Inizio da dimenticare per il bianconero e il giallorosso, ma anche Sarri e Pioli cercano continuità
D'accordo, siamo soltanto all'inizio. Ma nel nostro calcio non esiste la pazienza e dopo solo cinque giornate c'è già chi è in difficoltà quando si siede sulla sua panchina. Così tanti in un unico periodo, forse, non era mai successo. Ne sa qualcosa Maurizio Sarri, il primo a essere criticato (ricordate le parole di Diego Armando Maradona) e contestato (tifosi scettici al suo arrivo), salvo poi invertire la rotta puntando sul tridente trovando due belle vittorie per 5-0 (Bruges e Lazio). Il pari con il Carpi è un passo indietro e il buon Sarri rischia una crisi di nervi in una piazza esigente come quella partenopea.
Sabato sera ci sarà la sfida, al San Paolo, contro la Juventus. La grande più grande di tutte sta vivendo un momento particolare e Massimiliano Allegri non naviga di certo in acque tranquille. A Torino giurano che non sia a rischio e che l'esonero sia impensabile. Sta di fatto, che i bianconeri pluricampioni d'Italia si ritrovano con cinque punti in classifica e che il giocatore più pagato di tutti, Dybala (32 milioni più 8 di bonus), non è al momento nei piani del tecnico toscano. La sfida contro il Napoli può essere davvero la più importante di tutte per Allegri da quando siede sulla panchina juventina.
E come non parlare di Rudi Garcia? Il tecnico francese si sta facendo male da solo puntando sul turnover e sconvolgendo la formazione a ogni partita. Così pareggi con il Sassuolo e perdi punti dall'Inter. Poi, la sfortuna ci vede benissimo in questi momenti e allora capita che, nel turno infrasettimanale, Manolas la butti dentro la sua porta contro la Sampdoria e si perdano altri punti dai nerazzurri. Sull'altra sponda del Tevere non è salda nemmeno la posizione di Stefano Pioli: si vociferava di un incontro tra Claudio Lotito e Vincenzo Montella, ma i biancocelesti hanno vinto 2-0 contro il Genoa e, così pare, ripreso il loro cammino.
Abbiamo parlato di Montella, ma lui non è l'unico allenatore a essere libero. In questa lunga lista dei desideri ci sono anche Carlo Ancelotti (il grande sogno della Roma), Roberto Donadoni, Jurgen Klopp, Walter Mazzarri, Cesare Prandelli e Luciano Spalletti. Con questi nomi che aleggiano sulla serie A, non è facile per nessuno lavorare.