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Premier League: l’Arsenal rimonta tre gol al West Ham, il Tottenham si rialz

I Gunners, sotto 0-3 dopo mezz'ora, recuperano con due autogol e la rete del 3-3 di Lacazette. Tornano al successo gli Spurs: Aston Villa ko 2-0, a segno Vinicius e Kane

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Spettacolare 3-3 fra West Ham e Arsenal, nel derby di Londra valevole per la 29a di Premier League: Hammers avanti con Lingard, Bowen e Soucek, ma un’autorete proprio da parte di quest’ultimo rimette in partita i Gunners, che accorciano con un altro autogol di Dawson e pareggiano all'82' con Lacazette. In campo anche Aston Villa e Tottenham per il recupero della 18a: gli Spurs vincono 2-0, con reti di Vinicius e Kane su rigore.

ASTON VILLA-TOTTENHAM 0-2
Reduce dalla peggior settimana della propria stagione, iniziata con la sconfitta nel North London Derby contro l’Arsenal e proseguita con la clamorosa eliminazione dall’Europa League per mano della Dinamo Zagabria, il Tottenham torna a respirare contro l’Aston Villa, in una sfida importante per non perdere il treno delle prime quattro posizioni. La squadra di Josè Mourinho sa di dover dimostrare qualcosa e inizia il match con grande personalità, lasciando il possesso ai padroni di casa e provando rapide ripartenze. Da una di queste arriva il vantaggio al 29’, firmato da un Carlos Vinicius bravo ad approfittare di un’intuizione di Lucas Moura sulla tre quarti (palla rubata, scambio con Harry Kane e assist al centro) e a depositare in rete a porta quasi sguarnita. Nella ripresa il canovaccio dell’incontro non cambia, nemmeno quando il tecnico portoghese è costretto a fare a meno di Reguilon, costretto a lasciare il posto a Davies dopo un pestone subìto da Sanson: al 67’ Cash regala un rigore agli avversari con un’ingenua scivolata su Kane e il bomber degli Spurs, dal dischetto, non sbaglia, firmando il raddoppio. Chi si aspetta una reazione da parte dell’Aston Villa resta deluso: è anzi il Tottenham a sfiorare il tris al 78’, con una conclusione di Hojbjerg respinta da Martinez, prima di gestire il possesso fino al triplice fischio. Con i tre punti conquistati, gli Spurs si portano al sesto posto con 48 punti e restano a due lunghezze dalla zona Champions, mentre i Villans restano a quota 41 e possono dire ormai addio ai sogni europei.

WEST HAM-ARSENAL 3-3
Quella che va in scena all’Olympic Stadium è la definizione perfetta di partita dai due volti. Una sfida che termina in parità, ma che entrambe le squadre in campo avrebbero potuto portare a casa senza rubare nulla al proprio avversario. A partite forte, anzi fortissimo, è la squadra di David Moyes, che trova il vantaggio al 15’ con un missile terra-aria dal limite di Jesse Lingard. Nemmeno due minuti dopo arriva il raddoppio: proprio Lingard batte rapidamente una punizione dal limite e pesca Bowen che, dimenticato dalla difesa avversaria, batte un Leno tutt’altro che efficace. Al 32’ arriva anche il tris: cross di Coufal dalla destra, Antonio colpisce di testa e Soucek tocca quel tanto che basta da imprimere al pallone la traiettoria giusta per varcare la linea di porta. Tutto finito? Non con l’Arsenal in campo, che anche con un po’ di fortuna rientra in gioco: al 38’ Soucek si produce in un’altra deviazione decisiva, stavolta però nella propria porta sulla conclusione di Lacazette, mentre al 61’ è un’altra autorete a portare a un gol di distanza gli ospiti, con Dawson che calcia tra i propri pali un pallone crossato da Chambers. La partita è apertissima: il West Ham sfiora il 4-2 con Antonio, che al 77’ colpisce il palo praticamente a porta vuota, ma all’82’ Alexandre Lacazette trova il gol del pari approfittando nel migliore dei modi di un cross preciso di Pépé. Una rete meritata vista la mole di gioco prodotta dalla squadra di Mikel Arteta nella ripresa. Il finale è palpitante, ma nei minuti restanti (compresi i tre di recupero assegnati dall’arbitro Moss) il punteggio non cambia più: gli Hammers mancano l’aggancio alla zona Champions e restano quinti con 49 punti, a -2 dal Chelsea, mentre i Gunners salgono a quota 42 ma rimangono al nono posto e sono sempre più lontani dalle posizioni che contano in chiave Europa.

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