Neymar: "Al Psg per vincere tutto"

La presentazione al Parco dei Principi: "È stata la decisione più difficile della mia vita"

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Finalmente Neymar: l'abito delle grandi occasioni, gli immancabili orecchini. La maglia numero 10 (già andata a ruba, incassi per 10 milioni di euro negli store). Al suo fianco, il presidente del Psg Al-Khelaifi. La presentazione alla stampa al Parco dei Principi. 45 minuti in cui il brasiliano ha spiegato il suo addio al Barcellona: "Sono qui perché volevo una sfida più grande. Stavo bene al Barça, ma sono felicissimo di essere qui".

Non per i soldi, ma per i titoli. Così si può sintetizzare la prima conferenza stampa di Neymar, che sabato tornerà al Parco dei Principi. Alle 17.15 avrà inizio il campionato francese, con Psg-Amiens. Il brasiliano farà l'ingresso sul terreno di gioco alle 15.45, per salutare i tifosi. Poi tutti sperano che Emery gli dia subito la maglia numero 10 per scendere in campo: "Io sono prontissimo. Mi sono fermato solo in questi due giorni, ma sono pronto. Mi piace giocare, non ho ancora parlato con l'allenatore ma...sì, vorrei giocare subito".

Piqué aveva ingannato tutti, con quella foto e quella didascalia, "se queda". Neymar ha ricostruito il tutto: "Gli avevo detto di non metterla, perché in realtà non sapevo ancora cosa fare. È stata la decisione più difficile della mia vita, quella sera abbiamo cenato insieme e Gerard, che è un mio grande amico, ha voluto scherzare". Certo, lo stipendio del Psg pesa: "Se mi conosceste, sapreste che non guardo ai soldi. Non sono qui per i soldi, no. Potrei essere altrove a guadagnare di più. Ho ascoltato solo il mio cuore. Ogni giorno ho chiesto a Dio cosa fare, la strada era questa".

Ora è qui, per entrare nella storia: "Vogliamo non solo la Champions League, vogliamo vincere tutto. Quando mi ritirerò vorrò essere nella storia di questo club, che è speciale, magico. Ci sono tanti giocatori fortissimi, come Verratti. E poi ringrazio Pastore, che mi ha ceduto il 10: è stata una sorpresa bellissima".

"Sono felice, ringrazio il presidente per l'affetto. È una città meravigliosa, non ci sono parole per descrivere la mia emozione. Non vedo l'ora di iniziare ad allenarmi coi compagni, verso la nostra avventura per vincere tanti titoli".

Perché hai scelto il Psg?
"Sono venuto a cercare qualcosa di più grande, una nuova sfida. Il mio cuore mi ha chiesto di venire a Parigi, sono felicissimo di essere qui".

Fino a che punto il desiderio di essere protagonista ha inciso sulla tua scelta?
"Non è quello, sono qui per cercare qualcosa di diverso: non perché mi sentivo male al Barcellona. Penso solamente che sia diverso. Non sono qui per essere il protagonista, ma per una nuova e diversa sfida. Dio fa le strade giuste nel momento giusto. Dio ha detto al mio cuore che questo era il momento, ho voluto alzare l'asticella della sfida".

I tuoi compagni del Barcellona erano tuoi amici. Quali sentimenti ti ha trasmesso il Psg per decidere di essere qui?
"È stata una delle decisioni più difficili della mia vita. Stavo bene al Barcellona, ho tanti amici. Non è stato facile, ero teso e pensieroso. Ho lasciato molti amici, ma il calcio e la vita passano veloci, si possono stringere nuove amicizie. Ringrazio tutti i miei ex compagni, ma nel cuore ho sentito che era il momento di partire. Ho parlato coi tanti brasiliani che giocano nel Psg, mi sento già a casa".

Non hai mai parlato di questa vicenda...
"È molto difficile parlare di questa cosa: non ero mai sicuro che questo affare si concretizzasse, per quello non ho mai parlato in questi giorni. Sono felice, ho chiesto a Dio tutti i giorni che direzione prendere".

Sarai già in campo contro l'Amiens?
"Voglio giocare subito, è quello che amo. Sì, sono a disposizione, voglio giocare".

C'entra il grande stipendio in questa avventura?
"Ho pensato alla felicità, non ai soldi. Seguo il mio cuore, volevo essere felice con la mia famiglia. Ringrazio il Psg per questa opportunità".

Come ti senti ad essere il giocatore più costoso di sempre?
"Il mio peso è sempre lo stesso, peso sempre 69 chili, per me non è cambiato nulla".

Come ti senti?
"Mi sento un cittadino normale come un brasiliano qualunque. Certo, sto giocando nei migliori posti al mondo. Sono felice di onorare la maglia del Psg e di onorare il mio paese nel mondo".

Come stai fisicamente?
"Mi sono allenato bene col Barcellona, mi son fermato solo due giorni. Sono pronto, ho già visto il campo, voglio prendere la maglia, indossarla, e scendere in campo. Devo parlare con l'allenatore, a me piace giocare: vediamo, io ci sono".

In che posizione giocherai?
"Non ho ancora parlato con l'allenatore. Ma a parte in porta, va bene qualsiasi ruolo".

Trovi il Psg a cui hai spesso segnato. Ora hai tanti compagni nuovi.
"È vero ho segnato quasi sempre quando ho giocato contro il Psg. Oggi mi sento speciale, sono in una squadra di grande qualità. Sono entusiasta di essere con questi nuovi compagni, io sono solo uno in più: sono coi migliori".

Ci spieghi la foto di Piqué e quel "se queda"?
"È stato un momento di divertimento, eravamo liberi. Abbiamo cenato insieme, ha messo la foto: stavamo scherzando. Gli avevo detto: 'Non metterla'. Non avevo ancora deciso, non sapevo niente, la mia testa era altrove. È un grande amico, voleva scherzare. Spero che sia sempre felice".

Qualcuno ti considera come Figo che ha tradito il Barcellona.
"Sono triste se qualcuno pensa che sono un traditore. Non ho mai mancato di rispetto a nessuno, ogni giocatore ha il diritto di voler rimanere o voler andare via. Non siamo dei robot, per me era il momento di partire. Avevo diritto di farlo. Sono sempre stato felice e orgoglioso dei tifosi del Barcellona, sono triste se qualcuno pensa che abbia tradito".

Da Messi al Psg...
"Sono venuto per l'ammirazione per il club, per il progetto. Ci sono tanti grandi giocatori come Verratti. Ringrazio Pastore per la numero 10, una grande sorpresa. Spero di essere utile".

Alla fine della tua carriera, quando ti considerai soddisfatto?
"Vorrei entrare nella storia del club. Il nostro obiettivo più grande è la Champions League, ma non vogliamo solo la Champions. Vogliamo tutto".

Conosci la Ligue1?
"Campionato difficile, non è semplice giocare in questo campionato. Belle squadre, e bei giocatori".

L'ombra di Messi ti ha spinto ad andar via?
"No. Come ho detto prima, ero andato al Barcellona per giocare con Messi. È il mio idolo, è il migliore al mondo. Non ho mai sentito pressione, solo la prima settimana quando ero arrivato. Lo usavo nei videogiochi e poi giocavo con lui. Giocare con i migliore è sempre più facile. Ringrazio Leo, ho imparato tantissimo da lui. Oggi sono qui, felice. Il Psg è magico".

Il presidente del Psg Al-Khelaifi ha introdotto così Neymar, prima di rispondere ad alcune domande: "Sono felice di presentare la nostra grande stella. Grazie a tutti per essere venuti qui. Neymar è un grande campione per il mondo intero. Per quelli che amano il calcio e lo sport. Per me è il miglior giocatore del mondo. Ha già portato un'energia molto positiva per la squadra. Siamo felici oggi che sia con noi. Con lui il nostro progetto diventa più forte, la Ligue1 diventa più interessante. Neymar ha firmato con noi per vincere più trofei possibili, insieme scriveremo la storia del Psg. Grazie per essere venuto qui. Siamo tutti felici, gli diamo il benvenuto nella sua nuova casa".

Presidente, ha preso Neymar per ripicca dopo la trattativa Verratti?
"Non c'entra niente con la trattativa per Verratti. L'abbiamo preso solo perché è il miglior giocatore del mondo. Abbiamo molto rispetto per il Barcellona, non c'entra davvero niente la questione Verratti".

Lo stipendio di Neymar?
"Non è qui per soldi. Potrebbe guadagnare di più da altre parti, vi garantisco che non è qui per soldi. È qui per una nuova sfida. È tutto straordinario perché siamo al centro del mondo. Neymar vuole scrivere la storia del club".

Come vi ponete con il FFP?
"Magari oggi è il più costoso, nel giro di due anni magari verrà superato. Il brand Psg con il brand Neymar si fondono, assieme cresceremo. Per quanto riguarda il FFP siamo del tutto tranquilli, siamo trasparenti. Il mio team mi ha assicurato che siamo nei parametri, siamo in ottime mani".

Siete preoccupati da un'eventuale inchiesta dell'Uefa?
"Non ho nulla contro nessun club, se ci chiederemo qualcosa dialogheremo in maniera trasparente. Quello che dicono i media non ci interessa, il trasferimento è assolutamento legale. Inoltre specifichiamo che non è Neymar ad aver pagato la clausola, l'abbiamo pagata noi".

Presidente, ha speso tanto per Neymar...
"Solo con l'acquisto di Neymar il valore del club è aumentato di 500 milioni, da 1 miliardo a 1,5 miliardi. Nel giro di qualche anno il valore di Neymar raddoppierà".

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