Logo SportMediaset
In evidenza

Seguici anche su

IL PUNTO

Riaperture nel calcio: Bundesliga pronta, a che punto sono gli altri?

Il calcio tedesco ripartirà nella seconda metà di maggio. Più indietro Italia, Inghilterra e Spagna, tutto finito in Francia e Olanda

06 Mag 2020 - 15:34

Filtra ottimismo per la riapertura della Bundesliga, che avverrà nella seconda metà di maggio. Positivo l'incontro in una teleconferenza tra i presidenti dei Länder e la cancelliera tedesca Angela Merkel, con le nove giornate di campionato che verrebbero disputate entro il 30 giugno. La ripresa implicherà partite giocate a porte chiuse, ma sarebbe una svolta anche nel modo di affrontare il coronavirus.

La Bundesliga, infatti, diventerebbe il primo grande evento sportivo a reagire alla pandemia, dopo due mesi in cui la ruggine si è accumulata nelle gambe degli atleti di tutto il mondo. E non dovrebbe stupire più di tanto che siano proprio i tedeschi a tracciare la strada, perché in Germania le squadre di calcio programmavano sedute di allenamento a piccoli gruppi già a metà aprile.

Francia e Olanda a parte, dove i campionati sono già chiusi, il calcio vorrebbe ripartire ma i punti interrogativi sono ancora molti e i rinvii sempre possibili. In Serie A, con l'arrivo della “fase 2”, i giocatori hanno ricominciato ad allenarsi a ranghi ridotti e rigorosamente isolati, mentre per gli allenamenti di squadra bisognerà aspettare il 18 maggio, come confermato dal ministro dello Sport Vincenzo Spadafora

C'è più confusione, invece, in Inghilterra e Spagna. La Premier League vorrebbe ripartire l'8 giugno e da Londra negli ultimi giorni sono filtrate diverse ipotesi sulla modalità di ripartenza: partite in campo neutro, addirittura giocare in Australia e, ultima in ordine di tempo, la proposta di accorciare il tempo di gioco per venire incontro alle inevitabili difficoltà fisiche degli atleti. In attesa della definizione delle linee-guida della “fase 2”, i piccoli club hanno già preso una posizione contraria a tutte le ipotesi elencate: puntando molto sul fattore-casa, ritengono di essere penalizzati nella corsa-salvezza qualora si dovesse giocare in altri stadi e vogliono congelare la stagione, evitando così la retrocessione.

Le big, invece, premono per finire il campionato, anche perché ci sono in palio i posti per l'Europa e i milioni per i diritti televisivi. In Liga i giocatori si allenano individualmente, a patto che i centri sportivi vengano sanificati e che i test siano negativi, mentre le sedute di gruppo possono riprendere dall'11 maggio. Ma gli atleti desiderano vederci chiaro e, oltre a chiedere al capo del Governo Pedro Sanchez di chiarire i piani in caso di nuove positività, vogliono riposare almeno tre giorni tra un incontro e l'altro e non scendere in campo se la temperatura supera i 32 gradi.

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri