Tra le partecipanti agli ultimi playoff di LBA, due società paiono in netto vantaggio sulle altre per la progettazione dell'immediato futuro. A legarle, curiosamente, Walter De Raffaele. Della sua Tortona si è già riconosciuta la capacità di programmare: altrettanto meritevole di sottolineatura è lo sforzo completato dalla Reyer Venezia per distaccarsi da ciò che il coach livornese ha creato nelle passate stagioni.
Proprio per la pazienza e la gradualità del raggiungimento di tali traguardi, il taglio definitivo del cordone ombelicale coi ricordi non poteva essere netto e drastico: affermare che coach Spahija possa avere solo ora, a quasi 17 mesi dal suo approdo in Laguna, un roster a sua immagine e somiglianza non è un azzardo.
La Reyer 2024/25 si appresta a essere ancora più fisica e stazzata di quella dell'ultima stagione. Il reparto esterni ne è l'esempio più lampante. Tutti e tre i giocatori con maggior minutaggio nello scorso finale di stagione hanno salutato (Marco Spissu destinazione Saragozza, Max Heidegger verso Ankara e De Nicolao a Cantù) insieme alle lacune in termini di taglia, soprattutto nella metà campo difensiva.
Stante l'impossibilità di pareggiare le varie offerte fatte pervenire a Rayjon Tucker dopo un'annata da candidato MVP del campionato, la permanenza di Casarin e Parks e la volontà di rinnovare Aamir Simms confermano l'intenzione di garantire corpi spendibili su più ruoli e in diverse zone del parquet, in attacco così come in difesa.
Con la sola ufficialità dell'arrivo - il secondo direttamente dalla GeVi Napoli di Miličić - di Alessandro Lever, è il pacchetto lunghi quello con ancora grossi punti di domanda da trasformare in esclamativi: le aggiunte a stagione in corso di Wiltjer e Kabengele, concepite per sopperire in superiorità numerica al comportamento tutt'altro che professionale di Bruno Caboclo a cavallo della FIBA World Cup 2023, costituiscono insieme ad Amedeo Tessitori una rotazione a cui manca solo un tassello per completarsi per profondità e multidimensionalità.
Un lungo, quindi. E un esterno con punti nelle mani: questi i due profili stranieri, sostenibili all'interno di una strutturazione 6+6 del roster grazie alla puntualità delle operazioni effettuate nel mercato degli italiani, che mancano alla Reyer Venezia per puntellare una base costruita nel corso della passata stagione insieme a coach Spahija. E per regalare al Taliercio, tra LBA ed EuroCup, serate simili a quelle vissute nella pagina appena girata della storia orogranata.
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