Il tecnico rossoblù punta sulle certezze e l'esperienza internazionale. Città in festa per un evento storico contro lo Shakhtar
Ci siamo, il momento atteso in città per 60 anni è quasi arrivato e il countdown sta volgendo al termine. Bologna e il Bologna sono pronti a riprendersi il palcoscenico internazionale più importante, quello della Champions League, coronamento di una cavalcata tanto trionfale quanto inattesa nella passata stagione. Gli interpreti sono cambiati con il passaggio da Motta a Italiano e l'addio a Calafiori e Zirkzee, ma il Dall'Ara ha ancora fame di grande calcio e la sfida contro lo Shakhtar Donetsk è un premio che i rossoblù attendono da un'infinità, troppo per non dare tutto dentro e fuori dal campo.
La città freme, nonostante il maltempo che sta flagellando l'Emilia Romagna. La facciata di palazzo Re Enzo su piazza Maggiore sarà colorata di rossoblù durante la partita, un simbolo di quanto il grande evento sia atteso e sentito da tutti. L'ultima partecipazione del resto risale al 1964 quando il torneo, diverso in tutto e per tutto, si chiama Coppa dei Campioni. Allora il Bologna affrontò l'Anderlecht quando i rossoblù pur pareggiando tre volte su tre furono eliminati dal sorteggio con la monetina. Un'amarezza che ancora oggi cerca riscatto.
Lo scenario però è completamente diverso, da quello spareggio di Barcellona è cambiato pressoché tutto e la squadra di Italiano è pronta a vivere un'avventura partendo dall'esordio in casa contro lo Shakhtar Donetsk. "Non siamo qui per fare le comparse" ha ribadito il tecnico del Bologna alla vigilia in un cammino in cui i rossoblù si troveranno ad affrontare anche Liverpool, Aston Villa, Monaco, Dortmund, Lille, Benfica e Sporting CP.
LE SCELTE DI ITALIANO E PUSIC
Le prime giornate di campionato non hanno portato grandi certezze e consapevolezza al Bologna, ancora alla ricerca del primo successo. La Champions League però è diversa e chiama a raccolta tutti gli elementi, trovando quel qualcosa in più per andare oltre gli ostacoli. Italiano punterà sul suo undici migliore per giocarsela, soprattutto in casa. Fiducia dunque a Castro dopo il gol con il Como e spazio agli internazionali come Ndoye, Aebischer e Freuler. Dubbio tra Lykogiannis e Miranda sulla fascia.
Il tecnico dello Shakhtar Marino Pusic, invece, è consapevole di avere una rosa più abituata a questo tipo di impegni, ma anche di non dover sottovalutare le qualità del Bologna. Al Dall'Ara presenterà il 4-3-3 con Sikan centravanti.