Il primo match in Coppa d'Africa della Costa d'Avorio è stato macchiato dall'esplosione di rabbia di Gervinho al 58' che, provocato da Keita della Nuova Guinea, ha colpito l'avversario con una manata. L'ala ivoriana, non appena gli è stato mostrato il cartellino rosso, si è gettato a terra. Il giocatore su twitter si scusato: "Gesto che non mi rappresenta". In serata la sanzione, non grave: 2 giornate di squalifica.
"Presento le scuse alla nazionale ivoriana, ai miei compagni, ai tifosi e agli organizzatori della competizione per questo gesto di collera che non mi rappresenta e non esiste su un campo di calcio". Queste le scuse del giallorosso, scandite in due tweet stamattina. L'espulsione non ha compromesso il risultato, anzi gli ivoriani sono riusciti a rimontare il gol di svantaggio segnato da Yattara al 36': ci ha pensato il neoentrato Doumbia a pareggiare i conti, evitando una sconfitta che sarebbe potuta esser fatale per il proseguimento della competizione (1-1 come Mali-Camerun).
Per l'attaccante della Roma è arrivata la squalifica di due giornate, come da regolamento per comportamento antisportivo. Salterà le partite contro Camerun e Mali. Si temevano conseguenze peggiori, ma le scuse di Gervinho, subito dopo il match, sono servite a qualcosa.
Je tiens a presenter toutes mes excuses à la nation Ivoirienne, a mes coequipiers , aux supporters et aux organisateurs de la CAN
— Gervinho (@GervinhOfficial) 21 Gennaio 2015
pour ce geste de colère qui ne me ressemble pas, et qui n'a evidement pas sa place sur un terrain de football
— Gervinho (@GervinhOfficial) 21 Gennaio 2015
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