CHAMPIONS LEAGUE

Champions League: Liverpool-Atletico, l’ultima partita (senza virus)

L'impresa dei Colchoneros in un Anfield roboante mentre a Parigi si giocava a porte chiuse

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Pandemia. La conferma di quanto tutti già sapevano è arrivata dall’OMS alle sei di sera di un mercoledì da … Campioni. Fuori tempo massimo per bloccare la giornata di Champions League. Così abbiamo potuto assistere in parallelo alle due realtà. Nel deserto del Parco dei Principi a porte chiuse il PSG contro il Dortmund, ad Anfield i Reds e l’Atletico Madrid davanti a 50mila tifosi. Insomma il calcio già infettato e quello ancora sano (forse).

Due mondi destinati a sparire con i primi casi di coronavirus tra i giocatori. Davanti alla pandemia anche le porte chiuse servono a poco come dimostra il caso dello juventino Rugani.

Dunque stop inevitabile ma con negli occhi l’ultima grande partita. L’epica impresa del Cholo che è andato a vincere a Liverpool contro i campioni uscenti per 3-2. Uno a zero per i padroni di casa al 90’. Risultato speculare all’andata che porta ai supplementari. Sotto di due a zero al 93’ negli ultimi 25’ i colchoneros si scatenano con tre gol.

Una partita epica, sotto un diluvio tipicamente britannico. Pioggia e vento hanno spinto fin da subito i padroni di casa all’assalto. Si è visto di tutto nell’assedio alla porta di Oblak. Mischie, parate, traverse, rovesciate, gol mancati di un soffio dagli inglesi. Barricate, mischie, garra, contropiedi micidiali per gli spagnoli.

Come un pugile all’angolo gli uomini di Simeone hanno incassato colpi in serie ma sono rimasti in piedi. Calata la furia degli assalitori ecco i tre colpi da ko dei madridisti. Partita epica con supplementari mozzafiato. Nel primo bastano tre minuti e Firmino raddoppia per i Reds. Sembra qualificazione certa per la banda Klopp. Ma il Cholo (inquadrato in tv) invita i suoi alla calma. In fondo basta un gol. Eccolo. Al 97’ causa uno sciagurato rinvio di piede del portiere (di riserva) Adrian gli spagnoli pareggiano con Llorente che si ripete pochi minuti dopo. Finisce 2-2 il primo tempo supplementare. Negli ultimi 15 minuti nuovo assedio a Oblack ma non ci sono più energie e gli inglesi subiscono l’incredibile 2-3 con un contropiede di Morata. Esplode la gioia di Simeone e dei suoi giocatori che vanno ad abbracciare i propri tifosi ma canta anche la Kop che rende onore ai suoi sfortunati campioni.

È la Champions, è l’estasi del calcio. Per un po’ non sarà più così. Ma “l’ultima partita” ce la ricorderemo a lungo.

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