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IL CASO

Portland, l'allenatore Chauncey Billups si dichiara non colpevole di aver truccato partite di poker

L'allenatore è indagato per associazione a delinquere e frode telematica

di Redazione
25 Nov 2025 - 16:26

Si è dichiarato non colpevole, provvedendo egli stesso al pagamento della cauzione da 5 milioni di dollari per essere messo in libertà. Si è conclusa così la prima udienza per Chauncey Billups, ex campione Nba con i Pistons, accusato di associazione a delinquere e frode telematica per il caso delle partite di poker truccate venuto a galla qualche settimana fa.

L'allenatore dei Portland Trail Blazers è sotto la lente d'ingrandimento delle autorità, poiché avrebbe organizzato delle partite di poker truccate in collaborazione con alcune famiglie mafiose, per poi guadagnare da esse. La teoria dell'accusa è che Billups possa aver sfruttato la sua immagine per attirare giocatori facoltosi a giocare partite di poker che sarebbero state truccate con tecnologie avanzate per la distribuzione delle carte. Questo schema avrebbe fruttato circa 7 milioni di dollari dal 2019. 

Le accuse, se cumulate, farebbero rischiare a Billups quasi 40 anni di carcere. Il legale dell'ex campione Nba, Chris Heywood, avrebbe replicato insistendo sull'integrità del suo assistito, che non avrebbe rischiato la reputazione e la credibilità per una semplice partita a carte. Sia Billups che gli altri indagati (circa 30) dovranno presentarsi per ricevere aggiornamenti sul caso il prossimo 4 marzo davanti al giudice, che conta di iniziare il processo nel settembre 2026. Tra gli indagati anche un altro volto illustre dell'Nba, Damon Jones, ex giocatore, tra le altre, dei Boston Celtics e dei Golden State Warriors.