Il Barcellona e il controllo dei social: occhio a cosa si twitta

I blaugrana si affidano ad una società che scandaglia i social network dei nuovi assunti

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Sergi Guardiola non è stato il primo a veder sfumare il proprio sogno blaugrana per colpa di qualche tweet fuori luogo. Il giovane ingaggiato dal Barcellona B, nei giorni scorsi era stato ingaggiato dal club catalano per poi essere licenziato in tronco qualche ora dopo, quando la dirigenza blaugrana ha scovato sul profilo Twitter del giovane alcuni messaggi contro la Catalogna e a favore del Real Madrid. Non è il primo perché già nel 2014 un tecnico informatico assunto dal Barcellona era stato allontanato al secondo giorno di lavoro, per lo stesso motivo. Questo perché il Barcellona sottopone tutti i propri nuovi arrivati ad un controllo approfondito, una vera e propria scansione, dei profili social. Ad occuparsene una società ad hoc, che si occupa di "scavare" nel passato dei neoassunti.

Per informazioni chiedere a Daniel Cana Moya. Ingegnere informatico, il 20 marzo 2014 fu assunto dal Barcellona come Project Manager. Il giorno successivo al suo "debutto", fu convocato nell'ufficio delle risorse umane del club blaugrana. Ad attenderlo una serie di fogli sui quali erano stati stampati suoi vecchi tweet. Erano messaggi di qualche mese prima nei quali venivano criticati l'allora presidente Sandro Rosell e la sua gestione del Barcellona.

L'azienda sotto contratto con il Barcellona colpì anche allora, trovando online tweet sconvenienti del neoassunto. Daniel Cana Moya fu licenziato il 21 marzo: "Non ha superato il periodo di prova", le parole del direttore generale Antoni Rossich. Inutile la difesa dell'interessato.

Guardiola ha patito la stessa sorte. Sono stati ripescati tweet di dua anni fa in cui insultava la Catalogna e inneggiava al Real Madrid. Per questo, nel giro di poche ore, il suo contratto con il Barça B è andato in fumo.

Una ricerca del 2014 condotta da Proskauer stabilì che il 43% dei candidati per nuovi posti di lavoro viene scartato per il contenuto pubblicato sui propri social network. Quasi tutti i manager prima di dare l'ok definitivo ad un candidato opera un controllo dei profili online.

La stessa sorte di Guardiola era toccata la scorsa estate a Julio Rey, giovane giocatore ingaggiato dal Deportivo. Dopo un match contro i galiziani, nel 2012, Rey aveva lanciato questo tweet: "F**k Depor". La società, scoperto il messaggio incriminato, ha immediatamente cancellato il trasferimento con questo comunicato: "Chi veste i nostri colori deve essere un esempio di sportività, deve avere rispetto e provare sentimenti positivi nei confronti del Depor e dei suoi colori".

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