Sarri: "La Juve pensa alla Champions, potrebbe essere un vantaggio per le altre"

"In Premier un allenatore si diverte, con AdL un congedo un po' così..."

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Premier, Serie A e Napoli. Dalle colonne della Gazzetta dello Sport, Maurizio Sarri racconta il suo mondo tra presente, passato e futuro. "In Inghilterra si gioca tantissimo ed è un calcio di alto livello - ha spiegato l'allenatore del Chelsea -. Un allenatore si diverte". "Questa Juve pensa alla Champions e potrebbe essere un vantaggio per le altre", ha aggiunto. Poi sull'addio al Napoli: "Posso solo ringraziare AdL, anche se il congedo è stato un po' così...".

Lontano dalla Serie A, Sarri si trova perfettamente a suo agio Oltremanica. "Mi trovo molto bene a Londra - ha spiegato l'allenatore del Chelsea -. L'atmosfera è fantastica e il calcio è spettacolare". "Diciotto partite consecutive senza perdere, in una realtà competitiva come questa, dimostrano che abbiamo intrapreso la strada giusta - ha proseguito -. Si gioca tanto e la possibilità di incidere in profondità è più complessa". In Inghilterra l'ex tecnico del Napoli ha trovato un calcio che l'ha conquistato: "C'è una passione infinita espressa nei toni giusti". L'unica nota dolente sono i tempi stretti di lavoro: "Il ritmo è serratissimo e le partite sottraggono tempo al lavoro sul campo. Però ero consapevole e sto cercando una mediazione tra allenamenti e gare. Bisogna pensare anche alla componente mentale, non solo fisica".

Dettaglio che il tecnico italiano ha curato molto attentamente soprattutto con alcuni giocatori come David Luiz, Barkley, Willian e Morata. "David Luiz mi ha sorpreso per disponibilità e intelligenza, Barkley ha ritrovato continuità e ha un gran talento - ha spiegato Sarri -. Willie è un giocatore di qualità immensa, Alvaro invece ha una grande sensibilità e le difficoltà lo avevano ferito". Al netto del rendimento e delle caratteristiche dei singoli, del resto, per Sarri il punto fisso da cui partire resta sempre il bel gioco: "L'idea di partenza è divertirmi e far divertire. I risultati sono la logica conseguenza. Se lavori bene e con passione, prima o poi centri i tuoi obiettivi".

Poi una battuta sull'addio al Napoli e l'eredità lasciata alla squadra e alla città: "Presi un Napoli che aveva chiuso il campionato a 64 punti e ho lasciato una squadra che ha raggiunto 91 punti. Più di questo non si poteva fare". "Non mi staccherò mai dal Napoli, dalla città e dai suoi tifosi - ha aggiunto -. Posso solo ringraziare De Laurentiis, mi ha dato la più grande soddisfazione personale affidandomi il Napoli, la squadra del mio cuore e delle origini. E' stata una magnifica avventura che non può essere cancellata da un congedo un po' così...". Infine sul dominio  in Serie A della Juve visto da Londra: "Quest'anno la priorità dei bianconeri è la Champions e alla fine potrebbe rivelarsi un piccolo vantaggio per la concorrenza...". 

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