Mihajlovic e la doppia battaglia vinta: "Covid? Dopo la leucemia non hai più paura"

Il tecnico del Bologna: "Sono sempre stato sereno. Se lo avessi preso a marzo, quando ero immunodepresso sarebbe stato più difficile"

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 "Quando passi la leucemia è difficile aver paura dopo. Come quando passi una guerra. Sono sempre stato sereno. Sicuramente se lo avessi preso a marzo, quando ero immunodepresso sarebbe stato più difficile". Sinisa Mihajlovic racconta la sua seconda vittoria, quella contro il Coronavirus, dopo aver sconfitto la leucemia. "A 51 anni ho dovuto imparare a rifarmi il letto perché nessuno poteva entrare in camera poi alla fine ho imparato", ha raccontato l'allenatore del Bologna in un'intervista al Tg1.

Ora il pensiero di Mihajlovic va alla prossima sfida sul campo, a San Siro contro il Bologna. "Lunedi, quando devo incontrare il mio amico Ibra. Speriamo vada meglio dell'ultima volta, quando abbiamo preso 5 pappine". 

"Dopo la lotta alla leucemia, il Covid è stato come bere un bicchiere di acqua - aveva detto ancora Mihajlovic - Le mancate precauzioni che avrei preso in Sardegna? Tutte cazzate, che hanno ferito molto la mia famiglia".

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