Nel mirino dei tifosi c'era soprattutto la Pulce, ma anche Verratti ("Ti abbiamo cresciuto, ma se sei un uomo adesso te ne vai"), Neymar, il tecnico Christophe Galtier e il presidente Al Khelaifi, accusato di essere un timoniere assente. Un gruppo di persone si è staccato dai manifestanti sotto la sede del Psg per raggiungere la residenza dell'ex Brcellona (che è infortunato fino alla fine della stagione) e tra gli slogan dei tifosi, che hanno fatto sapere di voler ripetere la loro protesta ogni sera, c'era soprattutto "Neymar vattene". Il brasiliano ha 'risposto' postando nelle storie di Instagram il messaggio "non permettete alle persone di trascinarvi nella loro tempesta, portateli nella vostra pace".

Il club, invece, ha deciso di rafforzare la sicurezza con guardie private al campo di allenamento e davanti alle case di Neymar, Messi e Verratti, presi di mira dagli slogan dei tifosi. "Il Paris Saint-Germain - si legge in un comunicato - condanna con la massima fermezza gli atti intollerabili e offensivi di un piccolo gruppo di individui. Il Club dà il suo pieno sostegno ai suoi giocatori, alla sua dirigenza e a tutti coloro che sono interessati da questi comportamenti vergognosi".

Comunicato anche da parte del Collettivo Ultras Paris: "Siamo sinceramente preoccupati per il futuro del nostro club. C'è ancora un pilota alla guida?".

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