VERSO REAL MADRID-AL HILAL

Ancelotti, caccia al titolo numero 24: "Brasile? Ho un contratto fino al 2024"

L'allenatore dei blancos può aumentare, con il Mondiale per club, un palmarès più che invidiabile. La Seleçao lo vuole per il dopo Tite ma smentisce un accordo già fatto

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Carlo Ancelotti ha parlato alla vigilia della finale della Coppa del mondo per club che vedrà il suo Real Madrid opposto agli arabi dell'Al Hilal, guidati in panchina da Ramon Diaz. Per Carletto potrebbe essere il titolo numero 24 in carriera da allenatore alla guida di squadre di cinque diversi paesi: Italia, Spagna, Inghilterra, Germania e Francia. Sarebbe quindi, se ancora ce ne fosse bisogno, la definitiva consacrazione nell'Olimpo del calcio.

Alla vigilia di questa finale, Ancelotti deve in primis rispondere alla domanda se sia davvero il principale candidato al ruolo di nuovo ct del Brasile. La Cbf, ovvero la federcalcio 5 volte campione del mondo, non nasconde il desiderio di voler puntare su di lui e la presenza massiccia a Rabat di giornalisti brasiliani che in questo torneo avrebbero voluto celebrare il trionfo del Flamengo rende inevitabile il 'dibattito'. Ma Ancelotti sa, gli è stato chiesto, che la Cbf è disposta ad aspettarlo fino a giugno, mettendo nel frattempo un tecnico 'ad interim' per le partite di marzo? "Non lo sapevo - risponde -, però la situazione è semplice: ho un contratto con il Real Madrid fino al 2024". Espn Brasile sostiene che l'attuale allenatore del Real stia già pensando al nuovo staff della Seleçao, che comprenderebbe anche Kakà.

Se ne riparlerà comunque in futuro, anche se da Barra da Tijuca, zona di Rio dove c’è la sede della Cbf, fanno sapere che il presidente federale Ednaldo Rodrigues è pronto a partire entro fine mese per Madrid, dove chiederà al presidente del Real Florentino Perez di liberare il suo allenatore con un anno di anticipo. Intanto però la Federazione brasiliana ha smentito ufficialmente che sia stato già trovato un accordo. "La Confederazione calcistica brasiliana (CBF) informa che la notizia diffusa questo venerdì (10/02) secondo cui l'allenatore del Real Madrid, l'italiano Carlo Ancelotti, è il nuovo allenatore della nazionale brasiliana è infondata", si legge nella nota ufficiale. "Il presidente Ednaldo Rodrigues conferma le dichiarazioni rilasciate mercoledì, dopo il sorteggio delle partite di Copa do Brasil. L'allenatore scelto sarà annunciato al momento giusto".

Da parte sua Ancelotti parla di Brasile per dire che "l'eliminazione in questo torneo del Flamengo è un'altra dimostrazione del fatto che il calcio non è più solo Europa e America del Sud. Il nostro sport è cambiato, si è visto anche agli ultimi Mondiali dove l'Arabia Saudita ha battuto l'Argentina. Comunque per il calcio è meglio avere tante squadre in giro per il mondo così è uno sport globale". In ogni caso, sia che rimanga al Real sia che scelga di allenare il Brasile, Ancelotti lavorerà con il nuovo prodigio del 'futebol', il sedicenne Endrick, che le 'merengues' hanno già acquistato dal Palmeiras lasciandolo in patria fino al compimento della maggiore età. Fino a quel momento il peso dell'attacco del Real continuerà a ricadere su Benzema? "Parleremo di questo - risponde Ancelotti -, perché bisogna tenere conto dell’età di Karim ma anche di ciò che ancora può darci. All'inizio della stagione non ci ha dato una mano perché era infortunato, ma ne è uscito fuori e con noi ha fatto bene. Sono convinto che per almeno un altro anno possa fare la sua parte. Ma ne riparleremo con calma a fine stagione".

Sulla finale contro l'Al Hilal, il tecnico del Real dice che "siamo molto vicini a questo titolo e vogliamo vincerlo, anche se rispetto molto l'Al Hilal in cui giocano tanti calciatori della nazionale saudita e che ha già dimostrato il suo valore contro il Flamengo. Tra l'altro, mi farà molto piacere rivedere Ramon Diaz, che era un grande attaccante. Però non capita spesso di giocare una finale mondiale e noi vogliamo godercela uscendone da vincitori". Per Ancelotti sarebbe il terzo titolo mondiale per club dopo quelli del 2003 con il Milan e del 2014 con il Real, un altro dei suoi record, in questo caso un tris da condividere con Zinedine Zidane. 

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