La vasectomia non ferma Ronaldo: "Ho una banca del seme sufficiente per una squadra di calcio"

Il Fenomeno si confessa al Financial Times: "La paura di un attacco di epilessia non mi fece dormire prima della finale in Giappone"

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Ronaldo, Luis Nazario de Lima. Il Fenomeno, oggi presidente del Valladolid. Discusso, amato, fortissimo. Unico. Imprenditore ora, fuoriclasse prima. Giornate abbaglianti e notti oscure. A volte insonni, come quella che precedette la finale del Mondiale giapponese a Yokohama nel 2002: "Non ho dormito nemmeno un minuto - ha raccontato Ronaldo al Financial times - per paura di un nuovo attacco di epilessia. Temevo succedesse la stessa cosa accaduta a Parigi. Quando tutti dopo cena andarono a letto, presi Dida lo costrinsi a stare con me e lo tenni sveglia tutta la notte". Andò bene, il Fenomeno schiantò la Germania e il Brasile vinse il Mondiale.

Debolezze e paure di un campione che oggi, ripensando a quei tempi, svela poi un altro particolare: "Oggi ci sono mobilitazioni per molte cose, se sei nero, se sei gay... Ma non ricordo nessuno che mi abbia difeso quando venivo chiamato gordo, grasso. Ma non mi importa". Ma la forza del Fenomeno è sempra stata quella di saper superare tutto con una risata, la stessa con cui, al termine dell'intervista, racconta infine un ultimo particolare della sua vita privata: "Sì, ho fatto la vasectomia - svela Ronie - ma ho congelato talmente tanto sperma che potrebbe essere sufficiente per una squadra di calcio". E se gli eredi avessero almeno un decimo della sua classe, sai che squadra!

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