Dalla moda alla passione per il basket: Giorgio Armani ha vinto 15 trofei con Milano
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Il mondo della moda e dello sport piangono il re del fashion design: era il patron dell'Olimpia Milano di basket
Giorgio Armani, re della moda, imprenditore e stilista universalmente noto, grande appassionato di sport e patron dell'Olimpia Milano basket, è morto all'età di 91 anni. A dare il triste annuncio l'azienda in una nota. "Con infinito cordoglio, il gruppo Armani annuncia la scomparsa del suo ideatore, fondatore e instancabile motore: Giorgio Armani - si legge nel comunicato - Il Signor Armani, come è sempre stato chiamato con rispetto e ammirazione da dipendenti e collaboratori, si è spento serenamente, circondato dai suoi cari". "Infaticabile, ha lavorato fino agli ultimi giorni, dedicandosi all'azienda, alle collezioni, ai diversi e sempre nuovi progetti in essere e in divenire", prosegue il testo.
"Negli anni, Giorgio Armani ha creato una visione che dalla moda si è estesa a ogni aspetto del vivere, anticipando i tempi con straordinaria lucidità e concretezza. Lo ha guidato un'inesauribile curiosità, l'attenzione per il presente e le persone. In questo percorso ha creato un dialogo aperto con il pubblico, diventando una figura amata e rispettata per la capacità di comunicare con tutti - continua il comunicato -. Sempre attento alle esigenze della comunità, si è impegnato su molti fronti, soprattutto verso la sua amata Milano". "La Giorgio Armani è una azienda con cinquant'anni di storia, cresciuta con emozione e con pazienza. Giorgio Armani ha sempre fatto dell'indipendenza, di pensiero e azione, il proprio segno distintivo. L'azienda è il riflesso, oggi e sempre, di questo sentire. La famiglia e i dipendenti porteranno avanti il Gruppo nel rispetto e nella continuità di questi valori. "In questa azienda ci siamo sempre sentiti parte di una famiglia - si legge ancora nel testo -. Oggi, con profonda commozione, sentiamo il vuoto che lascia chi questa famiglia l'ha fondata e fatta crescere con visione, passione e dedizione". "Ma è proprio nel suo spirito che insieme, noi dipendenti e i familiari che sempre hanno lavorato al fianco del signor Armani, ci impegniamo a proteggere ciò che ha costruito e a portare avanti la sua azienda nella sua memoria, con rispetto, responsabilità e amore", conclude la nota firmata dai dipendenti e dalla famiglia.
La camera ardente sarà allestita a partire da sabato 6 settembre e sarà visitabile fino a domenica 7 settembre, dalle ore 9 alle ore 18, a Milano, in via Bergognone 59, presso l'Armani/Teatro. Per espressa volontà del signor Armani, i funerali si svolgeranno in forma privata.
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Icona di stile ed eleganza e simbolo del Made in Italy, Giorgio Armani era da sempre vicino anche al mondo dello sport, come sponsor e come stilista. Nato a Piacenza l'11 luglio 1934, dal 2008 era diventato il patron della squadra di pallacanestro dell'Olimpia Milano rilevandone la proprietà ed era spesso a bordo-campo a seguire la squadra. Una passione profonda che ha riportato il club al successo. Con lui alla guida, l'Olimpia ha alzato al cielo 15 trofei: 6 scudetti, 4 coppe Italia e 5 supercoppe italiane. Ma il basket non era l'unica passione sportiva di Armani. Nel corso della sua lunga e straordinaria carriera il genio italiano della moda ha disegnato anche le divise della Nazionale di calcio italiana, del Piacenza, squadra della sua città d'origine, del Napoli, del Chelsea, della Nazionale di calcio inglese e dal 2012 il suo marchio sportivo EA7 "veste" le spedizioni azzurre alle Olimpiadi.