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CHAMPIONS LEAGUE

Champions, Barça-Inter sfida degli opposti con vista finale: miglior attacco vs miglior difesa

I nerazzurri han preso solo 8 gol ma arrivano da una settimana horror, i blaugrana invece han segnato 37 reti nel torneo e sono in fiducia dopo la vittoria della Copa del Rey

30 Apr 2025 - 08:00
 © Getty Images

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Allo Stadio Olimpico Lluís Companys è tutto pronto per il primo round della semifinale di Champions League tra Barcellona e Inter. In palio nel doppio confronto c'è un posto in finale e la tensione è altissima per quella che si presenta come la sfida degli opposti tra la miglior difesa (8 gol) e il miglior attacco (37 gol) del torneo.

Eliminati in Coppa Italia e scavalcati dal Napoli in vetta alla Serie A, i nerazzurri arrivano da una settimana horror e provano ad aggrapparsi alla Champions per reagire, invertire la rotta e continuare a puntare il bersaglio grosso. In fuga nella Liga e reduce dal trionfo in Copa del Rey contro il Real Madrid, al netto dell'assenza di Lewandowski, il Barcellona invece arriva alla sfida contro l'Inter carico, in fiducia e con tanto entusiasmo. Entusiasmo che al Montjuïc promette scintille tra due squadre profondamente diverse.

Guidati da De Jong e Pedri in mediana e spinti dal dinamismo, dalla rapidità e dalla tecnica di Yamal e Raphina sulle corsie, i blaugrana fanno dell'aggressione alta, del ritmo alto e del gioco offensivo il loro credo. Atteggiamento che spesso ha mostrato anche qualche pericolosa crepa difensiva, ma che rappresenta comunque la vera forza della banda di Flick.

Una potenza di fuoco a cui l'Inter proverà a rispondere lavorando con grande lucidità e attenzione in marcatura, cercando di controllare il possesso e palleggiare con pulizia in uscita per poi attaccare rapidamente lo spazio alle spalle dei difensori blaugrana una volta superata la prima pressione. Tutto con duelli ad alta velocità sulle corsie, tanti uno contro uno nello stretto e ancora qualche dubbio di formazione da sciogliere.

Senza Lewandowski, davanti Flick dovrebbe piazzare Ferran Torres al centro dell'attacco con Yamal, Dani Olmo e Raphina a supporto sulla trequarti e il tandem De Jong-Pedri in regia. Con Baldé out, nei quattro di difesa davanti a Szczesny invece dovrebbe esserci Martin a sinistra con Kounde, Cubarsi e Martinez a completare il reparto.

Scelte a cui Simone Inzaghi dovrebbe rispondere affidandosi al solito 3-5-2 corto, solido e compatto. Per il tecnico nerazzurro il dubbio maggiore riguarda le condizioni di Thuram. Se nella rifinitura il francese dovesse dare garanzie, partirà dall'inizio accanto a Lautaro col solito trio Barella-Calhanoglu-Mkhitaryan a gestire il traffico in mezzo al campo e Dumfries e Dimarco larghi. Diversamente, toccherà a uno tra Taremi e Arnautovic affiancare il Toro. Per quanto riguarda la difesa, infine, insieme a Bastoni e Acerbi dovrebbe esserci invece Bisseck al posto dell'infortunato Pavard, ma restano vive anche le opzioni Darmian e De Vrij

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