BURNLEY

Burnley, bandito a vita l'autore dello striscione "White lives matter"

L'uomo è stato anche licenziato dalla compagnia per la quale lavorava

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Dopo che durante Manchester City-Burnley un aereo aveva sorvolato l'Etihad Stadium mostrando uno striscione con la scritta "White Lives Matter", in Inghilterra è scattata la caccia all'uomo e le forze dell'ordine non ci hanno messo molto a trovare il colpevole. L'autore è Jake Hepple, sostenitore dei Clarets, che ha pagato il suo gesto a caro prezzo: il club l'ha infatti radiato a vita dal Turf Moor e, successivamente, è stato anche licenziato dalla compagnia dove lavorava come saldatore, che ha affermato di non "perdonare o tollerare il razzismo, in nessuna forma"..

"Non sono razzista. Ho molti amici neri e asiatici e questo striscione è stato ispirato dal Black Lives Movement - ha provato a difendersi l'uomo in un'intervista al MailOnline - Non stavamo cercando di offendere il movimento o le persone di colore. Credo solo che sia importante riconoscere che anche le vite bianche contano. È tutto ciò che stavamo cercando di dire". "Il mio datore di lavoro, il club e così tante altre persone hanno reagito in modo eccessivo a ciò che è accaduto", ha aggiunto il tifoso, che non verrà indagato dalla polizia inglese.

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