Il #33 della Virtus ha ringraziato i compagni per il trofeo portato in ospedale: "Apprezzate quello che avete, non so che farei per stare con la mia famiglia"
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Lo aveva chiesto ai compagni della Virtus Segafredo Bologna, quando erano andati a trovarlo a casa prima che venisse trasferito in ospedale: "Stasera voglio dormire con la coppa". Detto, fatto: il 17° scudetto della storia delle Vu Nere sarà ricordato anche per il contributo, prima sul parquet e poi nella memoria emotiva di tutti, di Achille Polonara. All'indomani del ritorno da Brescia, con un indiscutibile 74-96 a suggellare la vittoria in 3 gare delle LBA Finals 2025, anche il 33enne anconetano ha potuto abbracciare il trofeo.
A portarglielo, tutto il gruppo di coach Ivanovic. A consegnarglielo personalmente, 3 degli uomini più legati personalmente ad Achi, saliti nella camera dell'Ospedale Sant'Orsola Malpighi: Alessandro Pajola, concittadino e compagni di tante estati con Italbasket; Marco Belinelli, capitano e amico di lunga data; Tornik'e Shengelia, compagno dell'altro campionato nazionale vinto in precedenza da Polonara (Baskonia 2020).
Achille ha deciso di ringraziare tutto il mondo, virtussino e non, che gli sta manifestando affetto e sostegno, a pochi giorni dalla diagnosi di leucemia mieloide, tramite un post sul profilo personale di Instagram: "Ciao ragazzi,
Vorrei inizialmente scusarmi per non essere riuscito a rispondere a tutti i messaggi e chiamate di questi giorni.
Sono stati, sono e saranno giorni difficili per vari motivi.
La notizia della malattia, la paura, il pensiero di dover stare lontano dai miei figli per un lungo periodo ma nonostante tutto cerco di guardare le cose in maniera positiva.
Vorrei anche solo per un secondo abbracciare o salutare un sacco di persone ma in questa situazione non mi è possibile!
Vorrei festeggiare il mio primo scudetto italiano che i miei compagni e lo staff mi hanno regalato giocando una Finale straordinaria ma purtroppo non si può.
Se posso permettermi di darvi un consiglio:
apprezzate quello che avete perché vi assicuro che non so che farei per stare con la mia famiglia, con i miei amici, per fare una passeggiata e tante altre semplici cose che sembrano scontate ma sono momenti preziosi!
Campioni d Italia 2025
Ora ci sarà la sfida più tosta, più impegnativa ma sono sempre stato un ragazzo competitivo e sono pronto ad affrontare questa malattia!
Un abbraccio
Achi"
Tra le tante parole spese nelle ultime ore a ricordare quanto l'assenza di Polonara abbia significato nell'ultimo sforzo della Virtus verso la conquista dello scudetto, le più significative le ha pronunciate Marco Belinelli, nell'edizione odierna della Gazzetta dello Sport: "La malattia di Achille? Sono stato uno dei primi a saperlo, non era ancora iniziata la finale. Ho un rapporto speciale con lui, la moglie e i figli. Dopo le prime due vittorie in casa, d'accordo con la società e con Achille, abbiamo ritenuto giusto avvisare anche gli altri giocatori. Prima di partire per gara-3 siamo passati a casa sua per salutarlo, lui nel suo appartamento al primo piano e noi fuori. Penso che quel momento sia stata la spinta decisiva per il 17° scudetto per la Virtus, il primo in Italia per Achille. È tutto suo, questo tricolore. Lo conosco da tempo, sono convinto che lotterà contro questa malattia. Lo farà per lui e per la sua famiglia. Noi gli staremo il più vicino possibile: lo aiuteremo a rimanere lucido, a canalizzare tutte le forze per combattere e tornare a sorridere".
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