Balotelli in esclusiva: "A San Siro per tifare l'Italia"

SuperMario a Milano: "In passato sono stato vicino alla Juve"

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Uno: la maglia della Nazionale bisogna meritarsela. Due: per meritarla, deve brillare nella sua squadra di club. Tre: di lui si deve parlare, e questo francamente è un elemento che non manca. Quattro: se quella maglia si fa sospirare,  tanto vale accelerare i tempi andandosela -per così dire- a cercare. E' quel che sta facendo Mario Balotelli che ha visto Italia-Germania in tribuna. Una sfida che un po' gli appartiene (Europei 2012), e una occasione perché la sua presenza aiuti il ct Ventura a considerarlo per il futuro (e il ct, è risaputo, non ha mai chiuso le porte ba SuperMario), fermo restando che con Immobile e Belotti ha trovato un filone d'oro.

Oggi comincia il riavvicinamento alla maglia azzurra?
"Oggi sono qua per l'evento Puma e ho la serata libera quindi andrò a San Siro perché sono un tifoso della Nazionale, lo sono sempre stato. Mi fa piacere vedere dal vivo come giocano i giocatori. Voglio capire la mentalità di questa squadra".
Hai parlato con Ventura?
"Ancora no...".
Cosa gli dirò se mi chiamerà?
"Non sono uno che parla, dovrò dimostrargli in campo il mio valore. Dovrò giocare come Mario sa giocare".
Cosa fai se vinci il campionato col Nizza?
"Se vinco la Ligue 1 prendo un elicottero e volo sopra Nizza".
Un retroscena di mercato?
"Prima del passaggio al Milan dovevo andare alla Juve ma poi ci furono alcuni problemi e non si realizzò il trasferimento. Ha ragione Mihajlovic, l'ultimo anno non sono esploso solo per problemi fisici".
L'Italia ti manca?
"Amo Napoli e i napoletani, lì vive mia figlia ma per il momento tornare in Italia non rientra nei miei piani. Penso solo al Nizza e alla Francia".
Nostalgia della maglia azzurra?
"Sì, sono sincero, quest'estate durante l'Europeo non riuscivo a guardare l'Italia perché ero nervoso. Faccio fatica a vedere soffrire una squadra alla quale tengo senza poterla aiutare. Da quando sono piccolo ho sempre sognato di giocare in Nazionale, se non sono lì vuol dire che non sto facendo abbastanza ma non ci sono problemi. Poi quando il CT mi reputerà pronto per essere convocato, ci andrò".
Italia-Germania del 2012 punto più alto della carriera?
"Lo dicono tutti. E' stato una serata da sogno, siamo andati in finale ed è stato bellissimo. Tutti però mi ricordano per questo ma io voglio cancellarla perché ho voglia di scrivere nuove pagine importanti".
Juventus favorita per lo Scudetto?
"Non sto guardando la Serie A ma la Juve è da anni che è la squadra più forte in Italia".
Le piacerebbe giocare nella Juve?
"Dovevo andarci prima di andare al Milan poi per altri motivi non ci sono andato. Ma adesso non sto pensando all'Italia ma alla Francia e al Nizza. In futuro si vedrà ma la Juve, così come il Milan, l'Inter e qualsiasi squadra italiana non rientra nei miei piani".
Mihajlovic ha detto che con lui sarei esploso e che lo hanno fermato dei problemi fisici.
"E' vero. Sinisa ha un carattere forte, con lui mi sono trovato bene. Al Milan, l'anno scorso, ho subito avuto la pubalgia e questa cosa mi ha bloccato durante la stagione. Io credevo in Mihajlovic, lui credeva in me e i suoi metodi di lavoro mi avrebbero portato in alto".
Il derby di Milano con Milan e Inter in mano straniere.
"Il derby è sempre una partita a sé, che ci siano presidenti italiani o stranieri. Avere proprietà straniere può essere o un'innovazione o qualcosa che possa fare del male. Mi auguro che facciano il bene delle squadre".
Nizza squadra ideale?
"SÌ, sto bene qui. Mi sono ambientato molto velocemente in questo posto stupendo. In squadra ci sono molti giovani, il mister è molto bravo e ho trovato tutto quanto a mio favore. Una promessa se dovessi vincere la Ligue 1? La strada è ancora molto lunga, dovremo lavorare molto ma se dovessimo vincere il campionato guiderò un elicottero sopra Nizza".
Se pensa all'Inghilterra cosa le viene in mente?
"Penso al Manchester City. La vittoria della Premier League è stata fantastica e penso irripetibile. Liverpool? So che è a mezz'ora da Manchester ma non conosco molto. Il tifo di Nizza è meglio di quello del Liverpool, che non vuol dire che i tifosi sono migliori ma solo che il tifo è più caloroso. Il Liverpool avrebbe dovuto darmi un'altra possibilità? No, mi hanno fatto un piacere a vendermi”.

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