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Premier League: United e Chelsea in Champions, delusione Leicester

I Red Devils vincono 2-0 in casa delle Foxes e le estromettono. Il Liverpool campione chiude a 99 punti, retrocedono Watford e Bournemouth

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Sono Manchester United e Chelsea a qualificarsi in Champions dopo l'ultima giornata di Premier League. I Red Devils vincono lo scontro direttissimo in casa del Leicester: 2-0, a segno Bruno Fernandes e Lingard. Quarti i Blues dopo il 2-0 sul Wolverhampton, che va fuori dall'Europa League. A cui si qualifica il Tottenham, dopo l'1-1 sul campo del Crystal Palace. Record di punti (99) per il Liverpool dopo il 3-1 a Newcastle, retrocedono Watford e Bournemouth.

LEICESTER-MANCHESTER UNITED 0-2
Un finale di stagione da incubo, con 9 punti in 9 partite e un ruolino tra i peggiori dell'intero campionato. Con queste cifre il Leicester, a lungo secondo dietro il Liverpool in Premier League, chiude la stagione fuori dalla Champions. E la qualificazione all'Europa League non basta a stemperare la delusione per ciò che era stato costruito in autunno e inverno per poi essere vanificato in estate. La tensione è tutta dalla parte delle Foxes, che hanno a disposizione un solo risultato su tre. Ma gli uomini di Rodgers partono anche con il piede giusto, con Ndidi pericoloso e Iheanacho che chiama De Gea alla parata nel corso della prima mezz'ora. Poi crescono gli ospiti, che vanno anche a segno con Bruno Fernandes che però è in fuorigioco. Quindi è Rashford a spaventare tre volte le Foxes, con Schmeichel decisivo nell'ultima. Anche la ripresa resta aperta e combattutissima, con Vardy che di testa colpisce anche l'angolo della traversa con un pallone che si impenna e si abbassa all'improvviso. La stagione di entrambe le squadre svolta però quando Greenwood scippa palla a un distratto Choudhury e lancia Martial, su cui intervengono Morgan e Evans a tenaglia: è rigore, che proprio Bruno Fernandes trasforma al 71'. Barnes, Gray e soprattutto Morgan sprecano altrettante occasioni per il pareggio, quindi Evans completa il suo pomeriggio balordo facendosi espellere per reazione a tempo scaduto. E la firma di Lingard addirittura al 98' vale addirittura il raddoppio per il Manchester United, per un finale ancora più amaro per il Leicester.

CHELSEA-WOLVERHAMPTON 2-0
Europa in palio per due a Stamford Bridge, dove alla fine il Chelsea festeggia la Champions e getta nello sconforto il Wolverhampton. Che a un anno esatto dal debutto in Europa League a inizio 2019-2020 saluta la possibilità di giocare le coppe della prossima stagione. A meno di non vincere il trofeo continentale di quest'anno, a cui è ancora iscritto. Il clima è estremamente teso a Stamford Bridge, tanto che dopo una buona partenza dei Wolves nei primi venti minuti (senza che però Caballero sia mai realmente chiamato in causa), prevalgono la tattica e la paura. Ci si avvia a un primo tempo addirittura senza conclusioni in porta da parte di nessuna delle due squadre in campo, quando al primo minuto di recupero improvvisamente arriva l'episodio che cambia la stagione del Chelsea. Pedro Neto commette infatti un fallo al limite, sul pallone si presenta Mount che è perfetto sul calcio di punizione: palla sopra la barriera e Rui Patricio battuto. Ma non è finita, perché quando i minuti di recupero sono addirittura quattro è Giroud a firmare il raddoppio che rende ancora più tranquilli i Blues. Ancora una volta è Mount a ispirare, e il centravanti francese con classe e caparbietà resiste alla marcatura dei centrali ospiti e deposita in rete in caduta nonostante il tentativo di recupero di Coady. Gli ospiti, esausti, non riescono a reagire e Caballero è impegnato una volta soltanto da Diogo Jota. Sintomo di una squadra che ha ormai finito le sue residue energie, mentre il Chelsea può festeggiare.

CRYSTAL PALACE-TOTTENHAM 1-1
Festeggia anche il Tottenham di José Mourinho, che resta nelle coppe e si prende una qualificazione all'Europa League tutt'altro che sicura. Gli Spurs concludono però il loro recente filotto positivo raccogliendo a Selhurst Park il minimo indispensabile: un pareggio, che basta per i risultati degli altri campi a mettere in cascina il sesto posto finale in classifica. Per il Tottenham si mette subito bene, dato che Kane colpisce già al 13', colpendo di destro tra un nugolo di maglie rossoblù. Il Crystal Palace, ormai senza obiettivi, non rinuncia però a giocare: Schlupp impegna Lloris e Zaha chiede un rigore. Al 53' è quindi proprio Schlupp a pareggiare su assist di Ayew. Mourinho si infuria e teme la beffa, al 92' Dann sbaglia di pochissimo la mira di testa. Ma alla fine il Tottenham può sorridere, e grazie a un semplice pareggio.

NEWCASTLE-LIVERPOOL 1-3
Missione compiuta. Il Liverpool saluta il 2020 e la stagione del ritorno sul trono d'Inghilterra con il record di 99 punti, una cifra mai raggiunta dai Reds nella storia. Lo fanno vincendo sul campo del Newcastle, che pure si porta in vantaggio già nel corso del primo minuto di gioco grazie al guizzo di Gayle. I campioni della Premier League però non ci stanno e nel corso del match ribaltano la loro sorte: al 38' è Van Dijk a firmare il pareggio con un colpo di testa su assist di Oxlade-Chamberlain. Nella ripresa si completa quindi la rimonta, con Origi che al 59' trova la porta con un delizioso destro dal limite dell'area, mentre all'89' arriva l'ultimo gol della stagione del Liverpool. Lo segna Sadio Mané al termine di un assolo personale che non lascia scampo a Dubravka. Quindi può calare il sipario sulla stagione che la Merseyside aspettava da trent'anni.

MANCHESTER CITY-NORWICH 5-0
Il saluto a David Silva, che lascia il club di cui è stato uno dei simboli in questi anni di successi a raffica, una nuova goleada all'attivo e il raggiungimento dei 102 gol segnati in campionato. Questi i temi dell'ultima di campionato del Manchester City, che travolge il Norwich ultimissimo in classifica con una manita. Gli ospiti sognano il vantaggio all'8', ma il Var dice di no a Onel Hernandez. Quindi parte la sinfonia degli Sky Blues. All'11' Gabriel Jesus sblocca il risultato concludendo al meglio un'azione sporca. Il raddoppio arriva solo nel recupero del primo tempo, ed è una perla di De Bruyne. Nel finale di partita, quindi, il City dilaga: all'80' è Sterling a sfruttare l'assist di De Bruyne per calare il tris, all'84' segna anche Mahrez e al 90' lo stesso De Bruyne chiude la doppietta con un bolide che bacia il palo e poi si insacca.

LE ALTRE
Si salva all'ultimo respiro l'Aston Villa, nelle paludi di fondoclassifica dal 28 febbraio e che festeggia dopo aver raccolto ben 10 punti nelle ultime 4 partite. Lo scontro diretto sul campo del West Ham dà infatti vita a un tesissimo 1-1, frutto di due guizzi nel finale: all'84' ospiti in vantaggio grazie al sinistro di Grealish, aiutato anche da una deviazione. Già all'86' pareggia Yarmolenko, che curiosamente spara il pallone addosso proprio a Grealish e la sfera si impenna ingannando Pepe Reina. Ne fa le spese il Bournemouth, che va a vincere 3-1 sul campo dell'Everton ma non basta. Cherries avanti con il rigore di King al 14', pareggia Moise Kean al 41' ma Solanke di testa riporta avanti gli ospiti al 45'. All'80' Stanislas batte un Pickford tutt'altro che irreprensibile sul suo rasoterra, ma non basta. In Championship anche il Watford, battuto per 3-2 dall'Arsenal all'Emirates Stadium dopo una partita bellissima e una rimonta sfiorata: Gunners avanti infatti di tre gol dopo le firme di Tierney al 24' e la doppietta di Aubameyang (al 5' su rigore e poi al 33'). I londinesi però abbandonano mentalmente il campionato con quasi un'ora di anticipo e per poco non si riapre tutto. Al 43' arriva infatti il rigore di Deeney, al 66' Welbeck accorcia ulteriormente e il pareggio resta nell'aria per quasi mezz'ora. Ma non arriva, e il Watford lascia la Premier League tra le lacrime. Vince infine 2-1 sul campo del Burnley il già salvo Brighton, in una delle poche partite di giornata a non mettere più nulla in palio: per gli ospiti a segno Bissouma e Connolly, nel mezzo il momentaneo pareggio di Wood.

RISULTATI E CLASSIFICHE

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