Drone per spiare gli avversari: Werder Brema nei guai con la polizia

Il club tedesco ha ammesso di avere avuto una persona in zona, ma nega di aver spiato: il fatto il giorno prima della sfida in campionato

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Il Werder Brema è finito nel mirino della polizia tedesca dopo che un proprio dipendente è stato colto in flagrante a spiare, con un drone, la sessione d'allenamento dell'Hoffenheim. Questo il giorno prima dell'incontro in Bundesliga tra le due squadre. Il club ha ammesso di aver fatto volare un drone, ma ha negato di averlo fatto per spiare l'avversario.La polizia indaga: in Germania è vietato far volare un drone sopra un gruppo di persone.

La sfida si è giocata nel turno infrasettimanale ed è terminata 1-1, ma la società di Brema - che ha ammesso di avere una persona nella zona del centro di allenamento dell'Hoffenheim - ha negato di aver utilizzato il drone per spiare le tattiche avversarie. Lo scout era seduto in una Mercedes-E a circa 500 metri dal campo di allenamento dove Julian Nagelsmann, tecnico della squadra di Sinsheim, stava dirigendo la seduta, l'ultima prima della sfida del giorno seguente.

Il general manager del Werder ha negato ogni tipo di attività illegale, ma la polizia tedesca sta indagando sull'accaduto perché in Germania il volo di un drone sopra un gruppo di persone è illegale e punibile con una multa fino a 50 mila euro. Frank Baumann ha poi aggiunto: "In Bundesliga è normale cercare di carpire il più possibile degli avversari. Più di una volta abbiamo trovato osservatori delle altre squadre sugli alberi intorno al nostro centro sportivo".

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