José Mourinho, compleanno senza panchina: nel futuro c'è il Psg

"Io appartengo al calcio di massimo livello e lì andrò", il futuro è sotto la Torre Eiffel

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Buon compleanno Jose Mourinho, un compleanno senza panchina come raramente gli è capitato in carriera. Gli unici a lasciarlo senza impegni il 26 gennaio sono stati gli inglesi, due volte il Chelsea, nel lontano 2007 e poi ancora nel 2015 spesato a settembre la prima volta e poi a dicembre la seconda, e ora il Manchester United, separatosi il mese scorso senza rimpianti dallo Special One: "Sono nel calcio da tanto tempo - ha dichiarato di recente il portoghese - Tra poco avrò 56 anni, sono davvero troppo giovane ancora. Quindi andrò nel posto a cui appartengo e io appartengo al calcio di massimo livello. Dunque lì andrò".

56 anni e la solita autostima altissima nonostante il recente fallimento con i Red Devils, d'altronde per uno autoassegnatosi il soprannome di Special One ai tempi dei Blues puntare sempre in alto è quasi un obbligo.

Jose Mourinho non è un "pirla" (ricordate la famosa conferenza di presentazione all'Inter?), in fondo questo negli anni si era capito, anche perché i pirla difficilmente portano a casa 25 "tituli" come fatto in carriera da Mourinho.

Tanto per ricordarsi che Mou i titoli li conta, li ricorda, li considera essenziali nella sua vita di sportivo. Il barone De Coubertin pensi pure allo spirito olimpico, per Mourinho l'importante non è mai stato partecipare, ma solo vincere.

Non a caso il club più ambizioso d'europa, il Psg, avrebbe già messo le basi per portare il tecnico portoghese sotto la Torre Eiffel. Non sarà l'ultimo, come quello del celebre film di Bertolucci, ma il prossimo tango dello Special One potrebbe davvero avere sullo sfondo l'affascinante Parigi.

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