Guaio Sanchez: ha saltato un controllo antidoping il giorno del passaggio allo United

I funzionari non hanno trovato il cileno al campo dell'Arsenal: era già a Mancester per firmare

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Alexis Sanchez ha da poco concluso il suo trasferimento al Manchester United ed ecco che subito scoppia una grana, proprio legata alle ore nelle quali veniva finalizzato il suo passaggio dall'Arsenal ai Red Devils. Lunedì è stato il giorno dell'ufficialità e proprio lunedì mattina al campo di allenamento dell'Arsenal si sono presentati i funzionari dell'antidoping che non hanno trovato il cileno. Si è quindi formalizzata una violazione del codice antidoping legata alle cosiddette "whereabouts information", ovvero le comunicazioni all'agenzia antidoping legate al calendario e alle località di allenamento, gli orari e i luoghi nel quale l'atleta soggiorna.

Ovviamente Sanchez non era presente al campo di allenamento dell'Arsenal non per saltare il controllo antidoping, ma perché coinvolto in prima persona nella trattativa per il passaggio allo United. Ma il codice della FA sulle questioni antidoping sono rigide, soprattutto dopo le polemiche che travolsero lo scorso anno City e Bournemouth, che furono multate di 35mila sterline per non aver dato informazioni dettagliate sui "whereabouts" dei propri giocatori.  Ora va capita quale potrebbe essere la sanzione e nei confronti di chi.

Probabilmente dell'Arsenal, come ha spiegato Wenger in conferenza stampa: "Sono piuttosto tranquillo, perché solitamente cooperiamo con le autorità antidoping. Ovviamente Alexis non voleva nascondersi. Erano in corso le trattative, era un giorno speciale per lui e ovviamente non aveva alcuna intenzione di mancare il controllo antidoping. Di chi è la responsabilità? Dal punto di vista amministrativo è nostra. In quel momento non si era ancora trasferito, quindi probabilmente spettava a noi, ma in determinate situazioni è difficile sapere dove è il proprio giocatore".

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