Copa America: Brasile stoppato dal Venezuela, ora il Perù fa paura

Solo 0-0 per la Seleçao, con tre gol annullati (due dal Var). Gli andini invece abbattono in rimonta la Bolivia (3-1)

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Un Brasile impreciso ma anche molto sfortunato raccoglie solo uno 0-0 contro il Venezuela e si ritrova in una situazione certo non comoda nella Copa America disputata in casa: è infatti a 4 punti, appaiato al Perù che ancora deve affrontare nell'ultima partita del girone (gli andini battono in rimonta la Bolivia per 3-1, con Guerrero, Farfan e Flores che rispondono a Moreno). I verdeoro dominano, ma si vedono annullare tre reti, due dal Var.

BRASILE-VENEZUELA 0-0
Serata stregata per la Seleçao a Salvador de Bahia, dove un ottimo Venezuela impone alle stelle di Tite un pericoloso 0-0. I padroni di casa dominano in lungo e in largo soprattutto in termini di possesso palla, costruiscono un'azione dopo l'altra ma non trovano la zampata vincente. In più, nelle occasioni in cui vanno in rete (saranno in tutto tre), arbitro e Var non convalidano. Dall'altra parte c'è da applaudire una Vinotinto ottimamente messa in campo da Rafael Dudamel e capace anche di creare più di un'occasione per andare clamorosamente a vincere la partita. E ora il passaggio del turno è tutt'altro che una chimera.

Il Brasile parte subito forte, e nei primi minuti in campo sembra esserci soltanto la Seleçao. Ma il Venezuela è ben messo in campo, regge il colpo e di fatto costruisce la prima vera azione della partita, con Osorio murato da David Neres. Lo stesso talentino dell'Ajax riporta in avanti il Brasile, ma il suo servizio per Firmino non crea reali problemi agli avversari. I verdeoro faticano non poco a trovare spazi contro un Venezuela che si rende pericoloso anche in contropiede (Alisson è attento su Murillo), poi improvvisamente si accendono: un gran sinistro di David Neres manca di poco la porta, Richarlison esalta i riflessi di Fariñez. Ma anche il Venezuela è pericoloso: Herrera trova la testa di Rondon, con Marquinhos in grave ritardo. Palla sul fondo di un soffio. Al 38' per la prima volta il Brasile manda il pallone in rete, ma l'arbitro non convalida il gol di Firmino per un fallo dello stesso centravanti del Liverpool su Villanueva: non sarà l'ultima volta. E a pochi secondi dall'intervallo nuova ripartenza del Venezuela, con Murillo che scappa a destra e cerca Rondon: ancora una volta Alisson è attentissimo.

La ripresa si apre subito con un caso da Var: contatto tra Firmino e Villanueva, ma il rigore per il Brasile non c'è. I ritmi della partita risultano più bassi rispetto al primo tempo, ma con un canovaccio immutato: possesso palla a favore del Brasile con percentuali elevatissime, Venezuela che non si scompone, sfiora la perfezione a livello difensivo e regala fiammate che creano qualche imbarazzo alla Seleçao. Così bisogna aspettare il 54' per vedere un altro vero tiro dei padroni di casa, con Firmino che però sbaglia tutto davanti a Fariñez. Qualche minuto dopo Coutinho pesca Gabriel Jesus, l'attaccante del Manchester City (in campo da inizio ripresa) ci arriva con il destro a giro ma calcia fuori. Al 60', quindi, proprio lui riceve palla da Firmino e insacca da pochi passi. Il Var però annulla per fuorigioco di Firmino. Le lancette dell'orologio iniziano a ticchettare per un Brasile che vede la partita non sbloccarsi nonostante Tite mandi in campo Fernandinho e poi Everton (ancora una volta Paquetá guarda l'intera partita dalla panchina). Gabriel Jesus chiede invano un rigore, poi il gol liberatorio per i verdeoro sembra arrivare all'87': assolo di Everton, che si fa 60 metri di corsa, supera due avversari in dribbling e serve a Coutinho una palla che va solo ribadita in rete. Ancora una volta però il Var dice di no, per fuorigioco della stella del Barcellona. Il Venezuela porta a casa il secondo 0-0 in due partite, con ben quattro gol subiti e poi annullati dal Var. E adesso, con la partita contro la cenerentola Bolivia ancora da disputare, potrebbe davvero sparigliare le carte nel girone. Anche quelle del formidabile Brasile.

BOLIVIA-PERÙ 1-3
Durano un quarto d'ora e poco più i sogni di gloria della Bolivia, che sorprende il Perù nel primo tempo di una partita che nel glorioso Maracanã sembrava poter scompaginare gli equilibri del Girone A di Copa America. Poi però Los Incas rimettono le cose in chiaro, vanno a vincere con un comodo 3-1 e mettono chiaramente paura anche al Brasile: la vittoria del raggruppamento è tutt'altro che scontata.

Il Perù prova subito a mettere le cose in chiaro, con Polo che va al tiro dopo appena una manciata di secondi dal calcio d'inizio (Lampe è attento e blocca). Poi chiede rabbiosamente un rigore dopo uno scontro di gioco che fa ruzzolare in area Advincula, ma per l'arbitro non c'è niente. Guerrero, Farfan e Cueva fanno quello che vogliono negli ultimi 25 metri della metà campo boliviana e proprio Farfan al 23' fa trattenere il fiato allo stadio con una botta a giro che sibila di poco oltre il palo. Al 28', però, un mani in area di Zambrano provoca un rigore per la Bolivia, come prontamente confermato dal Var: dal dischetto Moreno trasforma. Il Perù si getta rabbiosamente in avanti, ma senza le necessarie lucidità e precisione: Cueva è velocissimo, Farfan immarcabile, Guerrero il solito punto di riferimento in avanti. Sta di fatto che Lampe non è più chiamato in causa fino al termine del primo tempo. Quando poi manca solo una manciata di secondi all'intervallo è Saavedra a sbagliare tutto, regalando un pallone al solito Cueva che manda Guerrero in porta: stavolta l'espertissimo ex attaccante del Bayern Monaco non sbaglia e il pareggio arriva in extremis al 45'.

Nella ripresa è una partita completamente diversa, soprattutto dal punto di vista psicologico: la Bolivia non riesce a reagire e il Perù diventa inarrestabile. Ancora una volta la prima occasione è di Polo, ma a segnare la rete del sorpasso è Farfan, che al 55' è imperioso nel colpo di testa su cross di capitan Guerrero. La partita diventa bellissima, con la Blanquirroja che la vuole chiudere ma se la deve vedere con una Bolivia che non si arrende. E così da una parte Cueva chiama alla gran parata Lampe, dall'altra anche Gallese si sporca finalmente i guanti respingendo un bolide di Castro. Poi Saavedra sbaglia tutto e spara a lato sulla ribattuta. Il Perù tuttavia ne ha di più: Polo ci prova con un diagonale che non sorprende Lampe, che si ripete anche sul tiro da fuori di Cueva. Nei minuti di recupero è quindi Yotun a sfiorare il gol nell'insperato pareggio, ma alla fine il Perù cala il tris: è opera di Flores, appena subentrato a Cueva e letale in contropiede, dopo essersi anche tolto il lusso di saltare in dribbling l'ottimo Lampe.

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