Dubai prossima meta per il centrone ormai ex Reyer: potrebbe seguirlo Ennis. Vitucci accostato all’Olimpia per il ruolo di assistente
© legabasket.it
Il basket-mercato è entrato nel vivo tra voci, suggestioni, colpi in dirittura d'arrivo e affari già annunciati. È passata una settimana appena dall’uscita di scena dell’Umana Reyer dalla serie dei quarti di finale playoff, ma già si comincia a guardare alla prossima annata. Si parte dal coach che al 90%, come annunciato dal Corriere del Veneto, dovrebbe essere Neven Spahija. Una riconferma, quindi, a meno di improbabili ribaltoni, non scontata però soprattutto nelle fasi più complicate di questo campionato. Il tecnico croato, che pure ha sempre sottolineato di essere stato protagonista delle scelte fatte nell’allestire la squadra, vorrebbe avere più voce in capitolo sul mercato. Da questo punto di vista avrebbe indicato come prioritaria per continuare la strada insieme, la conferma di Tyler Ennis e Xavier Munford. Detto che Kabengele ha già fatto le valigie in direzione Dubai, proprio dagli Emirati Arabi è partito il pressing su Ennis. L’altro giocatore di punta del nuovo roster sarebbe Munford, rientrato dopo il lungo infortunio, ma con le caratteristiche giuste per le idee del coach. Potrebbero rimanere Parks e Wiltjer, in uscita Simms, Moretti, Fernandez, Janelidze e McGruder. Anche Davide Casarin è in partenza, per lui si sta per concretizzare il passaggio alla Virtus Bologna. Sotto contratto e confermati Tessitori, Wheatle e Lever. Per il pacchetto lunghi, non sarà facile rimpiazzare Kabengele, si fanno i nomi di Horton e Kamagate. Tra i quattro “atipici”, nel caso andasse via Wiltjer, si sta pensando a Gorham. Tra gli esterni si parla di Ford, Bowman e Robinson. In cabina di regia si ipotizza l’arrivo di Cappelletti e Candi. Potrebbe rappresentare invece un gradito ritorno l’innesto di Tonut che a Milano non ha mai trovato davvero spazio.
© legabasket.it
Saranno mesi intensi quelli che si appresta a vivere anche un’altra veneta, la Nutribullet Treviso, attesa da quella che sarà con molta probabilità una mini rivoluzione. Salutato Frank Vitucci, che avrebbe l'opportunità di ricomporre all'Olimpia Milano l'accoppiata in panchina con Ettore Messina con cui lavorò per un biennio ai tempi della Benetton. Da valutare la posizione di Torresani, che deciderà se restare o volare in America per un’esperienza al college, mentre si vorrebbe confermare Pellegrino. Sul fronte stranieri, ieri la società ha salutato Paulicap, che volerà in Asia, mentre il sogno è quello di riuscire a tenere Bowman e Olisevicius, con qualche speranza in più sul lituano. Sicuramente servirà una squadra da battaglia, da forgiare a immagine del suo nuovo allenatore. Treviso ha scelto un tecnico giovane per chiudere la parentesi Vitucci affidandosi ad Alessandro Rossi, coach che ha portato Rieti fino alla semifinale promozione del campionato di Serie A2, uno dei profili emergenti più interessanti nel panorama degli allenatori italiani.
© legabasket.it
Nel segno di una rivoluzione che ha visto cambiare pure Tortona, dove con la mancata conquista dei playoff da parte della Bertram è finita l'avventura di Walter De Raffaele e comincerà quella di Mario Fioretti, anche Trieste resta alla finestra in attesa di trovare il sostituto del partente Jamion Christian. Come riporta Il Piccolo, l'annuncio del nuovo coach non sembra essere imminente. Archiviate le voci che hanno coinvolto Matt Brase, l'ex di Varese che ha comunicato la volontà di restare nello staff tecnico dei Philadelphia 76ers, non del tutto scartata l'ipotesi Riccardo Fois, il 38enne allenatore nativo di Olbia che si alterna tra gli Stati Uniti (lo scorso anno assistant coach dei Sacramento Kings) e la panchina della nazionale italiana come vice di Pozzecco. Un nome, non l'unico, che continua a essere sul taccuino del general manager biancorosso. Per quanto riguarda la squadra, si ripartirà dalle conferme di Ross, Brown, Ruzzier, Uthoff e Brooks. Detto che Candussi e Deangeli, nell'ipotesi di un roster allargato per sopportare il peso del doppio impegno campionato/coppa, dovrebbero vestire (in caso di effettiva permanenza) rispettivamente i panni del quinto lungo e del settimo esterno, restano da riempire le caselline della seconda guardia al fianco di Brown e quelle delle ali piccole e dei pivot. Tenendo fermi Ruzzier, Brooks, Candussi e Deangeli sarebbero due gli italiani necessari per completare il pacchetto indigeno, almeno uno dei quali potenzialmente da quintetto. Certo è l'interessamento di Trieste per Caruso, il pivot ex Openjobmetis Varese che in maglia Armani non è mai riuscito a trovare lo spazio necessario per esprimere il suo talento. L'arrivo del centro napoletano, che il prossimo 3 luglio compirà 26 anni, aprirebbe la strada alla costruzione di un roster di assoluto livello. Resta da capire la reale volontà di Milano di privarsi dei suoi uomini (lo stesso discorso va fatto anche per un eventuale interessamento per Stefano Tonut) e quella del giocatore a sposare il progetto della Pallacanestro Trieste.
© legabasket.it
Se c’è un punto interrogativo nel futuro dell’Aquila, come spiegato dal Corriere del Trentino, riguarda sicuramente l’esterno statunitense Myles Cale. Arrivato in Italia come una scommessa, il classe 1999 è stato una delle sorprese del campionato. Ha ancora un anno di contratto con Trento, che lo vorrebbe confermare, ma deve fare i conti con una clausola di uscita valida in caso di chiamata da un club di Eurolega che lo libererebbe per 80mila euro. In attesa di capire se Efes, Parigi o Stella Rossa staccheranno l’assegno, il ragazzo ha dichiarato: “Eurolega? Credo di essere pronto per mettermi alla prova in quel contesto. Ho 26 anni e non ancora tantissimo tempo per completare la mia scalata fino al massimo livello europeo. Credo e spero di arrivarci: se non sarà il prossimo anno, potrebbe essere quello dopo. Qui ci sarà sempre un pezzo del mio cuore. Ho allacciato rapporti umani stupendi e percepito intorno a me tanta stima e affetto. Pensare all’Aquila sarà sempre come ascoltare una canzone che ti fa impazzire”.