Atletico Madrid, Griezmann: "No al Barcellona? Forse avrei fatto il luogotenente di Messi"

Il francese: "Decisione difficile, ne parlavo alle tre di notte con mia moglie". Intanto i bluagrana danno l'ultimatum a Dembélé

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Antoine Griezmann ha vacillato a lungo la scorsa estate ma poi ha scelto di restare all'Atletico Madrid, chiudendo la porta al Barcellona: "È stato difficile dire no ad una squadra così, che ti cerca, ti chiama, ti manda messaggi" ricorda il francese. Motivazioni di cuore ("Il club mi ha sempre coccolato") ma anche di testa: "Inconsciamente sapere che avrei potuto diventare il luogotenente di Messi mi ha frenato".

Griezmann ha raccontato a Canal Plus la tensione di quei giorni: "Sono stati davvero complicati, svegliavo mia moglie alle tre del mattino per confrontarmi con lei". Poi la scelta: "Dopo una partita in cui i tifosi mi avevano fischiato, i miei compagni in spogliatoio mi hanno difeso e Simeone è venuto a casa mia a dirmi che aveva fiducia in me. Inoltre il club mi ha alzato l'ingaggio e dimostrato che volevano fare di tutto per tenermi". Cosa che poi è avvenuta, annunciata tramite un documentario televisivo.

Intanto in casa blaugrana rimane aperto il caso Ousmane Dembélé ormai emarginato dai titolari e spesso non convocato a causa di comportamenti disciplinari non in linea con i dettami della società, recentemente ha fatto infuriare Valverde non presentandosi ad un allenamento. Se il centrocampista francese non reagirà da professionista, e come riporta Sport il club non è ottimista in tal senso, la punizione continuerà e si potrebbe anche arrivare a un divorzio: la cifra richiesta dal Barça sarebbe di 100 milioni (l'estate 2017 era arrivato dal Borussia Dortmund per 105 milioni di euro più 40 di bonus).

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