CHAMPIONS LEAGUE

Champions League: ultima chiamata per il Milan contro il Porto

Rossoneri condannati a vincere. L'Inter non può fallire contro lo Sheriff

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Milan e Inter sono al bivio. I rossoneri possono solo vincere contro il Porto per continuare a sognare la qualificazione agli ottavi, mentre i nerazzurri hanno l'occasione d'oro di sorpassare lo Sheriff battendolo a casa loro. Il tutto con vista sul derby di domenica sera, già decisivo per la classifica. La squadra di Pioli, come detto, ha un solo risultato utile alle 18:45: la vittoria. Per Simone Inzaghi, invece, tre punti in Moldavia significherebbero mettere una bella ipoteca sul passaggio del turno.  

MILAN-PORTO, SI GIOCA ALLE 18:45
Cinque giorni delicatissimi che possono definire le ambizioni del Milan. Stefano Pioli ripete come un mantra quelle che sono le direttive da quando si è seduto sulla panchina rossonera: una partita alla volta, un passo alla volta. Ed ora c'è il Porto a cui pensare, sfida da dentro o fuori, novanta minuti che possono decidere il cammino europeo del Milan. "È un crocevia. Dobbiamo pensare solo alla partita, vogliamo chiudere la striscia di risultati negativi. Dobbiamo concentrarci solo sul Porto. All'andata non abbiamo fatto bene. Pensiamo solo a domani, poi penseremo al derby di domenica". Impensabile per un club come il Milan restare a quota zero dopo quattro partite. La qualificazione non è ancora decisa. Porto e Atletico sono appaiate a 4 punti e una vittoria rossonera stravolgerebbe gli equilibri di classifica. Un'impresa non impossibile ma molto difficile, certo è che il Milan deve cambiare completamente l'approccio rispetto alla sfida d'andata, perché quella di Oporto è stata la peggiore prestazione della stagione. "Il Porto ha fatto quello che ci aspettavamo. Sono stati aggressivi. In quello abbiamo sbagliato. Ha giocato meglio di noi - ammette l'allenatore - ci siamo mossi male e non siamo riusciti a superare la loro pressione. Domani dovremo fare meglio. Il Porto e' forte. Dovremo essere lucidi e bravi e precisi tecnicamente". Tutto sta nell'approccio alla sfida. Conceicao promette "grande aggressività" per non commettere lo stesso errore della Roma che ha aspettato il Milan ed ha faticato nel primo tempo. E la scia polemica degli ultimi giorni dopo il big match dell'Olimpico, viene liquidata con poche parole da Pioli: "Credo che il Milan abbia vinto a Roma perché ha giocato meglio degli avversari, così come a Porto abbiamo perso perché il Porto ha fatto meglio di noi. Credo a questo e penso a questo, non ad altre situazioni che non posso controllare". Il Milan, che non ha mai esasperato i toni dopo i torti subiti in Champions League, sia con l'Atletico e con il Porto, evita di fare polemica anche in Serie A. E' la linea scelta dal club, parlare di campo e pensare solo al gioco. Poco importa se qualcuno sottovaluta il potenziale del Milan, capolista al fianco del Napoli: "Noi abbiamo valutato al meglio la nostra prestazione a Roma, abbiamo visto che le cose buone e meno buone. Cosa pensano all'esterno del Milan ci preoccupa poco, noi dobbiamo restare concentrati su quello che stiamo facendo. Non meritiamo lo zero in classifica e domani abbiamo la chance di dimostrarlo". E Conceicao non commetterà l'errore di sottovalutare la sfida di San Siro. "L'atmosfera non sarà facile. Il Milan ha sette titoli europei e quattro mondiali. Questo è tutto. Ed è una squadra che non ha perso in Serie A. Quello che ci aspetta sono tante difficoltà". Il Milan non ha gettato la spugna in Champions League e promette, almeno alla vigilia, di non farsi distrarre dai risultati in campionato. "È l'ultima possibilità che abbiamo per restare in Champions. Abbiamo la qualità per restare in questa competizione e pensiamo di poter fare una grande partita dal primo all'ultimo minuto", assicura Calabria. Il terzino spingerà sulla fascia destra, mentre Theo Hernandez squalificato nel derby sarà titolare in Champions a sinistra. Brahim Diaz torna a inventare dietro a Giroud, che dovrebbe essere favorito nel ballottaggio con Ibrahimovic. Pioli può contare sui tre assi - Kessie, Hernandez e Diaz - assenti all'andata. Sarà un Milan più propositivo e qualitativo, all'assalto di un impresa per non dire addio all'Europa. 

SHERIFF-INTER IN CAMPO ALLE 21
 Per pensare al derby contro il Milan di domenica prossima ci sarà tempo, l'Inter ha in testa solo lo Sheriff Tiraspol. I nerazzurri sono arrivati in Moldavia con l'obiettivo di trovare tre punti fondamentali nella rincorsa agli ottavi di finale di Champions League: tornare in Italia con un successo, infatti, raddrizzerebbe la situazione in classifica e metterebbe Lautaro e compagni nella migliore posizione verso le ultime due giornate. E lo sa anche Simone Inzaghi, che allontana lo spettro della stracittadina per tenere alta la tensione per il match. "È una partita decisiva, sapevamo fin dall'inizio di aver bisogno di fare il bottino pieno nei due confronti contro lo Sheriff. Stiamo pensando solo alla partita di Champions. Domenica abbiamo una partita importante per i tifosi e per la società, ma il nostro pensiero è rivolto solo e soltanto alla partita di coppa", le parole del tecnico nella conferenza stampa della vigilia. "Dovremo fare una partita da vera Inter per portare a casa un risultato positivo. Contro lo Sheriff ci attende una partita importante e decisiva, dobbiamo farci valere anche in Europa", ha aggiunto Inzaghi. La ricetta e' quella dell'andata: grande attenzione ed equilibrio, anche perché i moldavi comunque non vanno sottovalutati. "Anche all'andata era una partita decisiva, abbiamo giocato un ottimo calcio e abbiamo anche visto le insidie che ci attendono, questa squadra ha battuto Real e Shakhtar non per caso", il commento del tecnico interista. "Dovremo fare un match nel quale ci vorrà grande concentrazione perché servirà equilibrio, lo Sheriff ha dimostrato di essere molto bravo nelle ripartenze". Ma soprattutto l'Inter dovrà sfruttare le sue occasioni. "Siamo il miglior attacco della Serie A, ci piace costruire, avere tante occasioni da gol. Contro l'Udinese abbiamo fatto tanti tiri in porta. La strada è questa: costruire tanto senza perdere equilibrio", il pensiero di Inzaghi. Anche perché i messaggi arrivati nelle ultime sfide sono stati positivi per il tecnico. "Abbiamo fatto due partite contro Empoli e Udinese, entrambe molto buone: due match insidiosi trasformati in gare semplici. Sono state prestazioni solide nelle quali abbiamo concesso poco. Vedere che arrivano gli stessi risultati nonostante i cambi di formazione, è sempre il massimo per un allenatore". Niente turnover, tuttavia, in Moldavia: pronto a rientrare dal primo minuto Lautaro Martinez ("Mi aspetto da lui, come da tutti, una grande gara", le parole di Inzaghi in conferenza stampa sull'attaccante argentino) insieme a Dzeko in attacco con Correa e Sanchez pronti a subentrare, così come De Vrij in difesa si riprenderà il suo posto, mentre Vidal insidia Calhanoglu per una maglia da titolare in mediana accanto ai confermati Barella e Brozovic. Sperando, inoltre, arrivino anche buone notizie da Madrid, con il Real di Ancelotti impegnato contro lo Shakhtar Donetsk al Bernabeu alle 18.45: un successo dei blancos aiuterebbe e non poco, considerando anche che, dopo la sfida contro gli ucraini a San Siro il prossimo 24 novembre, all'ultima giornata gli avversari dei nerazurri saranno proprio gli spagnoli. 

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