CHAMPIONS LEAGUE

Atalanta e City al top, Juve e Barça in calo. Sarà la Coppa delle sorprese

A meno di un mese dal ritorno della competizione europea più importante sono molte le incognite in vista degli ottavi da completare e delle Final Eight

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26 giorni per risentire quella magica musichetta. 26 giorni per capire, soprattutto, lo stato di forma delle 12 squadre superstiti. La Champions più pazza della storia è pronta a regalare sorprese, soprattutto se si guarda il tabellone. Da una parte Juventus, Lione, Real Madrid, Manchester City, Bayern Monaco, Chelsea, Napoli e Barcellona, dall'altra Atalanta, Psg, Atletico Madrid e Lipsia. Una di queste ultime quattro andrà in finale. Cerchiamo di capire lo stato di forma delle magnifiche 12 a meno di un mese dal via. 

Juventus-Lione
Viste le ultime uscite e, soprattutto, la parte del tabellone dove è finita, in casa bianconera il sogno Champions sembra diventato un'utopia. Tutto dipenderà da quanto la squadra saprà abbandonare i sempre frequenti blackout e dal livello atletico agli inizi di agosto. Dall'altra parte c'è una squadra che non gioca da mesi dopo la sospensione della Ligue 1. Anche se riuscisse a passare il turno con la Juve è molto complicato che possa andare avanti.

Manchester City-Real Madrid
I Guardiola boys del post lockdown sembrano incontenibili. In una Premier che ha poco da dire ormai per loro, vanno avanti a furia di goleade e calcio spettacolo. Sicuramente si possono candidare per un posto in finale. I blancos stanno per vincere la Liga nel testa a testa con il Barça, ma sarà complicato vederli andare avanti in Coppa, visto che i Cityzens sono riusciti a espugnare il Bernabeu all'andata.

Bayern Monaco-Chelsea
I bavaresi hanno un solo handicap. Hanno finito la stagione da un po' e rischiano di arrivare poco allenati all'appuntamento di agosto. Ma se si considera il loro livello fisico post lockdown in Bundesliga, anche l'assenza prolungata di gare ufficiali non dovrebbe essere un grosso problema. Per molti sono i veri favoriti di questa edizione. Possono pagare solo il fatto di essere dalla parte tosta del tabellone. Il Chelsea, sconfitto pesantemente a Londra all'andata, può quasi considerarsi fuori.

Barcellona-Napoli
L'immane fatica che i catalani continuano a fare per vincere le partite dalla ripresa della Liga, i malumori dello spogliatoio, un Setien sopportato a fatica, gli acciacchi di Suarez e un Griezmann in partenza sono tutti indizi di un Barça in seria difficoltà. Il campionato sembra andato, a meno di un suicidio Real, e in tanti, dalle parti di Barcellona, iniziano a dubitare che i blaugrana possano superare un Napoli che è tra le squadre più in forma della serie A. Anche in questo caso, però, si rischia di pagare il fatto di essere dalla parte sbagliata del tabellone.

Atalanta-Psg
I bergamaschi possono diventare la vera sorpresa di questa Champions. Sono arrivati ai quarti alla loro prima partecipazione, sono in uno stato di forma impressionante, vedere per credere la partita di Torino e la percentuale di possesso palla, sono dalla parte giusta del tabellone e non sembrano mostrare segni di un calo atletico. Si trovano di fronte una squadra superiore come caratura tecnica individuale, basti pensare a Mbappé e Neymar, ma, come nel caso del Lione, in seria astinenza da gare ufficiali e sicuramente inferiore all'Atalanta sul piano dell'organizzazione collettiva. In una gara secca Gasp può tranquillamente pensare di giocarsela alla pari.

Lipsia-Atletico Madrid
I tedeschi non potranno contare sul loro punto di forza, Timo Werner, che ha deciso di chiudere con il Lipsia alla fine del contratto scaduto lo scorso 30 giugno. Anche se l'organizzazione di gioco è il punto di forza della squadra di Nagelsmann, complicato pensare che l'Atletico possa non raggiungere la semifinale. La doppia sfida con i campioni in carica del Liverpool ha messo in mostra una squadra con tutte le carte in regola per poter finalmente centrare il successo finale. 

 



 

 

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