NBA FINALS

Nba Finals, si finge Thompson e si scalda con gli Warriors: bandito a vita 'Fake Klay'

Il sosia della stella di Golden State è riuscito ad eludere la sorveglianza del Chase Center, ma la bravata prima di gara-5 gli costerà il bando dall'arena: "Ne è valsa la pena"

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Il suo nome è Dawson Gurley ma tutti lo conoscono come 'Fake Klay', ossia il sosia (con qualche chilo di troppo) della stella dei Golden State Warriors Klay Thompson, e il suo nome in questi giorni spopola sui social network perché l'uomo, prima di gara-5 delle Nba Finals, si è presentato vestito in perfetta tenuta da gioco ed è riuscito ad eludere la sorveglianza del Chase Center arrivando senza problemi perfino in campo, dove si è messo a tirare a canestro come avrebbe fatto il vero Klay per una decina di minuti prima di tornare verso gli spogliatoi. Il tutto documentato in un video che sta già facendo il pieno di visualizzazioni su YouTube...

Una bravata che è costata molto cara al sosia di Thompson ("Una volta guardandolo ho pensato che Klay avesse mangiato qualche hamburger di troppo" ha scherzato Steve Kerr), che poco prima dell'inizio della gara ha ricevuto una lettera dal vicepresidente della sicurezza dell'arena che gli comunicava la squalifica a vita dall'impianto. 

Gurley ha dichiarato sui social di aver pagato il biglietto della partita 10mila dollari, ma anche che gli Warriors hanno fatto bene a bandirlo e che ne è valsa comunque la pena: "Per 10 minuti sono stato un giocatore di Nba...".

Il suo video si chiude con una promessa, andare a Boston per assistere a gara-6: non si sa se come normale spettatore o come Fake Klay.

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