maignan 6 – L’atteggiamento è quello di sempre, all’insegna della sicurezza. Non irreprensibile sul tiro di Oxlade-Chamberlain da cui nasce l’1-1, senza colpe sull’1-2.

Kalulu 5,5 – Deve fare il terzino come si faceva negli anni ’70 per evitare brutti scherzi da parte di Manè. Qualche volta lo ferma, ma non sempre.

Dal 19’ st Florenzi 5,5 – Vorrebbe dare un pizzico di dinamismo in più ma contro i quattrocentisti del Liverpool non c’è molto da fare.

Tomori 5,5 – Parte forte, con anticipi e strappi. Segna il gol dell’1-0 ma poi regala al Liverpool la palla del 2-1. E nel secondo tempo si perde per strada così come perde di vista Origi.

Romagnoli 6 – Gli viene riaffidata la fascia da capitano e lui risponde “presente”. A fianco ha un Tomori ispirato e questo lo aiuta non poco fin dall’inizio. Però non è reattivo su Salah nel gol dell’1-1.

Hernandez 6 – Qualche strappo, ma non può esagerare perché dalla sua parte agiscono sia Salah che Williams, due clienti poco raccomandabili.

Tonali 6 – Parte forte con uno strappo, come per dire “non ho paura”, poi si mette a giocare sui ritmi giusti ma cede alla distanza.

Dal 14’ st Bennacer 6 – Entra a partita ormai compromessa, si limita a un compitino pulito.

Kessie 5 – La foga di sempre, il sacro fuoco che arde dentro e che in qualche caso lo porta a rischiare. Purtroppo dura poco. Non da lui la mollezza con cui non contrasta Oxlade-Chamberlain sull’azione dell’1-1.

Messias 6,5 – Dispensa qualità a ogni giocata, anche se atleticamente rende qualcosa agli avversari. Una sua palla avvelenata da corner è la chiave per l’1-0.

B. Diaz 5 – Poco coinvolto nella manovra, sembra soffrire sia sul piano tattico che sul piano fisico, davvero un’anomalia all’interno della sua stagione.

Dal 14’ st Saelemaekers 6 – Come sempre, irreprensibile dal punto di vista podistico.

Krunic 6 – Impressionante l’applicazione con cui affronta i continui cambi di ruolo: è vero che non gioca mai da 8, ma ancora una volta galleggia sulla sufficienza.

Dal 38’ st Bakayoko sv.

Ibrahimovic 5 – Serata in sofferenza contro una linea difensiva in cui potrebbero essere quasi tutti suoi figli, ma anche per i pochi rifornimenti che arrivano. Morale: non la becca quasi mai.

Allenatore Pioli 6 – Sapeva di dover compiere un’impresa in condizioni di emergenza, ci ha provato e non  lo si può condannare.

 

LIVERPOOL

Alisson 6 – Ai tempi della Roma forse non avrebbe preso un gol come quello di Tomori, con un’incertezza palese nell’intercettare il calcio d’angolo di Messias. Si riscatta alla fine negando il 2-2 a Kessiè.

N. Williams 6,5– Faccia da ragazzino ma spregiudicatezza da veterano, ha un passato da esterno alto e si vede, perché partecipa molto alla fase di possesso.

Dal 48’ st Bradley sv.

Phillips 6 – Prima partita da titolare in stagione, affrontata con coraggio e determinazione, senza complessi.

Konatè 6,5 – Quanto di più simile a un titolare sia stato schierato da Klopp in difesa e lo si capisce dalla sicurezza degli interventi. Spesso esce bene dagli scontri con Ibra.

Tsimikas 6 – Si dimostra una buona alternativa soprattutto per la fase difensiva, che interpreta bene atleticamente e tatticamente.

Oxlade-Chamberlain 6,5 – Presenza sempre autorevole in mezzo al campo, caparbia l’azione che determina il gol dell’1-1.

Morton 6 – Da diciannovenne non può certo essere l’uomo di assoluto riferimento del centrocampo, ma dà una mano a Oxlade-Chamberlain senza complessi.

Minamino 6,5– Libero di muoversi tra le liee, sfodera quelle qualità tecniche che lo hanno portato a guadagnarsi sempre più spazio in questa squadra.

Dal 48’ st Woltman sv.

Salah 7 – Sembra giocare con il braccio fuori dal finestrino, con scambi a un tocco spesso lontani dalla porta. Poi alla prima occasione è spietato nel segnare l’1-1.

Dal 19’ st Keita 6 – Compito facilitato dal risultato di vantaggio, anche se nella gestione del pallone ha sempre un suo perché.

Origi 7 – Ha sempre quel modo di muoversi strano che lo fa sembrare svogliato, ma in realtà è sempre molto presente a sé stesso, soprattutto quando di testa sentenzia il 2-1 per i Reds.

Dal 35’ st Origi sv.

Manè 6,5 – Il moto perpetuo di sempre, un pericolo costante per i rossoneri sulla fascia sinistra.

Dal 19’ st Gomez 6 - Una delle infinite alternative valide alle quali Klopp può permettersi di far giocare una mezz’ora di qualità.

Allenatore Klopp 7 – Vero che ha a disposizione una rosa sterminata, ma schierare una difesa inedita in Champions senza contraccolpi è un gran pregio.

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