Nba, Warriors battono Cleveland

Lungo programma nel Martin Luther King Day: Belinelli sorprende i suoi Spurs, tonfi anche per Toronto e Houston

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Quasi dodici ore no stop di pallacanestro: l'Nba ha ricordato il 50° anniversario di uno dei momenti più tristi della storia statunitense con il Martin Luther King Day, in memoria dell'assassinio del leader degli afroamericani. Nel fitto programma, Golden State bissa il successo sui Cavs (118-108), i Knicks si prendono il derby di New York e Belinelli (10 punti) ritrova e batte San Antonio 99-102.

GOLDEN STATE WARRIORS-CLEVELAND CAVALIERS 118-108
Cavalcare la cresta dell'onda è stato fin troppo facile: Golden State bissa il successo di Natale e si prende anche il secondo incontro stagionale del replay della finale dell'anno scorso. Cleveland rimedia il quarto tonfo di fila e vede vacillare anche il terzo posto a Est: James (32), anche se in forma migliore rispetto al solito, deve inchinarsi nella sfida con Durant (32), Curry (23) e soci che prendono il sopravvento dopo più di tre quarti di equilibrio.

SAN ANTONIO SPURS-ATLANTA HAWKS 99-102
La partita del cuore per Belinelli: Marco, con l'aiuto dei compagni, tiene a galla Atlanta con gli Spurs che gli hanno permesso di toccare il cielo con un dito tre anni fa vincendo l'anello Nba. L'ex di turno mette 10 punti a referto in una gara che gli Hawks riescono miracolosamente a tenere in piedi fino alla fine: tanto equilibrio, ma nel finale San Antonio si arrende al cuore dei falchi. 26 i punti di Schroder.

CHARLOTTE HORNETS-DETROIT PISTONS 118-107
Gara punto a punto e sempre incerta, poi gli Hornets mettono il turbo negli ultimi 12' toccando un +18 che manda Detroit allo sbando. Williams e Howard (21 a testa, con Marvin al suo massimo in stagione) vincono la sfida con l'altra coppia, Harris-Bullock, fermi a 20 ciascuno.

TORONTO RAPTORS-PHILADELPHIA 76ERS 111-117
Tonfo Toronto, il cui secondo posto a Est resta “tranquillo” dopo l'ennesimo ko dei Cavs. Una prova entusiasmante di Philadelphia, che dà un segnale di crescita importante andando a tallonare l'ultimo posto utile per i playoff in Eastern Conference. Certo, se i Raptors riescono a rifarsi sotto un motivo ci sarà, ma i Sixers hanno un Embiid da 34 punti e 11 rimbalzi che risolve problemi.

MILWAUKEE BUCKS-WASHINGTON WIZARDS 104-95
Il solito devastante Antetokounmpo (27 punti, 20 rimbalzi e 6 assist) fa il re nella partita contro i capitolini. Bucks devastanti dall'arco: il 50% tondo mette a tacere i Wizards che rispondono con una discreta prestazione di Wall. Milwaukee doveva vincere per insidiare i diretti avversari nelle zone alte: detto, fatto.

NEW YORK KNICKS-BROOKLYN NETS 119-104
Al Barclays Center i Knicks si prendono il derby newyorchese e rialzano la testa dopo tre sconfitte consecutive. Brooklyn resta in partita per i primi 12', poi Porzingis e soci prendono il largo fino ad arrivare al massimo vantaggio di +21 dell'ultimo periodo.

MIAMI HEAT-CHICAGO BULLS 111-119
La fame dei Chicago Bulls non conosce confini, e gli uomini di Hoiberg fanno un boccone anche di Miami, che così incassa la prima sconfitta del 2018 e interrompe la striscia di vittorie dopo 7 partite. I Bulls, 41% da tre punti, sono però ancora troppo lontani dalla zona “in”.

LOS ANGELES LAKERS-MEMPHIS GRIZZLIES 114-123
Memphis fa valere il fattore casalingo e non senza difficoltà piega la resistenza dei Lakers, al primo ko dopo una striscia positiva di quattro partite. Stavolta ai gialloviola non è bastato un Caldwell-Pope da 27 punti: i Grizzlies vincono grazie anche agli otto uomini in doppia cifra, con Evans che sfiora la tripla doppia (15 punti ,12 assist, 9 rimbalzi).

SACRAMENTO KINGS-OKLAHOMA CITY THUNDER 88-95
Donovan non incontra particolari problemi nella sfida a Sacramento, ultima in classifica della Western Conference. Senza Roberson, i Thunder tirano con percentuali non certo stratosferiche ma tanto basta a guidare Westbrook verso la vittoria e verso l'ennesima tripla doppia sfiorata (19 punti, 9 assist, 16 rimbalzi).

INDIANA PACERS-UTAH JAZZ 109-94
I Pacers frenano la corsa alla zona playoff dei Jazz: se Utah vuole inserirsi nel discorso che ora riguarda Denver e Portland deve fare senza dubbio di più. Non deve crollare dopo un quarto (-10) e scendere a -23 dopo l'intervallo lungo. Indiana vola con i 28 di Oladipo, per Utah ci sono i 23 di Mitchell.

HOUSTON ROCKETS-LOS ANGELES CLIPPERS 102-113
Ancora senza Harden, ancora in difficoltà. Houston vede volare Golden State in testa a Ovest e ora, dopo la batosta subita dai Clippers in forma sempre più smagliante (privi anch'essi di Gallinari), deve iniziare a guardarsi le spalle. La coppia delle meraviglie Williams-Griffin mette a referto 60 punti, più della metà dei 113 finali.

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