Gallo-Clippers, urrà in rimonta

L'azzurro mette 13 punti nel successo per 106-96 contro i Magic; i gialloviola, ancora senza LeBron James, cedono 86-108 ai T-Wolves

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Seconda vittoria consecutiva per i Los Angeles Clippers che, in rimonta, superano Orlando 106-96 nonostante una giornata poco fortunata al tiro di Gallinari, che chiude con 13 punti. Non sanno più vincere, invece, i Lakers, ancora orfani di LeBron e sconfitti anche da Minnesota (86-106). Battuta d'arresto per OKC che, a sorpresa, cede a Washington 116-98, mentre Toronto (senza Leonard) interrompe la striscia degli Indiana Pacers (121-105).

LOS ANGELES CLIPPERS-ORLANDO MAGIC 106-96
Seconda vittoria consecutiva per i Los Angeles Clippers, che superano, in rimonta, gli Orlando Magic 106-96 e consolidano il proprio quarto posto nella Western Conference. Gallinari e compagni ci mettono un tempo a carburare, finendo sotto anche di 15 lunghezze nel corso dei primi due quarti di gioco. Trascinata dai 28 punti di Tobias Harris e dai 17 del solito, decisivo Lou Williams dalla panchina, la squadra di Doc Rivers piazza la zampata decisiva nella ripresa, proseguendo in una tradizione favorevole che la vede sempre vincitrice contro i Magic allo Staples Center dal lontano 2013. Giornata sfortunata al tiro per Danilo Gallinari, che chiude comunque con 13 punti ma pessime percentuali: 5/16 dal campo, 2/10 da tre. Tra le fila di Orlando, da sottolineare la solita prova del centro montenegrino Nikola Vucevic, che chiude in doppia doppia con 16 punti e 24 rimbalzi. Sono 17, invece, quelli realizzati di Aaron Gordon.

MINNESOTA TIMBERWOLVES-LOS ANGELES LAKERS 108-86
Doveva essere la partita del riscatto per la squadra di Luke Walton, pronta a vincere anche senza il contributo di James (si dilatano i tempi per il recupero per il 'Re') e invece arriva la terza sconfitta consecutiva per i Lakers, la settima nelle ultime 10, la quinta nelle 6 senza LeBron. Più che una sconfitta, una vera e propria disfatta, visto che i gialloviola vengono letteralmente spazzati via dai Minnesota Timberwolves in un match mai realmente in discussione. I padroni di casa aprono con un parziale di 13-1 e, da lì, non si voltano più indietro, difendendo un vantaggio in doppia cifra per tutto il resto della sfida. A fare la voce grossa, nonostante le assenze di Covington e Rose, sono Wiggins e Karl-Anthony Towns, che chiudono con 28 punti a testa: il canadese ne piazza 25 nel solo primo tempo, mentre il dominicano aggiunge 18 rimbalzi e 4 stoppate. Per i Lakers, gli unici a salvarsi sono Stephenson (miglior realizzatore con 14 punti) e Beasley (11). Per quanto riguarda il quintetto di partenza, Brandon Ingram (13 con 5/16 al tiro) e Josh Hart (10 con 3/12) sono gli unici a raggiungere la doppia cifra.

WASHINGTON WIZARDS-OKLAHOMA CITY THUNDER 116-96
La sorpresa della notte arriva dalla Chesapeake Energy Arena di Oklahoma City, dove i Thunder, reduci da un periodo di grande forma, si lasciano sorprendere dagli Wizards dell'ex coach Scott Brooks. Guardando le statistiche, fa impressione la dodicesima tripla doppia in stagione per Russell Westbrook (la 116esima in carriera): 22 punti, 15 rimbalzi e 13 assist. Quello che i numeri non dicono, però, è come l'impatto del numero 0 sulle partite dei Thunder sia sempre minore. Il vero ago della bilancia, infatti, è Paul George, che chiude con una prestazione 'normale' da 20 punti. Se l'ex stella degli Indiana Pacers non riesce a scollinare sopra i 30 punti, infatti, si complica dannatamente la vita dei Thunder, che trovano davvero poco altro da tutti gli altri effettivi. Nonostante l'assenza del lungodegente John Wall e un periodo davvero ben poco fortunato sotto il profilo delle vittorie, Washington riesce a invertire la rotta sull'onda dei 25 punti di Bradley Beal. Ai suoi si aggiungono anche i 20 di un decisivo Otto Porter, in uscita dalla panchina.

TORONTO RAPTORS-INDIANA PACERS 121-105

Nell'accesissima lotta per la prima posizione nella Eastern Conference, Toronto opera il sorpasso ai danni di Milwaukee, diventando la miglior squadra di tutta la lega per percentuale di vittorie (0.714) e numero di successi (30 a fronte di 12 sconfitte). I Raptors superano gli Indiana Pacers, reduci da 6 vittorie consecutive, con estrema facilità, chiudendo i conti sul 121-105 finale. Una vittoria che fa ancora più impressione, se si pensa che i canadesi hanno dovuto fare a meno di Kahwi Leonard, reduce dalle fatiche della sfida contro i Bucks. La squadra di Nick Nurse, però, è un'orchestra che suona una musica perfetta: sono otto gli uomini in doppia cifra, guidati dai 23 del miglior Norman Powell della stagione. Ne aggiunge 18 Serge Ibaka, mentre si ferma a 12 Pascal Siakam, che cattura anche 10 rimbalzi. Per Indiana, che resta la terza forza a Est, si interrompe la striscia di successi consecutivi. Il miglior marcatore è Bojan Bogdanovic, che mette 21 punti a referto, ai quali si aggiungono i 16 (con 11 rimbalzi) di Domantans Sabonis.

BROOKLYN NETS-CHICAGO BULLS 117-100

Prosegue il momento positivo dei Brooklyn Nets, alla terza vittoria consecutiva (la settima nelle ultime 10, la dodicesima nelle ultime 15). I newyorkesi superano Chicago 117-100 e mantengono le distanze in classifica da Charlotte, confermando la settima posizione nella Eastern Conference e iniziando a respirare l'aria dei playoff. I Nets tentano la fuga già nel primo tempo, ma non fanno i conti con Bobby Portis, al rientro dall'infortunio, che spara tutte le cartucce nei 20 minuti in cui resta in campo, mettendo a referto 17 punti che riportano a contatto i Tori. Nella ripresa, però, anche grazie ai 28 punti di un ispirato D'Angelo Russell, Brooklyn riallunga. Questa volta, Chicago non ha la forza per rispondere al 16-5 che scrive la parola fine sulla partita. Il miglior marcatore tra le fila dei Bulls resta Zach LaVine, che chiude con 27 punti dal campo.

CHARLOTTE HORNETS-PHOENIX SUNS 119-113
Sesta sconfitta consecutiva per i Phoenix Suns, che restano la peggior squadra della Western Conference con 9 vittorie e ben 32 sconfitte. La squadra di Igor Kokoskov si arrende 113-119 agli Charlotte Hornets, trascinati dal solito Kemba Walker. L'ex UConn si accende solo quando serve: 18 punti (con tanto di canestro da centrocampo) negli ultimi 4 minuti e mezzo di partita, che mandano i titoli di coda. Appuntamento con la vittoria numero 10 in stagione rimandato, dunque, per Booker e compagni. I Suns non vanno oltre i 23 punti di TJ Warren, i 19 e 9 rimbalzi di Deandre Ayton, i 22 con 9/13 dal campo di Josh Jackson e i 16 di un intramontabile Jamal Crawford.

ATLANTA HAWKS-MIAMI HEAT 106-82
Rischia davvero di complicarsi il discorso playoff per i Miami Heat di Dwyane Wade, sconfitti per la terza volta in stagione dagli Atlanta Hawks 106-82. Dopo un primo tempo di sostanziale equilibrio, la partita si spacca nella terza frazione, quando Atlanta piazza un parziale taglia gambe di 41-21. Miami non riesce a reagire: gli Heat tirano con il 35% dal campo e trovano solo 14 punti da Derrick Jones Jr. Dall'altra parte, invece, il miglior realizzatore è il rookie Trae Young, che ne mette 19, ai quali si aggiungono i 17 di Bremby e i 15 di Jeremy Lin. Miami con questa sconfitta si trova al sesto posto a Est, lontanissima dai Boston Celtics, e deve iniziare a guardarsi le spalle. Sono 12, invece, le vittorie degli Hawks, che hanno raccolto un quarto del bottino proprio contro gli Heat.

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