VERSO JUVENTUS-CHELSEA

Juventus, Allegri verso il Chelsea: "Ho idee confuse, potrei stravolgere la formazione"

Il tecnico bianconero: "Contro i Blues servirà una grande partita di livello internazionale"

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Dopo i tre gol all'esordio nel gruppo in casa del Malmoe, la Juventus è chiamata a dare continuità ai risultati in Champions League ospitando i campioni d'Europa del Chelsea. Allegri si ritrova ad affrontare un'emergenza in attacco senza Dybala e Morata, ma contro i Blues vincere vorrebbe dire fare un passo enorme verso il primo posto finale nel girone e gli ottavi di finale: "Servirà una partita di livello internazionale contro una squadra fortissima. Ho dubbi di formazione, ho le idee confuse - ha commentato Allegri -. Potrei stravolgere la formazione".

"Stiamo bene entrambe e sarà una bella partita - ha commentato il tecnico a Sky prima della conferenza -. Il Chelsea è molto forte, Tuchel ha fatto un ottimo lavoro e sarà un buon test per noi, perché servirà una grande partita sotto tanti aspetti, soprattutto in difesa". Chiellini potrebbe ritrovare la sfida con Lukaku: "Ho un po' di dubbi, nella rifinitura potrei cambiare qualcosa. Rabiot sta bene". In attacco non ci saranno Morata e Dybala: "Non ho ancora deciso i sostituti, ho provato delle cose oggi ma ho delle sensazioni strane e potrei cambiare qualcosa".

LE PAROLE DI ALLEGRI IN CONFERENZA

Chi giocherà in attacco?
Ho le idee confuse, ma siamo reduci da un buon allenamento. Rabiot ci sarà, Ramsey no, ma sulla formazione deciderò la mattina stessa. Ci vorrà una partita tecnica, il Chelsea è solido e Tuchel ha fatto un grande lavoro. Sono forti in contropiede, sono forti anche nelle palle inattive e sarà un bel test, magari contro una squadra così forte poi non prendiamo gol. Sarà difficile trovare varchi, servirà pazienza.

La difesa a tre è una possibilità?
E' uno dei dubbi che ho, forse il primo. Però la difesa a tre è poi una questione relativa...

In attacco cosa si inventerà?
L'unica punta di ruolo è Kean, metterò due o tre attaccanti davanti in base alle caratteristiche che vorrò. Non ho ancora deciso. Se devo dire tre che giocheranno posso dire Szczesny, Alex Sandro e Locatelli.

Può essere l'occasione per Bernardeschi?
A volte ha giocato da fantasista, ma non è il suo ruolo. Ha potenzialità enormi inespresse, ma quando lo chiami in causa fa sempre una buona partita. Tutto parte da quello che ha nella testa, dalla cattiveria da metterci quando hai la palla.

La gioventù può essere un problema?
Allora, giovani non sono, hanno solo meno esperienza internazionale. Voglio una squadra che giochi una bella partita, servirà pazienza ma dovremo divertirci. Se sbaglieremo saremo puniti da una squadra come il Chelsea, come del resto è accaduto in Italia.

Rabiot è a disposizione: cosa si aspetta?
E' come Bernardeschi, se è alla Juventus difficilmente può essere messo in discussione come giocatore. La differenza nelle carriere di un giocatore la fa la testa, dall'ambizione personale al volersi sacrificare per la squadra fino alla cattiveria con cui si scende in campo e in allenamento. I dettagli fanno la differenza. Fossi in Rabiot sarei arrabbiato con me stesso, quanti giocatori bravi si sono persi? Al terzo anno in Italia ha segnato poco, non esiste, quest'anno migliorerà sui dettagli.

Arthur come sta? Giocherà Danilo?
Arthur è ancora molto indietro, nella sosta faremo delle amichevoli per farlo rientrare in condizione il prima possibile. Danilo giocherà, dove ancora non l'ho deciso.

Bentancur in mezzo al campo?
E' cresciuto molto, ma da solo non può fare la regia di una squadra, ha bisogno di collaborazione. Locatelli gliela può dare, anche perché anche lui al momento non è pronto per prendersela da solo. In due possono aiutarsi.

La qualità può arrivare da Kean e Chiesa
Moise deve giocare e segnare, fare gol lo sa fare bene. Calcia bene, attacca la profondità e chiude le azioni. Deve migliorare come tecnica individuale e quando gioca con la squadra. Da Chiesa invece mi aspetto quello che sta già facendo, anche qualcosa di meglio. Il margine d'errore per lui si è assottigliato, per questo la sua stagione sarà la più difficile. Dopo un Europeo da protagonista ha fatto uno step, non è più un ragazzo che tutto quello che prova va bene.

Il pressing come arma contro il Chelsea?
Serve dare pressione, ma anche giocare bene, fare passaggi giusto. Non si può pressare 95 minuti. Quando hai la palla si deve respirare e costruire.

Ha un bonus Champions nel contratto in caso di vittoria?
Certo che sì, ognuno ha questa ambizione e desiderio. Domani giochiamo contro i Campioni d'Europa, sarà una serata magnifica indipendentemente da come finirà. Serviranno entusiasmo, voglia ed emozione di giocare queste partite. E' questo che ti porta a far cose straordinarie, tutti dobbiamo lavorare per fare il massimo. Vincere la Champions, il Campionato. Solo così arrivi in cima. Dire 'passiamo il girone e vediamo', no. Niente. Il desiderio nostro è arrivare in finale. Non so se ci arriveremo ma è un obiettivo da andare a prendere. Uguale lo Scudetto, è questo che fa la differenza. E' amor proprio, ambizione, per stare in una grande squadra. Non puoi vincere tutti gli anni, poi ci sono gli altri, poi vincere è straordinario.

C'è troppa disparità con la Premier League?
Ogni nazione ha una cultura diversa, poi che loro abbiano più risorse è un dato di fatto. Il rapporto sui diritti è uno a tre, ma noi italiani ci arrangiamo, è nel nostro dna. Non dobbiamo snaturarci, piaccio o no. Poi cosa sono le partite belle, c'è a chi piacciono gli 0-0, ad altri non piace perché non colgono i dettagli difensivi.

 

E QUELLE DI CHIELLINI

"Possiamo fare bene contro il Chelsea, ma dobbiamo rimanere concentrati. La nostra testa deve essere solo sul campo. Queste partite sono facili da preparare perché tutti sono sul pezzo. Diamo il benvenuto ai campioni d'Europa in carica, siamo tutti impazienti" - ha commentato Chiellini in conferenza stampa.

"Dobbiamo essere bravi a non lasciarli ripartire in contropiede perché il Chelsea è una squadra vera, forte e continua a dimostrarlo. Servirà pazienza e cercare di non fargli sfruttare le loro qualità". La Juventus dovrà migliorare in fase difensiva: "In Champions non l'abbiamo subito a differenza del campionato, speriamo sia di buon auspicio".

Chiellini ritroverà di fronte Lukaku dopo le battaglie contro l'Inter e il Belgio: "Penso che sia limitante parlare solo di noi, dovremo cercare di lasciare pochi spazi a Romelu, ma anche ad Havertz, a Werner e ai centrocampisti offensivi. Negli spazio sono immarcabili per il 99% dei difensori al mondo, dovremo cercare di limitarli prima. Il Chelsea è campione d'Europa ma hanno pagato tanto Lukaku per rinforzarsi, non è un caso".

Chiellini però non ha voluto parlare di obiettivi: "Da marzo in pratica inizia un'altra competizione, tutto cambia tra sorteggi e condizioni fisiche. Inutile pensare ora a dove saremo o dove potremo arrivare, noi sappiamo di dover lavorare per crescere, pur consapevoli delle nostre qualità".

Le assenze in attacco saranno pesanti: "Dybala è fondamentale per noi ed è inutile negarlo, ma abbiamo tutto per sopperire alla sua assenza. La rosa è valida e si farà trovare pronta, anche perché uno dei pregi del mister è di non piangersi addosso ma cercare nuove soluzioni. Fare risultato contro il Chelsea aiuterebbe, ma servirebbe comunque equilibrio. Certo la vittoria darebbe più tranquillità anche se siamo una squadra esperta, tranne qualche ragazzo alle prime partite in Champions. Io quando ero più giovane fremevo per queste partite, confrontarsi coi migliori ti aiuta a capire cosa ti manca".

A livello difensivo potrebbe cambiare qualcosa, magari con il ritorno alla difesa a tre: "Non faccio l'allenatore, ma comunque le situazioni variano da gara a gara perché difendere al fianco di Cuadrado è diverso che farlo con Danilo, così come avere un centrocampo più fisico non è come avere davanti giocatori più tecnici. Vedremo, sarebbe bello vincere per arrivare alla sfida contro lo Zenit con un match point per passare il turno".

Infine un complimento al compagno di nazionale, Jorginho: "Mi auguro che vinca il Pallone d'oro. E' un amico e lo sentirei un po' anche mio perché ha partecipato ad emozioni che mi rimarranno per sempre. La differenza lui la fa con la testa, ha dimostrato di essere decisivo ovunque".

Al centro della difesa il ballottaggio, non dovessero giocare entrambi, sarà ancora con De Ligt per un posto al fianco di Bonucci: "Viene da stagioni importanti - ha commentato Chiellini -, forse ora dopo un errore ha qualche certezza di meno. A ventidue anni ha grandi margini di miglioramento, ha uno strapotere che dovrà imparare a usare meglio, ma è un giocatore fortissimo e di livello internazionale".

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