IL CASO

Vidal viola la quarantena, le autorità del Cile aprono un'inchiesta

L'interista, anziché mettersi "in bolla", avrebbe violato le regole del Covid, uscendo dall'albergo della nazionale. Il club gli comunica il proprio sostegno

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Le autorità sanitarie del Cile hanno chiesto l'apertura di un'indagine sui comportamenti dell'interista Arturo Vidal da quando, lo scorso 25 maggio, ha fatto rientro in patria per unirsi alla nazionale. Successivamente Vidal è stato escluso dal gruppo perché risultato positivo al Covid e da inizio settimana si trova in una clinica. Ma già dal giorno del suo arrivo anziché mettersi "in bolla" avrebbe violato le regole per incontrarsi con una modella (ma sia lui che lei hanno smentito). 

Vedi anche Cile, Vidal positivo al Covid-19: ricoverato in ospedale Calcio estero Cile, Vidal positivo al Covid-19: ricoverato in ospedale

Il sottosegretario alla Salute, Paula Daza, ha detto che Vidal "deve, come tutte le persone arrivate nel paese, rispettare le norme sanitarie". Il protocollo sanitario attualmente in vigore prevede che i calciatori stiano "in bolla" e lascino l'albergo solo per andare ad allenarsi o giocare.

Vidal, invece, si sarebbe fatto vedere in un ippodromo per assistere a gare di cavalli (una sua grande passione) e poi a cena in un ristorante assieme a un gruppo di amici. E sarebbe stato proprio uno di loro a contagiarlo, secondo quanto detto dallo stesso Vidal.

L'APPOGGIO DELL'INTER

"Speriamo che tu possa recuperare in fretta, ti mandiamo tutto l'appoggio e l'incoraggiamento della famiglia interista". Con questo messaggio social, dall'account in lingua spagnola, il club nerazzurro ha voluto mostrare il proprio sostegno al cileno.

 

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