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Nba: i Lakers battono Milwaukee, Oklahoma prende il largo a Ovest

Shai Gilgeous-Alexander trascina i Thunder, che battono Miami e volano in vetta da soli: ko per Minnesota. Los Angeles sconfigge Antetokounmpo senza LeBron, Orlando va ko

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Nba: i Lakers battono Milwaukee, Oklahoma prende il largo a Ovest - foto 1
© Getty Images

La notte dell'Nba sancisce il sorpasso degli Oklahoma City Thunder, che sconfiggono 107-100 (in rimonta) i Miami Heat e si prendono la vetta della Western Conference in solitaria: decisivo Shai Gilgeous-Alexander con 37 punti e una prova da Mvp. Affondano infatti i Timberwolves, sconfitti ai supplementari dai Cavs (113-104). I Lakers battono Milwaukee senza LeBron, ko per Orlando e i 76ers. Vince Houston, sorridono anche i Wizards e gli Hawks

LOS ANGELES LAKERS-MILWAUKEE BUCKS 123-122
Non c'è LeBron James, ma il match tra i Lakers e i Bucks regala ugualmente emozioni e viene deciso formalmente dal suo sostituto, perché Spencer Dinwiddie stoppa Lillard ed evita la rimonta di Milwaukee nell'ultikma azione della gara. La formazione losangelina controlla per lunghi tratti la sfida, ma dopo il +6 nel terzo quarto si spegne progressivamente e rischia grosso nei secondi finali, prima di blindare la vittoria per 123-122 con una grande azione difensiva. A Milwaukee, sempre fragile dal punto di vista difensivo, non basta dunque la grande prova di Giannis Antetokounmpo, che chiude in tripla doppia da 34 punti, 14 rimbalzi e 12 assist precedendo un Lillard da 28 punti e 12 assist, con sei giocatori in doppia cifra (su nove) per gli ospiti. Splende ed è decisiva la stella di D'Angelo Russell, autore di 44 punti con 9/12 da tre, a cui somma 9 assist e 6 rimbalzi in una prestazione da assoluto trascinatore. Alle sue spalle, i migliori per i Lakers sono Davis (22+13) e Reaves (18), in una vittoria che consolida la nona piazza per Los Angeles nella Western Conference (35-30). Milwaukee resta invece terza a Est (41-23). 

OKLAHOMA CITY THUNDER-MIAMI HEAT 107-100
I Thunder sono chiamati a una prova di maturità e non mancano le attese, giocando un grande secondo tempo e rimontando dal -10 contro Miami, che si era portata nettamente avanti a metà gara. Nella ripresa Okc alza l'intensità offensiva e, con un terzo quarto da 30-16, entra in controllo di una gara che va poi a vincere col punteggio complessivo di 107-100. Il pubblico di casa chiede a gran voce la nomina ad Mvp della regular season per Shai Gilgeous-Alexander, che trascina i suoi con 37 punti e una grandissima prova offensiva, segnando 23 di questi nella seconda metà di gara e valorizzando una gara opaca dei suoi: Jalen Williams (15) e Giddey (11) i migliori alle spalle dell'All-Star. Nelle fila di Miami, invece, brilla Jaime Jaquez Jr. dalla panchina con 25 punti, precedendo un Butler che sfiora la tripla doppia con 20 punti, 10 rimbalzi e 8 assist. Sottotono Rozier (14) e Miami va ko, nonostante un'ottima prova difensiva nella prima mezz'ora. Gli Heat sono ora sesti con Philadelphia a Est (35-28), mentre Oklahoma balza in testa da sola nella Western Conference (44-19) e supera Minnesota. 

CLEVELAND CAVALIERS-MINNESOTA TIMBERWOLVES 113-104 dts
Una gara sottotono costa la sconfitta ai Minnesota Timberwolves, che sbagliano il tiro della vittoria nei regolamentari con Anthony Edwards e affondano in un supplementare a senso unico, che viene dominato dai Cleveland Cavaliers col punteggio di 113-104. I Cavs sono privi di Mitchell, Robinson e Mobley, ma trovano dei nuovi leader nel loro reparto avanzato: Darius Garland è il top-scorer con 34 punti e 8 assist, ma brilla soprattutto un sontuoso Jarrett Allen: 33 punti e 18 rimbalzi per lui, in una gara che vede incidere anche Niang (16) e LeVert (15). Cleveland mantiene così il secondo posto a Est (41-22), mentre Minnesota perde la vetta della Western Conference e viene scavalcata da Okc (44-19) con uno score di 44-20. Non bastano i 34 punti di Naz Reid, che fa gli straordinari dalla panchina per sopperire all'assenza di Karl-Anthony Towns, per raddrizzare le prove sottotono di Anthony Edwards e Gobert: il primo chiude con 19 punti, il secondo ne realizza solo 7 (ma con 17 rimbalzi). E i T'Wolves vanno ko. 

PHILADELPHIA 76ERS-NEW ORLEANS PELICANS 95-103
Philadelphia non ha ancora a disposizione Tyrese Maxey e Joel Embiid, e la gara contro i Pelicans è da incubo per tre periodi su quattro. I Sixers affondano con un primo quarto shock (36-15), vanno sotto anche di 35 punti e poi si riprendono con la sola forza dell'orgoglio, arrivando a pochi passi dalla rimonta vincente prima di crollare sulla spinta offensiva dei Pelicans. Questi ultimi vincono 103-95 e rischiano grosso nell'ultimo quarto (34-19), nonostante i 23 punti e 12 rimbalzi di Zion Williamson, che precede Marshall (19 con 7/8 dal campo) e Ingram (17). Nelle fila di Philadelphia, Harris (21) e Oubre (20) fanno il possibile (con Reid) per evitare una sconfitta che era ampiamente nell'aria, ma non compromette la posizione nella lotta-playoff. I Sixers restano sesti con Miami (35-28) nell'Eastern Conference, mentre i Pelicans salgono in quinta posizione a Ovest (38-25). 

NEW YORK KNICKS-ORLANDO MAGIC 98-74
Una gara senza storia premia i New York Knicks, che avevano perso ogni singolo incrocio stagionale con Orlando e la tengono al 34.2% dal campo col punteggio più basso della stagione Nba: solo 74 punti realizzati contro i 98 dei padroni di casa. Non cìè storia sin dai primissimi minuti per i Magic, in una serata tutt'altro che "magica": a metà gara è già +16 per i Knicks, che sfiorano i trenta punti di margine nel terzo quarto e non si voltano più indietro. Il trascinatore è Jalen Brunson, che rientra dopo due gare di stop e fa subito sul serio chiudendo da top-scorer con 26 punti: alle sue spalle Hart (19) e un Achiuwa da 15 punti e 14 rimbalzi, con McBride (14) e DiVincenzo (11) a loro volta in doppia cifra. Banchero non riesce a salvare Orlando coi suoi 23 punti, visto che i soli Franz Wagner (13) e Isaac (11) vanno in doppia cifra in una gara da dimenticare. I Knicks salgono così al quarto posto a Est (37-26), scavalcando proprio i Magic (37-27). 

MEMPHIS GRIZZLIES-ATLANTA HAWKS 92-99
Il conteggio degli assenti pesa più per i Grizzlies che per gli Hawks, che si ritrovano nella seconda metà di gara e vincono 99-92 in casa di una Memphis che aveva chiuso sul +11 dopo il primo quarto. La ripresa di Atlanta è dirompente e ha un grande trascinatore, viste le assenze di Trae Young e Jalen Johnson: Dejounte Murray chiude con 41 punti, 7 rimbalzi e 6 assist in quella che si può definire una prestazione eccellente per il talento offensivo di Atlanta. Alle sue spalle le ottime prove di Bogdan Bogdanovic (16) e Capela (15+11), che contribuiscono alla rimonta su una Memphis ridotta ai minimi termini dagli infortuni. Jaren Jackson Jr. rientra ed è il migliore con 21 punti, precedendo Vince Williams e Aldama a quota 14. Numeri che non bastano per evitare l'ennesima sconfitta ai Grizzlies, sempre terzultimi a Ovest (22-42). Atlanta ottiene la terza vittoria di fila e si mantiene nella top-10 a Est (29-34). 

PORTLAND TRAIL BLAZERS-HOUSTON ROCKETS 107-123
La sfida tra due formazioni in difficoltà a Ovest premia gli Houston Rockts, che prendono il largo nella ripresa dopo un primo tempo a marce basse, sconfiggendo 123-107 i Blazers con una seconda parte di gara da 68-44. Qui Houston rimonta lo svantaggio di otto punti accumulato a metà gara e, con un terzo quarto da 37-24, prende il controllo della gara per non abbandonarlo mai più. Non bastano i 30 punti di Delano Banton e i 23 di Anfernee Simons per consegnare la vittoria a Portland, che subisce la terza sconfitta di fila e resta penultima a Ovest (17-45). Sorridono i Rockets, che vengono trascinati da un Jalen Green da 27 punti e ne portano sei in doppia cifra: Sengun (19) e VanVleet (18+10 assist) sono i migliori ale spalle del top-scorer di Houston, ma brilla anche Amen Thompson (16). E gli ospiti agganciano così Utah in 11a posizione a Ovest, con uno score di 28-35. 

WASHINGTON WIZARDS-CHARLOTTE HORNETS 112-100
Un sontuoso ultimo quarto consente ai Wizards di sbloccarsi dopo una lunghissima serie negativa, che si interrompe dopo 16 sconfitte consecutive per l'ultima forza dell'Eastern Conference (10-53) e contro la terzultima (15-48). Gli Charlotte Hornets sembrano avere la gara in pugno quando volano sul +8 nel terzo quarto dopo un avvio incerto, ma affondano nell'ultimo periodo: un parziale di 44-24 consegna la vittoria a Washington col punteggio di 112-100. I Wizards controllano a sorpresa la gara nonostante il 18.2% da tre, con un assoluto protagonista. Kyle Kuzma chiude con 28 punti, 9 assist e 8 rimbalzi sfiorando la tripla doppia, in una gara che lo vede precedere Avdija (18+14) e Poole (15). Washington ne porta sei in doppia cifra e vanifica la grande prova delle stelle degli Hornets: Miles Bridges chiude con 32 punti e 12 rimbalzi davanti al rookie Brandon Miller (21) e a Micic (14), ma non basta per evitare il ko. 

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