Calcioscommesse, Conte in Tribunale: "Bari-Treviso combinata? Lo escludo categoricamente"

Il c.t. azzurro depone al processo: "Contro la Salernitana l'unica stranezza erano i tifosi che premevamo per favorire la squadra avversaria perché gemellati"

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Contrasta come quando era un giocatore. Ma i tackle difensivi di Antonio Conte sono ad alto coefficente di difficoltà. Perché un altro centrocampista, Alessandro Gazzi, ha confermato diversi sospetti dell'accusa. Il processo è per calcioscommesse, il periodo quello in cui Conte e Gazzi erano assieme a Bari, le partite in questione due. La prima, serie B 2007-2008: Bari-Treviso. Biancorossi già salvi, veneti in zona retrocessione. Gazzi ammette in interrogatorio di aver sentito nella settimana che precede il match il suo compagno di squadra Santoruvo parlare con altri elementi della rosa della possibilità di lasciare la partita al Treviso. Risultato finale al San Nicola: Bari zero, Treviso uno.

Ma Conte, che arrivò in Puglia riuscendo a togliere dai guai di classifica la squadra, non ci sta e ribadisce ai giudici che quel 10 maggio 2008 l'impegno fu buono e anzi: a fine primo tempo dovette alzare la voce - questo significa il "cazziatone" - per aumentare le conclusioni in porta. "No, lo escludo categoricamente", replica il c.t. alla domanda se ci furono episodi che avrebbero potuto far pensare alla possibilità di alterazioni volute dei riisultati. "All'inizio della partita - aggiunge Conte - voglio silenzio e grande concentrazione. Se vedo schiamazzi posso anche decidere di cambiare la formazione all'ultimo momento". In quella partita in particolare "errori marchiani da parte dei giocatori - ha concluso - non ne ricordo".

Il secondo tackle è sull'altra gara sotto la lente di ingrandimento. Stagione successiva, Bari già promosso in Serie A atteso a Salerno, da una Salernitana affamata di punti salvezza. Secondo Gazzi, in settimana Cristian Stellini - uno dei leader del gruppo - ricordò allo spogliatoio del gemellaggio delle tifoserie, invitando a tenere un atteggiamento morbido in campo. Risultato finale: Salernitana tre, Bari due. Gazzi aggiunge: "Al termine della partita contro la Salernitana nello spogliatoio trovai un computer". Qui Conte entra più morbido: "Prima della partita cercai di dare motivazioni importanti per giocare. Avevamo fatto un percorso straordinario e volevamo mantenere la testa della classifica sollevando la coppa della serie B. Avevo anche parlato ai giocatori del gemellaggio dicendo che non doveva interessarli. E infatti fu una partita molto garibaldina, si giocò a viso aperto. L'impegno fu buono. L'unica stranezza che ricordo è la vicinanza dei tifosi che premevamo per favorire la Salernitana e anche durante la partita i nostri tifosi esultavano anche quando segnava la squadra avversaria".

E poi svela un retroscena. Anni dopo, alla Juventus, Stellini, entrato a far parte dello staff tecnico di Conte, voleva parlargli di un episodio avvenuto ai tempi di Bari: "Mi disse che voleva parlarmi di qualcosa che era successo tempo prima, a Bari, durante la partita con la Salernitana, ma io gli dissi che non volevo sapere niente e di andare via - spiega il c.t. azzurro -. Poi lui si dimise".

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