FESTA ROSSONERA

Milan, Pioli: "Sognare è bello, ai quarti eviterei le italiane"

Il tecnico rossonero esulta per il passaggio del turno di Champions: "Dobbiamo essere sempre così". E sul sorteggio...

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Il Milan pareggia 0-0 contro il Tottenham a Londra e accede ai quarti di finale di Champions League undici anni dopo l'ultima volta. Soddisfazione per Stefano Pioli, tecnico dei rossoneri, per il risultato ottenuto all'Hotspur Stadium: "Ce l'abbiamo fatta, siamo stati bravi. Ho chiesto personalità, potevamo palleggiare di più ed evitare di scavalcare, ma non abbiamo mai mollato. Abbiamo meritato per come abbiamo giocato le due partite. Il Milan deve fare un passo alla volta, prima era importante passare il girone, oggi gli ottavi e ora aspetteremo il sorteggio. Mi auguro di non incontrare le squadre italiane". 

"Ci buttiamo nuovamente sul campionato, ma siamo contenti perché ci tenevamo molto. Sognare è bello e aiuta a lavorare meglio, ora testa al campionato" le parole del tecnico rossonero.

Sul cambio modulo: "Ho preso questa decisione dopo la sconfitta col Sassuolo perché del vecchio sistema funzionava ben poco. Probabilmente non è solo una posizione diversa in campo a cambiare, ora la squadra lavora di più e con più partecipazione, abbiamo dei difensori centrali per giocare così e le caratteristiche c'erano per cambiare. Non abbiamo cambiato i concetti, vogliamo essere aggressivi e forse ora abbiamo la solidità che cercavamo". Vedi anche Champions League, Tottenham-Milan 0-0: rossoneri ai quarti dopo 11 anni Champions League Champions League, Tottenham-Milan 0-0: rossoneri ai quarti dopo 11 anni

Il tecnico del Milan ha poi aggiunto: "Avevamo voglia di giocare con continuità, dobbiamo essere sempre così anche se il campionato italiano è difficile. Dobbiamo giocare con questa energia e voglia di ottenere risultato. Giocare in Champions è gratificante, ora dobbiamo recuperare in campionato per stare nelle prime quattro.

Sui sogni rossoneri: "Da qui dobbiamo portarci l'entusiasmo per ricominciare. Mi piace pensare che di impossibile nello sport non c'è nulla. Poi chiaro, rimarranno solo le più forti d'Europa e le difficoltà aumenteranno, ma sono sicuro che tutte le esperienze fatte in Europa, soprattutto quelle negative, ci hanno aiutato a salire di livello. Adesso dobbiamo approfittare di queste esperienze positive per crescere in autostima e giocarci i quarti con convinzione e con fiducia".

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