BRESCIA-ATALANTA 0-3

Brescia-Atalanta 0-3: Pasalic show, il derby è nerazzurro

Il croato e Ilicic stendono le Rondinelle: Grosso in crisi nera

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Dopo la grande notte di Champions, l'Atalanta vince il derby con il piglio di una grande squadra. Finisce 3-0 con una doppietta di Pasalic, il mago degli inserimenti, e un gol di Ilicic in contropiede, Primo tempo dominato dai nerazzurri, secondo tempo leggermente riequilibrato dai padroni di casa prima dei colpi finali. Per Grosso numeri impietosi: 3 partite, 0 punti, 0 gol fatti e 10 subiti. E la piazza è furiosa. 

LA PARTITA 

Si aspettano sempre segnali di vita dal pianeta Brescia, ma l'avvento di Fabio Grosso alla guida dell'ultima in classifica sembra avere anestetizzato ulteriormente le risorse a disposizione. Dopo aver preso 7 gol nelle ultime 2 partite, ecco un altro inizio da incubo contro un'Atalanta che sembra avere imparato tutte le lezioni della Champions League, che sta in campo con il piglio delle grandi e che arriva in area avversaria con una facilità che sconcerta. Bresciani sottoposti subito alla potenza di una centrifuga, Atalanta pericolosa con Muriel, Papu Gomez e Ilicic, situazioni rattoppate in qualche modo dai difensori bresciani e alla bisogna anche da Joronen. Ma quando non si va mai dall'altra parte è scontato che prima o poi gli altri la buttino dentro. E lo fanno con la più elementare delle azioni d'attacco, crossa da destra di Castagne e inserimento a fari spenti di Pasalic per una conclusione di testa facile facile

Il primo tempo scorre via con un andamento uniforme. L'Atalanta fa girare il pallone come se si stesse allenando con i birilli, supera la linea mediana con il braccio fuori dal finestrino, ma raccoglie alla fine del primo tempo solamente un gol e un po' di improperi da parte di Gasperini, che urla come un pazzo per qualche leggerezza nelle conclusioni. I numeri del primo tempo sono impietosi: i bergamaschi costruiscono 16 occasioni da gol, tra cui 7 tiri nello specchio. Pur essendo considerato un attacco atomico, mai come in questo caso i nerazzurri erano riusciti a creare con questa generosità. Frutto di una perfetta organizzazione, di sincronismi al limite della perfezione, di una cifra tecnica che poche altre squadre possono presentare. In sostanza anche un po' frutto dello scarso spessore contrapposto dal Brescia, sempre in massa dietro la linea della palla ma senza la determinazione sufficiente per opporsi alle ondate degli avversari. 

Dei tempi di Corini si ricordano alcune reazioni di squadra al massimo dell'intensità e ai limiti della furia cieca, tipo il tentativo di rimonta contro l'Inter., Di questo Brescia formato Grosso sconcerta la remissività, la tendenza a consegnarsi completamente nelle mani degli avversari. Perdonabile nell'esordio contro il Torino, meno giustificata nel secondo tempo di Roma contro i giallorossi, decisamente inaccettabile nella terza esibizione,  in questo derby che solo l'Atalanta prova suo malgrado a riequilibrare abbassando i ritmi nel secondo tempo e lasciandosi tentare dalle lusinghe dell'autocelebrazione. Fa infuriare ulteriormente Gasperini una palla gestita male in avanti che genera in ripartenza la prima occasione per i padroni di casa: traversa piena di Balotelli con un tiro velenosissimo. Un flash che non cambia il destino della partita, perché questa è la giornata di Pasalic ed è proprio Pasalic a castigare di nuovo una stordita difesa bresciana, con un tacco beffardo su assist di Ilicic. 

Ci sarebbe anche tempo e modo per ritrovare credibilità e ridare entusiasmo alla gente, ma Grosso se la gioca nel peggiore dei modi. A un quarto d'ora dalla fine e con una partita ormai persa, rinuncia a buttare dentro tutta l'artiglieria, sostituisce Torregrossa con Donnarumma quando forse sarebbe il caso di sfruttare il più possibile il potenziale offensivo. La squadra non cambia volto, la gente fischia l'allenatore,l'Atalanta segna il terzo gol con Ilicic, il Brescia è sempre più disperato. Lo stadio e la città rivorrebbero Corini. I risultati non danno tutti i torti a questa mozione. 

LE PAGELLE 

PAPU GOMEZ 7- Il bello del calcio sta nelle idee coraggiose di giocatori così, di gente che senza perdere di vista l'obiettivo finale del risultato illumina le giornate con i tunnel e le finte. L'onda lunga della Champions continua a farsi sentire, la classe da numero 10 troneggia in mezzo a una difesa che vede fantasmi fin dai primi secondi. 

BALOTELLI 6- In pochi minuti fa capire il canovaccio della sua giornata: tanto nervosismo e la necessità di qualche indulgenza da parte di tutti. Soprattutto da parte dell'arbitro Doveri, che gli risparmia quasi subito un cartellino giallo per una protesta plateale. Perdono-bis sul finire del primo tempo per una mezza zuffa con Palomino. Tecnicamente le sue tracce sono molto più flebili per tutto il primo tempo., poi però si mette a lottare e le occasioni bresciane sono sue, con una traveersa piena e una conclusione che Gollini neutralizza. 

PASALIC 7,5- C'è una caratteristica nel suo modo di giocare che l'ha sempre differenziato da molti suoi colleghi. Questa caratteristica è l'inserimento da dietro, la capacità di  sparire dai radar degli avversari. Gasperini la sta sfruttando alla perfezione e lo si è visto nell'azione del gol che ha risultato, tempismo perfetto e conclusione semplice. Stesso inserimento puntuale per il gol del raddoppio: è davvero la sua giornata. 

CISTANA 5 - Quando merita complimenti è giusto sottolineare due volte i suoi meriti vista la sua splendida scalata dalle serie inferiori. Però ci sono giornate come questa in cui l'inesperienza pesa come un macigno sulla prestazione del ragazzo, che vive un derby amaro senza mai riuscire a trovare le giuste contromisure. 

CASTAGNE 6,5 - Fare l'esterno nell'Atalanta è un mestiere usurante viste le richieste dell'allenatore, ma è anche un mestiere che diventa appagante quando si entra nella filosofia giusta. Castagne - così come Gosens dall'altra parte - è l'interprete perfetto di questa filosofia, sulla quale applica anche un tocco qualitativo in più che non nuoce affatto. 

ILICIC 6,5 - Quando il pallone viene consegnato a lui, la certezza assoluta è che succederà qualcosa di diverso dal normale. Questo vale per le sue giocate con il piede sinistro, ma poi vai a rivedere l'assist del 2-0 e ti accorgi che l'ha fatto con il destro. E allora la considerazione sulla sua imprevedibilità vale a maggior ragione. 

TONALI 5 - Il calcio e le sue implicazioni psicologiche rientrano in un'area oscura della mente umana. Un ragazzo come Tonali ha dimostrato di non avere alcuna paura di avversarie come la Juventus o l'Inter, ma soffre in maniera dolorosissima questo suo primo derby contro l'Atalanta, nel quale finisce per farsi travolgere come quasi tutto il resto della squadra. 

MURIEL 6 - Nei primi minuti si fa vedere con due sprint che impauriscono gli avversari ma che non finiscono come dovrebbero per troppa precipitazione. Gestisce poi le sue energie avendo nelle gambe anche la bella serata di Champions, arriva un po' sulle ginocchia all'inizio del secondo tempo e viene sostituito, poco contento di esserlo. 

 

IL TABELLINO 
BRESCIA-ATALANTA 0-3
BRESCIA
(3-5-2): Joronen 6; Cistana 5, Chancellor 5, Mangraviti 5 (40' st Morosini sv); Sabelli 5,5, Romulo 6, Tonali 5, Ndoj 6 (20' st Bisoli 6), Martella 5,5; Balotelli 6, Torregrossa 5,5 (32' st Donnarumma sv). A disp.: Alfonso, Magnani, Gastaldello, Andrenacci, Mateju, Zmrhal, Spalek, Matri, Ayè. All.; Grosso 4,5. 
ATALANTA (3-4-2-1): Gollini 6,5; Palomino 6,5, Djimsiti 6, Masiello 6; Castagne 6,5, De Roon 6,5 (6' st Freuler 6,5), Pasalic 7,5, Gosens 6,5 (29' st  Hateboer 6); Gomez 7, Ilicic 6,5; Muriel 6 (13' st Malinovskyi  6,5) .A disp.; Sportiello, Rossi, Arana, Ibanez, Barrow. All.: Gasperini 7. 
Arbitro: Doveri. 
Marcatori: 26' pt Pasalic (A), 15' st Pasalic (A), 48' st Ilicic (A)
Ammoniti: Torregrossa (B), Castagne, Djimsiti, Malinovskyi (A)
Espulsi

LE STATISTICHE DI BRESCIA-ATALANTA
• Questa è la seconda vittoria in trasferta per l’Atalanta nel massimo campionato contro il Brescia, la prima da marzo 2001 (3N, 7P).
• L’Atalanta allunga a 14 la sua serie record di incontri esterni consecutivi senza sconfitte in Serie A (9V, 5N), bergamaschi che non vincevano in trasferta in campionato da settembre (4-1 contro il Sassuolo).
• Prima doppietta in Serie A per Mario Pasalic; è il terzo centrocampista dell'Atalanta ad aver realizzato una marcatura multipla in questo campionato, dopo Gómez e Ilicic.
• Questo è il sesto incontro nel campionato in corso in cui l’Atalanta segna almeno tre gol: solo nel 2018/19 ha fatto meglio in un girone d’andata di Serie A, sette.
• Mario Pasalic ha segnato sei gol in sette sfide di Serie A in cui ha giocato da titolare contro squadre neopromosse.
• Josip Ilicic ha segnato quattro gol nelle sue ultime quattro presenze in Serie A, tante reti quante nelle precedenti 16 gare giocate nella competizione.
• Primo successo in Serie A nel mese di novembre per l’Atalanta, che dopo il 7-1 contro l’Udinese il 27 ottobre aveva trovato due pareggi e due sconfitte.
• Era dal 1995 che il Brescia non registrava una striscia di almeno sei sconfitte consecutive nel corso di un singolo campionato in Serie A (15 in quell’occasione).
• Tra gli allenatori che hanno esordito in Serie A dal 1994/95, Fabio Grosso è il quinto a non veder la propria squadra andare in gol in tutte le prime tre panchine in Serie A dopo Mauro Sandreani, Walter Novellino, Mario Somma e Moreno Longo.
• Il Brescia ha colpito tre legni in questo campionato, due con Mario Balotelli.

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