NBA

Nba: vincono Boston e Minnesota, i Knicks sconfiggono Golden State

I Celtics battono i Pistons, che rinunciano a Fontecchio e Cunningham nella difficile trasferta. Impresa newyorkese al Chase Center: Brunson trascina con 34 punti

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Nba: vincono Boston e Minnesota, i Knicks sconfiggono Golden State - foto 1
© Getty Images

Otto gare e tante emozioni nella notte dell'Nba, che vede i Pistons giocare a Boston senza Fontecchio e Cunningham: hanno vita facile i Celtics, che vincono 119-94. Esulta anche Minnesota, che regola Utah e sale al secondo posto a Ovest, dove cadono i Warriors: Golden State viene sconfitta in casa dai Knicks, sugli scudi Brunson con 34 punti. I Cavs battono Indiana, Miami ko contro i 76ers. Vittorie per i Kings, i Lakers e Chicago. 

BOSTON CELTICS-DETROIT PISTONS 119-94
I Pistons decidono di giocarsela a Boston senza Cade Cunningham e Simone Fontecchio, leggermente acciaccati e rimasti a Detroit, ma durano solo un quarto contro la squadra che vanta il miglior record Nba. Boston studia gli avversari e poi affonda, portandosi sul 92-66 al termine dei due quarti centrali e limitandosi a gestire e far ruotare i suoi big nelle fasi finali della sfida. Senza Jayson Tatum, out per un problema alla caviglia, Jaylen Brown si prende tutta la scena con 31 punti in mezz'ora, ma brilla anche Derrick White. Quest'ultimo centra la sua prima tripla doppia in carriera con 22 punti, 10 rimbalzi e 10 assist, precedendo Porzingis (20) e seguendo l'ottimo Pritchard (23) nello score. Ai Pistons non bastano i 21 punti di Ivey, che è l'unica prova positiva di una squadra che resta saldamente penultima nell'Eastern Conference (12-56). Boston invece guida saldamente a Est con 54 vittorie e solo 14 sconfitte, un record di gran lunga superiore ad ogni altra squadra della lega. 

INDIANA PACERS-CLEVELAND CAVALIERS 103-108
I Cavs rinunciano a Donovan Mitchell per un nuovo problema fisico, ma sanno rimontare dopo un primo quarto complesso e volare sul +7 contro i Pacers, resistendo ai disperati tentativi di rimonta di Indiana nel finale. Nasce così la loro vittoria per 108-103, che ha un assoluto protagonista. Caris LeVert parte in quintetto e risulta decisivo, sia coi canestri finali per tenere indietro i rivali, che con la sua prestazione nel complesso: 23 punti, 11 assist e 8 rimbalzi. Bene anche Allen (23), con cinque giocatori in doppia cifra per Cleveland e i 13 punti del duo Niang-Garland. Una prova sottotono al tiro, da 9/38 di squadra da tre punti, condanna invece i Pacers: Siakam è il migliore con 19 punti e 12 rimbalzi, precedendo Haliburton che fornisce 12 assist e segna 14 punti, ma questo non basta. I Pacers restano settimi a Est (38-31), dove i Cavs sono terzi (43-25) e in scia a Milwaukee. 

UTAH JAZZ-MINNESOTA TIMBERWOLVES 104-114
Basta un grande ultimo quarto a Minnesota, tuttora priva di Karl-Anthony Towns e Rudy Gobert, per sconfiggere gli Utah Jazz a Salt Lake City. La sfida inizia malissimo per i Timberwolves, che scivolano sul -12 nel primo quarto e perdono Naz Reid per un colpo alla testa nel secondo, ma sanno rialzarsi: Anthony Edwards li trascina verso la parità (83-83) e la vittoria nel quarto quarto, ottenuta con un parziale di 31-21 e il punteggio di 114-104. Proprio Ant è il migliore della sfida: 32 punti, 7 rimbalzi e 8 assist il suo bottino per trascinare una squadra poco brillante, che ha nell'infortunato Reid (17) l'unica altra arma offensiva di giornata. I T'Wolves agganciano così Denver al secondo posto nella Western Conference (47-21), inseguendo Okc (47-20), mentre i Jazz restano al 12° posto (29-39). Non bastano i 24 punti di Sexton dalla panchina, con 5/8 da tre, e i 22 punti con 12 rimbalzi di Lauri Markkanen. La squadra sembra aver perso compattezza dall'addio di Fontecchio e continua a perdere terreno (e partite). 

GOLDEN STATE WARRIORS-NEW YORK KNICKS 112-119
I Knicks giocano una stratosferica gara difensiva, attaccano ancora meglio ed escono vincenti dalla sfida contro i Golden State Warriors, tenuta costantemente in controllo dagli ospiti fino a blindare il successo per 119-112. Golden State tira al 47.7% dal campo e Curry non riesce a combattere, trovando sì 27 punti, ma con un misero 8/20 al tiro. Steph è il migliore dei suoi, che mandano in doppia cifra anche Jackson-Davis (19), Klay Thompson (18) e Paul (14) dalla panchina oltre al titolare Kuminga (16), ma questo non basta per vincere. La spuntano infatti i Knicks, trascinati da un sontuoso Jalen Brunson. Quest'ultimo si conferma come leader tecnico dei newyorkesi, trovando 34 punti e un totale di 7 rimbalzi e 5 assist nell'ennesima gara ad alto livello di questa stagione. I Knicks, saldamente quarti a Est (41-27) col quarto successo consecutivo, non sono però solo Brunson. Tutto il quintetto va in doppia cifra, coi 29 punti di McBride e l'ottima prova di Donte DiVincenzo (18), mentre Hartenstein va in doppia doppia (13+10) e Hart in tripla doppia con 10 punti, 11 rimbalzi e altrettanti assist. Numeri che mandano ko Golden State, che scivola in decima posizione a Ovest (35-32). 

PHILADELPHIA 76ERS-MIAMI HEAT 98-91
Due formazioni rimaneggiate e danno vita a una sfida tiratissima, che vede esultare i Philadelphia 76ers. Senza Embiid, i padroni di casa mantenono costantemente il controllo dei giochi e volano sul +14 al termine del terzo quarto (79-65), prima di perdersi totalmente. Un parziale da sogno (20-8) riporta gli Heat in parità, prima che i Sixers li ricaccino indietro e chiudano con una vittoria per 98-91 che risulta fondamentale nella corsa ai playoff. Con questo successo infatti Philadelphia torna sesta (38-30) e non dovrebbe superare, ad oggi, l'ostico scoglio dei play-in. Merito di un sontuoso Tyrese Maxey, che si prende la scena e sfiora la tripla doppia con 30 punti, 8 rimbalzi e 10 assist, precedendo Oubre (22+11) e Lowry (16). Agli Heat, privi di Jimmy Butler, non bastano i 20 punti di Bam Adebayo (con 13 rimbalzi) e Terry Rozier. La squadra ha pochissime armi difensive ed esce sconfitta, scivolando in ottava posizione nell'Eastern Conference (37-31). 

SACRAMENTO KINGS-MEMPHIS GRIZZLIES 121-111 dts
Soffrono più del previsto i Sacramento Kings, che si fanno rimontare dai Memphis Grizzlies (105-105) e devono giocare un tempo supplementare contro la terzultima forza della Western Conference (23-46), travolta con un netto 16-6 nell'extra-time. Il calo di concentrazione è netto per Sabonis e compagni, e lo dimostra il fatto che sono loro a prorogare la sfida col canestro decisivo di Fox nei secondi finali dei tempi regolamentari. Memphis si gioca le sue carte coi 25 punti di Jaren Jackson Jr. e i 24 di Desmond Bane, trovando anche un'ottima prova da GG Jackson (22), ma non basta per vincere: nei supplementari emerge la maggior qualità avversaria. Brilla in particolare Monk con 28 punti, precedendo un Sabonis da 25 punti e 18 rimbalzi e un Fox da 23 punti e 10 assist. Sacramento porta in doppia cifra anche Murray e Barnes, vince 121-111 e resta sesta a Ovest, con 39 vittorie e 28 sconfitte. 

LOS ANGELES LAKERS-ATLANTA HAWKS 136-105
Successo pesante dei Los Angeles Lakers, che effettuano uno scatto importante e si piazzano al nono posto nella Western Conference (37-32), approfittando delle sconfitte dei Golden State Warriors. Contro Atlanta non c'è storia, con LeBron e compagni che volano sul +14 a metà gara (73-59) e dilagano con una ripresa dominante, fino a sigillare la vittoria col punteggio di 136-105 e un vantaggio che supera i trenta punti. Gli ospiti trovano una buona prova di Jalen Johnson (27), che non trova il supporto che vorrebbe da Bogdan Bogdanovic (17) e Dejounte Murray (13+10 assist), in una squadra che resta decima a Est (30-38). Brillano invece le stelle dei Lakers, che portano tutto il quintetto in doppia cifra. Lo guida D'Angelo Russell con 27 punti e 10 assist, anche Anthony Davis va in doppia doppia (22+15 rimbalzi) e LeBron James sfiora la tripla doppia con 25 punti, 7 rimbalzi e 10 assist. Bene anche Hachimura (17), nel successo losangelino e nella serata di totale relax contro gli Hawks. 

CHICAGO BULLS-PORTLAND TRAIL BLAZERS 110-107
Successo al cardiopalma per i Chicago Bulls, che volano sul +14 con un ottimo terzo quarto e poi rischiano di gettare tutto alle ortiche nei minuti finali: Portland si riporta infatti a un solo possesso di distanza e sbaglia la tripla del pari sulla sirena con Anfernee Simons, perdendo 110-107. Simons condanna i suoi al ko, ma è anche il top-scorer della sfida con 30 punti, precedendo un Ayton da 25 punti e 15 rimbalzi nelle fila dei Blazers, che ne portano sei in doppia cifra con Scoot Henderson e Duop Reath a quota 14. Nei Bulls, invece, il trascinatore è Demar DeRozan: 28 punti e un notevole 10/17 dal campo per lui, che precede un Dosunmu da 23 punti e 10 assist. Quest'ultimo è sempre più convincente, al pari di un Vucevic che chiude a quota 22, e i padroni di casa sorridono: Chicago allunga al nono posto nell'Eastern Conference (34-35), Portland sempre penultima a Ovest (19-49). 

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