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Il tandem romano si è imposto nel trampolino da tre metri anticipando gli australiani Maddison Keeney e Cassiel Rousseau e i cinesi Li Yajle e Cheng Zilong
di Marco Cangelli© Getty Images
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Chiara Pellacani e Matteo Santoro fanno fatica a credere a quanto è successo qualche minuto prima. Vedere degli italiani sul tetto del mondo nei tuffi è quasi magia, eppure il tandem romano ha cancellato ogni precedente realizzando un'impresa che sa già di storia. Pellacani e Santoro hanno infatti conquistato l'oro nel sincro misto dal trampolino da tre metri regalando all'Italia il primo titolo in questa rassegna iridata.
La 22enne delle Fiamme Gialle e il 18enne della Marina Militare hanno superato gli australiani Maddison Keeney e Cassiel Rousseau e i cinesi Li Yajle e Cheng Zilong ribaltando ogni pronostico nonostante la giovane età: "Penso sia indescrivibile, io e Matteo siamo troppo felici. Non ho parole per descrivere questo momento, vincere l'oro con Matteo è stata la ciliegina sulla torta - ha sottolineato Pellacani ai microfoni della Rai -. Adesso festeggiamo la medaglia, domani mi allenerò un po' e poi mi concentrerò sull'individuale dove vorrei fare bene"
Ancor più stupito Santoro che, non appena è arrivato l'esito dei giudici, si è gettata fra le braccia di Pellacani lanciando un urlo di gioia che ha spezzato la tensione cresciuta costantemente durante la gara. "Ho un mare dentro che si sta muovendo, un misto di felicità e paura anche perché non mi aspettavo di conquistare l'oro - ha aggiunto il giovane romano -. Con Chiara è sempre magico e sono felicissimo di poterla raggiungere negli Stati Uniti perché stare con lei è come avere una seconda casa. Sono comunque un po' spaventato perché è dall'altra parte del mondo".
Grande soddisfazione anche da parte del direttore tecnico Oscar Bertone che ha puntato parecchio sui giovani azzurri nonostante le difficoltà nell'allenarsi insieme dovute all'enorme distanza che ha separato Chiara e Matteo negli ultimi mesi: "Hanno provato a portarci via questa medaglia, visto che fino all'ultimo tuffo abbiamo dovuto stare attenti. La giuria sinceramente non mi è piaciuta per come ha valutato i cinesi, mentre gli australiani potevano superarci visto che avevano un tuffo più difficile - ha sottolineato il tecnico azzurro -. Per fortuna sono andati in gara senza pressioni, sapendo di essere da medaglia e questa volta sono stati oro. Matteo ora raggiungerà Chiara negli Stati Uniti per affrontare la stessa università e potrà allenarsi maggiormente. Quest'anno non ha potuto prepararsi al meglio avendo la maturità, ma quando gli è stato chiesto di intensificare gli allenamenti, lo ha fatto prontamente. Non dimentichiamo che questo sport non è solo un lavoro singolare, ma anche di squadra, di tutti i tecnici e lo staff che ci sta dietro".