Logo SportMediaset
In evidenza

Seguici anche su

Sarri: "A Palermo conta solo vincere"

Il tecnico azzurro: "La nostra è una stagione stupenda. Novellino? Per noi un problema in più"

12 Mar 2016 - 14:36

La Juventus è lontana 6 punti, ma per il Napoli e per Sarri il serrato duello-scudetto non cambia.  "Non guardiamo la classifica, pensiamo solo alla gara di domani a Palermo". "Giocare prima o dopo la Juventus non cambia nulla - aggiunge - a me piacerebbe se si scendesse in campo tutti in contemporanea". E sull'avvento di Novellino: "Per noi è un problema in più da affrontare".

La sola cosa che conta, ed è ovvia, è non sbagliare. Non si può sbagliare, fadendo leva su quello che hanno detto molti giocatori azzurri, stilando una semplice, e terribile tabella-scudetto ("Vinciamo le prossime dieci partite. Poi faremo i conti").
"Siamo sereni perché siamo consapevoli di aver disputato fino ad ora una stagione stupenda -dice ancora Sarri- in questa settimana abbiamo lavorato molto: i ragazzi sono concentrati su Palermo-Napoli e basta".
"Voglio una squadra equilibrata. Spiace aver preso gol, nelle ultime partite, nonostante le ottime prestazioni difensive di squadra". E sulla bollente panchina rosanero, che ha trovato un nuovo padrone, Novellino: "Questa cosa ha complicato la preparazione del match".

"Dobbiamo pensare solo al Palermo, non alla classifica. Questo calcio non mi piace, fosse per me si giocherebbe tutti alle 15 in contemporanea. E' inutile guardare le altre, tanto non possono influire su di noi. A Palermo sarà dura, la squadra ha un organico nettamente superiore alla classifica che ha, e questo ha incattivito la partita: sarà un match più difficile di ciò che potevamo pensare. Il cambio di panchina non ci darà punti di riferimento. L'avvento di Novellino è una incognita"
"Prima dell'allenamento ho detto ai miei che chi avrebbe guardato la Juventus era una testa di c...".
Vietato anche parlare di contratto: "Non penso che la situazione possa risolversi a Palermo: dobbiamo essere concentrati sulle partite che restano e sarebbe un errore da parte mio e della società pensare al contratto. Finiremmo col finire sotto le critiche".
La percentuale del sogno? "Non lo azzero mai. Ci stiamo trovando di fronte ad un qualcosa di eccezionale come la Juventus che ha vinto 18 delle ultime 19 partite: forse sminuisce un po' quello che stiamo facendo, ma il nostro punto di riferimento non può essere la Juventus. Il sogno non si azzera, e domani questo sogno ci deve parare dalle motivazioni del Palermo".
Infine la Nazionale: "Per ora sento la necessità di allenare tutti i giorni. Poi magari in futuro mi mancheranno le energie del quotidiano".