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Pioli: "Primo tempo inspiegabile: ho sbagliato io"

La grande amarezza del tecnico: "Abbiamo preparato una cosa, è venuto fuori l'opposto con troppi errori"

09 Apr 2017 - 18:15

Stefano Pioli cerca di non vedere nero, troppo nero, l'orizzonte. Si può? Dall'estasi dei 7 gol all'Atalanta al disastro consumato dopo: 1 punto in 3 partite, dal quinto al settimo posto e un umore generale che rischia -davvero- di stravolgere anche le scelte minime per la prossima stagione, come quella del tecnico che sarà. Pioli si sente in diritto di restare? Dall'inseguimento a Conte in poi, questa sbandata rischia di essergli fatale. Lo sa.

Le parole di Pioli: "Se abbiamo regalato il primo tempo al Crotone significa che non abbiamo lavorato bene: questa partita ci doveva vedere mentalmente diversi e invece l’approccio è stato sbagliato. Nei primi venti minuti ci sono stati troppi errori che hanno compromesso il resto della partita, nonostante i tentativi di rimonta della ripresa. Siamo stati superficiali".
Le mie colpe. "È successo quello che non doveva succedere e in fatto di preparazione psicologica significa che non ho lavorato bene, ma le colpe sono di tutti: oggi sono scesi in campo giocatori di esperienza e di valore".
Come reagire? "Per fortuna ora ci aspetta una grande sfida, il derby, e dovremo farci trovare pronti. Il campionato è ancora lungo e le occasioni non sono finite: non dobbiamo chiedere scusa, bisogna solo reagire immediatamente a questa brutta sconfitta. Se Crotone era un esame, l’Inter è stata bocciata. L’inizio di oggi è un inizio inspiegabile per me: sono tutti responsabili, ma gli stessi devono essere volenterosi di riprendersi una buona posizione in classifica. Nel corso della stagione abbiamo spinto tanto, abbiamo recuperato tanto, ma nelle ultime partite non siamo stati all’altezza e dobbiamo subito ritrovare la compattezza giusta per finire questo campionato così come lo stavamo giocando fino a due settimane fa".
L'Inter macina allenatori: difficile allenarla? "Se è difficile allenare l’Inter? Nel calcio che conta, la continuità è l’unica ricetta: l’abbiamo avuta per cinque mesi e ora ci sono state due soste inaspettate. Ma il nostro lavoro è sempre rivolto alla ricerca della continuità, così come deve essere in una grande squadra".

E qualcosa si muove a livello di alta dirigenza, con la decisione di convocare tutti alla Pinetina, domani mattina, anziché concedere il giorno di riposo. Segno del grande malessere manifestato dalla proprietà, dello sconcerto di allenatore e dirigenti, per questo inatteso crollo prima di un trittico di partite con Milan, Fiorentina (trasferta) e Napoli che rischiano di diventare un incubo.

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