Logo SportMediaset
In evidenza

Seguici anche su

Liga, Real e Barcellona battuti

Il Valencia batte 2-1 la capolista, che interrompe la striscia di 22 vittorie. Ma i blaugrana perdono con la Real Sociedad e restano secondi

05 Gen 2015 - 08:47

Tra i due litiganti il terzo gode. E' l'Atletico Madrid, vincitore 3-1 contro il Levante, ad approfittare degli scivoloni di Real Madrid e Barcellona per riportarsi a un punto dalla vetta. Le Merengues vengono sconfitte 2-1 da un ottimo Valencia e interrompono la striscia di 22 vittorie consecutive; i blaugrana sprecano l'occasione di salire al primo posto e si fanno battere 1-0 dalla Real Sociedad. Real primo con 39 punti, Barça e Atletico a 38.

Comincia male, dunque, il 2015 di Ancelotti. Al Mestalla il tecnico di Reggiolo si arrende alla furia agonistica di un Valencia che, con l'arrivo invernale di Enzo Perez (subito schierato titolare nel 3-5-2 di Espirito Santo), sembra avere tutta l'intenzione di fungere da mina vagante anche per il terzo posto. La gara, a dire il vero, si mette subito in discesa per le Merengues: al 14' Negredo commette un evidente fallo di mano in area e Ronaldo sigla il 26esimo centro in Liga spiazzando Alves dal dischetto. Il Real sembra in controllo ma il Valencia è in giornata di grazia e già nel primo tempo dimostra di potersi rendere pericoloso dalle parti di Casillas, spaventato al 46' dal sinistro di André Gomes deviato sul palo da Pepe. La ripresa è uno show del 'Murcielago', che trova il pari già al 52' con la botta di Barragan smorzata in rete proprio da Pepe. I padroni di casa non si fermano e al 65' piazzano il colpo del ko: angolo dalla destra di Parejo, Otamendi svetta su Sergio Ramos e batte Casillas con una grande inzuccata. Il Real schiuma rabbia ma il suo assedio finale è piuttosto confuso, la grande occasione capita al minuto 86 sulla testa di Isco che vede però il suo tentativo respinto dall'intervento d'istinto di Alves. Finisce 2-1 per un Valencia che sale a 34 punti e prova a mettere nel mirino anche il trio di testa; per Ancelotti, invece, il record di vittorie è ormai storia passata.

Se il Real piange (si fa per dire), il Barcellona non ride di certo. I blaugrana incappano a San Sebastian nella terza sconfitta di questo campionato, e l'imputato numero uno non può che essere Luis Enrique: l'ex tecnico della Roma, in una gara delicatissima, lascia in panchina Messi, Neymar e Dani Alves e li sostituisce con Pedro, l'acerbo Munir (lanciando Suarez al centro dell'attacco) e Montoya. Dopo due minuti la squadra di Moyes sferra già il cazzotto decisivo: Jordi Alba svetta su un cross dalla destra e mette alle spalle di Bravo. Ed è proprio il portiere cileno, in una prima frazione inguardabile da parte del Barça, a salvare i suoi dal raddoppio sul sinistro di Canales, che ubriaca di finte Montoya ma poi è troppo egoista nel cercare la conclusione. Luis Enrique prova a correre ai ripari: dentro Messi dopo l'intervallo e Neymar al 58', ma il fortino eretto dai baschi regge fino al 90', soprattutto grazie alle enormi prove di Inigo Martinez e del portiere Rulli. Finisce 1-0 per la Real Sociedad: incredibile ma vero, i biancoblù hanno vinto solo 4 gare da inizio stagione, tre delle quali contro Atletico, Real Madrid e appunto Barcellona. Luis Enrique, invece, spreca l'occasione di salire da solo al primo posto e riflette sul suo operato.

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri