BASKET NBA

Nba: Boston non si ferma, Lakers ko coi Nuggets. Sconfitto anche Banchero

I Celtics proseguono la loro marcia e arrivano al giro di boa col miglior record della lega: 29 vittorie e 12 ko per Tatum e compagni. Rispondono a tono Denver e i Grizzlies, Orlando ko coi Kings

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Nba: Boston non si ferma, Lakers ko coi Nuggets. Sconfitto anche Banchero - foto 1
© Getty Images

I Boston Celtics si confermano la squadra più in forma dell'Nba e, nel segno di Tatum (32 punti), sconfiggono 107-99 i Chicago Bulls: un successo che porta la squadra di Mazzulla al giro di boa col miglior record, 29 vittorie e 12 ko. I Nuggets fermano la serie positiva dei Lakers (122-109) e proseguono a braccetto coi Grizzlies, vittoriosi sugli Spurs (121-113). 17 punti e un ko per Banchero a Sacramento, sorridono invece i Bucks e i Pelicans

BOSTON CELTICS-CHICAGO BULLS 107-99
Boston si conferma la squadra più in forma dell'Nba, arrivando al giro di boa con uno score di 29-12 e il dominio nell'Eastern Conference. I Celtics faticano contro i Bulls, che hanno la capacità di rientrare nel quarto periodo e metterli in difficoltà, ma trionfano grazie alla tripla a 24 secondi dalla sirena di Al Horford. Un canestro che si rivela decisivo, perchè nel finale arriva l'allungo fino al 107-99 conclusivo. Il grande protagonista in casa-Boston è ancora Jayson Tatum, con 32 punti, 8 rimbalzi e 7 assist. Una prestazione da leader che fa il paio con la serataccia di Brown (19) dalla lunga distanza, ma in soccorso dalla panchina arrivano i 20 punti di Grant Williams. A Chicago, che perde DeRozan nel terzo quarto per un infortunio muscolare, non bastano i 27 punti di LaVine (15 nell'ultimo quarto) e i 21 di Vucevic. Arriva la 22a sconfitta per i Bulls, che girano a metà regular season al decimo posto nella loro Conference.

MEMPHIS GRIZZLIES-SAN ANTONIO SPURS 121-113
Senza Ja Morant, ancora a riposo per un problema fisico, Memphis riesce a sconfiggere gli Spurs trovando un nuovo leader per l'occasione: Tyus Jones, con 24 punti, trascina i Grizzlies al settimo successo consecutivo. La sfida sembra mettersi subito bene per i padroni di casa, che girano sul +11 a metà partita, ma gli Spurs vendono cara la pelle e rientrano a ridosso dei rivali. Il parziale decisivo arriva nell'ultimo quarto, un 11-2 che spezza ogni tentativo di rimonta di San Antonio: vani i 18 punti di Tre Jones e i molti giocatori in doppia cifra per coach Pop, vince Memphis. I Grizzlies, col 121-113 odierno, mantengono la vetta della Western Conference a braccetto con Denver (27-13). San Antonio resta penultima con 13 vittorie (e 28 ko) al giro di boa. 

DENVER NUGGETS-LOS ANGELES LAKERS 122-109
Si interrompe la serie di vittorie dei Los Angeles Lakers che, senza l'infortunato LeBron James (problema alla caviglia), escono sconfitti da Denver col punteggio di 122-109. Si tratta dell'undicesima vittoria consecutiva in casaa per i Nuggets, che possono permettersi anche di gestire senza troppi patemi d'animo: il loro vantaggio supera i 20 punti, prima del rientro finale dei Lakers, e così Jokic viene gestito alla perfezione. Il serbo, nella sua regolarità, chiude comunque in tripla doppia (l'undicesima stagionale) con 14 punti, 16 assist e 11 rimbalzi. Per lui il 100% al tiro, ma il miglior realizzatore di Denver è Jamal Murray con 34 punti. Ai Lakers non basta la super-prestazione da sesto uomo di Westbrook, autore di 25 punti con 7 assist e 7 rimbalzi. I Nuggets restano in testa alla Western Conference con Memphis (27-13), Lakers in 12a posizione (19-22).

NEW YORK KNICKS-MILWAUKEE BUCKS 107-111
New York si tinge dei colori dei Milwaukee Bucks, che sconfiggono i Knicks in rimonta. Succede tutto negli ultimi due quarti, con Antetokounmpo e compagni che rientrano da un proibitivo -17 e si portano a casa una vittoria di quattro punti (111-107). Giannis mette a segno 22 punti con 10 rimbalzi, venendo coadiuvato nell'assalto finale da Jrue Holiday, ma tra i grandi protagonisti ci sono anche Brook Lopez (17) e Joe Ingles (17). Ai Knicks, che perdono completamente la strada nel finale, non bastano i 44 punti di Jalen Brunson, che centra il suo career high. Dietro a lui, Randle (25 con 16 rimbalzi) e Quickley (23) non c'è una squadra all'altezza e arriva il ko. Milwaukee resta terza a Est con 26 vittorie e 14 ko, New York è settima (22-19). 

WASHINGTON WIZARDS-NEW ORLEANS PELICANS 112-132
Dopo quattro ko nelle ultime cinque partite, torna a sorridere New Orleans, che travolge i Wizards con un perentorio 132-112. Il momento decisivo della sfida arriva col sorpasso nel secondo quarto, che consente ai Pelicans di gestirsi fino allo scatto finale: nell'ultimo periodo gli ospiti segnano tutti i primi quindici punti e si portano sul +27, tenendo a distanza Washington, ancora priva di Beal. Senza Zion Williamson, i Pelicans approfittano delle moltissime palle perse dai rivali (20) per fare incetta di punti e si godono McCollum: per lui 34 punti, che si sommano ai 27 con 12 rimbalzi di Valanciunas. Sono loro i trascinatori per New Orleans, sempre terza a Ovest con 25 vittorie e 16 ko a metà campionato, mentre ai Wizards non bastano Porzingis (23) e Kuzma (19). 

SACRAMENTO KINGS-ORLANDO MAGIC 136-111
Arriva la prima vittoria nell'anno nuovo per i Sacramento Kings, che travolgono letteralmente i Magic nella prima parte del match, indirizzando definitivamente la sfida con un +20 a metà partita. Orlando non riesce a reagire e va ko per la 26a volta, con sole 15 vittorie e il 13° posto a Est a metà campionato. Il grande protagonista per i Kings è Harrison Barnes, autore di 30 punti con sei triple. Proprio il tiro da tre risulta decisivo nella sfida, visto che Sacramento realizza 23 triple, nuovo record di franchigia, e porta otto giocatori in doppia cifra. Tra questi c'è anche Sabonis, con 12 punti, 10 rimbalzi e 8 assist. Orlando vive una serata difficile, nella quale si trova senza energie, e anche Paolo Banchero non si ripete ai suoi livelli: 17 punti, 8 rimbalzi e 4 assist per l'italoamericano, che però sbaglia molto e non convince. I Kings restano così quinti a Ovest, con uno score di 21 vittorie e 18 ko. Orlando, invece, non si ripete dopo la vittoria contro Golden State. 

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