Intervistato sulle pagine de La Nuova di Venezia e Mestre, l'ala della Reyer è tornata sull'eliminazione degli orogranata nei playoff du LBA, arrivata nella decisiva gara-5 dei quarti contro la Virtus Bologna: "Sono passate alcune settimane, ma ogni tanto ci ripenso, soprattutto a quei 9 punti di vantaggio che avevamo a 5' dalla fine. Una lezione che ci servirà nella prossima stagione. Un po' di rammarico c'è: con il roster al completo, la Reyer ha dimostrato il suo reale potenziale. Se fossimo andati in semifinale, ce la saremmo giocata anche con Milano. La serie con la Virtus Bologna ha dimostrato che a livello di valori non eravamo molto lontani dalla squadra che ha vinto la regular season e che adesso è a un passo dallo scudetto. Tutti hanno nella mente gara5, ma io ricordo che anche in gara2 siamo andati vicini al colpaccio. L'ottavo posto della regular season, con cui siamo entrati nei playoff, non è veritiero, ma determinato da tanti mesi con un roster incompleto. Primo anno a Venezia? Quando cambi squadra e ambiente, serve sempre un po' di tempo per calarsi nella nuova realtà, compresa quella tecnica, ma non è stato complicato inserirsi nella Reyer. Il problema maggiore è stato dover sopperire per alcuni mesi ai tanti infortuni che hanno bloccato la nostra crescita come squadra. Per quanto mi riguarda, ho avuto alti e bassi, ma credo che il mio rendimento sia stato complessivamente positivo. Se all'inizio (essere nello starting five) poteva essere una scelta dettata dall'assenza di giocatori, poi è stata una decisione definitiva del coach. Posso solo essere contento e spero di aver ripagato la fiducia che mi è stata accordata".