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Coppa Italia: Juve ai quarti

All'Allianz Stadium un gol per tempo: per Allegri ci sarà il derby col Torino. Rossi in campo dopo 8 mesi

21 Dic 2017 - 18:38

Nell'ultimo turno degli ottavi di finale di Coppa Italia, all'Allianz Stadium la Juventus supera il Genoa 2-0 e passa ai quarti dove affronterà il Torino nel derby del prossimo 3 gennaio. Un gol per tempo per i bianconeri, in vantaggio con Dybala al 42'. Al 76' è Higuain a mettere al sicuro il risultato prima che l'arbitro Maresca assegni poi tolga un rigore al Grifone dopo il consulto del Var. Ritorno in campo dopo 8 mesi per Rossi.

La Juve detentrice di un trofeo che solleva da tre anni consecutivi non sbaglia e regola un Genoa generoso, stravolto da Ballardini che ha cambiato 10 uomini rispetto all'ultima gara di campionato. E così i quarti di Coppa Italia oltre ad avere il derby di Milano in programma il 27 dicembre, vivranno anche quello della Mole a inizio 2018. Partita di sostanza ma al tempo stesso qualità quella dei bianconeri, trascinati da due lampi di Dybala e Higuain e ispirati da un ottimo Bernardeschi e da un solido Marchisio. Citazione d'onore per Pepito Rossi che riassaggia il campo e riabbraccia l'Italia dopo mesi di sofferenze. La banda di Allegri rischia qualcosa solo a inizio ripresa ma per il resto gestisce tempi e ritmi di un match che ha sempre dato la sensazione, e nel concreto lo ha fatto, di poter controllare. E alla fine di saper risolvere con i colpi argentini della Joya e del Pipita. La Juve chiude la sua settima gara consecutiva senza subire reti: il nuovo segreto del ritrovato passo sta anche, e forse soprattutto, in questa solidità difensiva post-Bonucci.

L'ottavo di finale tra Juve e Genoa, con i bianconeri che hanno sempre giocato in casa e sempre vinto dal 2008 questo turno della competizione, coincide, per entrambe, con la necessità di un ampio turn over in vista di una sfida chiave fra tre giorni in campionato: quella scudetto, per Allegri, contro la Roma e quella salvezza, per Ballardini, contro il Benevento. Il tecnico juventino affida il centrocampo a Bentancur e rilancia al suo fianco Marchisio con il tridente offensivo composta da Bernardeschi, alla quarta da titolare, Douglas Costa e Dybala come centravanti. L'allenatore genoano compie una mezza rivoluzione: escludendo Lazovic e Laxalt sulla fasce, si gioca Omeonga, Cofie e Brlek nel mezzo con Galabinov e Centurion davanti. 

La Juve inizia a tessere le sue trame e impiega quasi un tempo per sbloccare una gara che il Genoa non ha intenzione di rendere semplice: la squadra di Ballardini fa molta densità in mezzo al campo e ripiega sugli esterni con Lazovic e Laxalt. Tra i bianconeri manca un vero centravanti perché Dybala viene incontro alla palla invitando agli inserimenti le mezz'ali e incoraggiando le giocate sulle fasce. E lì Allegri ha tante soluzioni quanta qualità: a sinistra Asamoah e Douglas Costa assicurano spinta e cross, a destra Bernardeschi si dimostra in gran serata e crea scompiglio ogni volta che tocca palla. In più Sturaro e Marchisio come mezz'ali fanno un lavoro silenzioso di copertura ma anche di costante appoggio alla manovra. Bentancur in posizione di play funziona soprattutto come recuperatore di palloni (uno dei quali innesca un contropiede gestito da Bernardeschi e concluso da Douglas Costa su cui serve un miracolo di Lamanna). Probabilmente manca un metronomo in mezzo, un ragionatore vero e proprio con la palla tra i piedi ma la qualità è tale che la Juve dà sempre l'impressione di essere in controllo e poter far male quando accelera. E se ad accelerare è Dybala (palla messa in mezzo da Marchisio e velo di Lichtsteiner per la Joya) per il Genoa non c'è scampo: l'argentino con una finta si smarca di Cofie e Rossettini in un colpo solo e lascia partire un sinistro che è quello vincente per tornare a esultare. 

Il Genoa riparte nella ripresa con una buona circolazione di palla
che consente al Grifone di iniziare a farsi vedere là davanti con una Juve che si mette in attesa della preda. Galabinov sfiora il palo con un bel sinistro, Allegri si gioca la carta Higuain per non far arretrare troppo i suoi che faticano a portare un pressing compatto ma che quando ripartono sanno fare male. Marchisio, che non era titolare dal 26 novembre, non sempre riesce ad accorciare e ad avere i tempi dei primi 45 minuti. Così Allegri ridisegna un 4-4-2 con l'ingresso di Chiellini in cui cerca ordine e pochi rischi in una frazione che i suoi  giocano a ritmi decisamente abbassati. E allora ci pensa il Pipita, entrato proprio per mettere in sicurezza il match e la qualificazione: la sua rasoiata di destro dopo essersi inserito tra due uomini mette il punto esclamativo sulla gara. Resta il tempo di vedere un rigore assegnato poi tolto col Var al Genoa per un contatto Asamoah-Pellegri e soprattutto il ritorno in campo di Rossi. La Juve conferma la sua fame e la sua capacità di mordere: Allegri vuole arrivare fino in fondo e intanto ha fatto il primo passo. Un passo a ritmo di tango, di sostanza e di qualità.

Dybala 7,5 - I suoi movimenti incontro al pallone sono la chiave del gioco. Inizia a scaldare il sinistro su punizione poi deviando male un bel cross di Douglas Costa e infine, dopo un movimento a smarcarsi da favola, trova il gol liberatorio e che sblocca il match. Attivo e intraprendente come vuole Allegri. Avvia l'azione del gol di Higuain

Bernardeschi 7 - Parte a destra per poi accentrarsi sul sinistro: è in fiducia, gioca con spensieratezza ed efficacia, convince sia nelle giocate in verticale sia quando porta la palla e nella conduzuione delle ripartenze. Cala un po' nella ripresa

Barzagli 5,5 - Meno preciso del solito: a inizio ripresa, col punteggio ancora in bilico, regala a Centurion, che spreca, il pallone del possibile pareggio

Centurion 5 - Svaria su tutto il fronte d'attacco e si sacrifica in fase di ripiegamento ma si perde alla distanza anche perché i suoi non hanno la forza di sostenere il reparto offensivo

Cofie 6 - Gioca davanti alla difesa e spesso riesce a fare muro rendendo sempre difficile il passaggio dalle sue parti

Galabinov 6,5 - Decisamente il più pericoloso dei suoi: a inizio ripresa il suo sinistro a fil di palo per poco non regala il pari al Grifone, poi viene stoppato da Szczesny
JUVENTUS-GENOA 2-0
Juventus (4-3-3): Szczesny 6,5; Lichtsteiner 6,5 (27' st Chiellini 6), Barzagli 5,5, Rugani 6, Asamoah 6; Marchisio 6,5, Bentancur 6,5, Sturaro 6; Douglas Costa 6,5 (15' st Higuain 7), Dybala 7,5, Bernardeschi 7(40' st Matuidi sv). A disp.: Pinsoglio, Loria, Benatia, Alex Sandro, Pjanic, Khedira, Pjaca. All.: Allegri 7
Genoa (3-5-2): Lamanna 6,5; Biraschi 6, Rossettini 5,5, Gentiletti 5,5; Lazovic 6 (16' st Ricci 5,5), Omeonga 6, Cofie 6, Brlek 5,5, Laxalt 5,5; Centurion 5 (26' st Pellegri 6), Galabinov 6,5 (32' st Rossi 6). A disp.: Zima, Palladino, Rodriguez, Landrè, Salcedo. All.: Ballardini 5,5
Arbitro: Maresca
Marcatori: 42' Dybala (J), 31' st Higuain (J)
Ammoniti: Bentancur (J), Lichtsteiner (J), Gentiletti (G), Galabinov (G), Pellegri (G), Ricci (G)

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