Legia Varsavia, arriva la sanzione: contro il Real giocherà a porte chiuse

Ufficiale la decisione del Comitato disciplinare Uefa dopo gli incidenti in Legia-Borussia Dortmund

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Legia Varsavia-Real Madrid del 2 novembre si giocherà a porte chiuse. Lo ha deciso il Comitato di Controllo, Etica e Disciplina dell'Uefa, dopo aver valutato gli incidenti avvenuti in Polonia lo scorso 14 settembre, in occasione della partita con il Borussia Dortmund. Il club dovrà anche pagare una sanzione di 80.000 euro. La società, tramite un comunicato ufficiale, ha già annunciato l'intenzione di presentare ricorso. 

Nelle motivazioni pubblicate dalla Uefa si legge che il Legia è stato sanzionato per i disturbi arrecati dai suoi tifosi, l'accensione di fuochi d'artificio, il lancio di oggetti, i comportamenti razzisti, la violazione di alcune normative di sicurezza e l'insufficiente organizzazione interna allo stadio.

La società sostiene che le valutazioni del Comitato siano in contrasto con le prove presentate dal club e con la valutazione iniziale del delegato Uefa, in particolare per quanto riguarda gli atteggiamenti razzisti dei propri tifosi, e ha annunciato l'intenzione di ricorrere in appello. "Faremo di tutto per far sì che la partita con il Real Madrid si svolga con la partecipazione del pubblico", si legge in una nota ufficiale.

Nel frattempo la rete Fare, che monitora gli episodi di razzismo per conto della Uefa, ha segnalato che durante Rostov-Psv Eindhoven è stata lanciata una banana in campo, probabilmente contro il difensore olandese Jetro Willems. Fare ha inviato una notifica ufficiale agli organi competenti e ora anche il club russo rischia una sanzione.

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