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NUOTO DI FONDO

Una bracciata per la solidarietà: successo per l'edizione 2025 di "Da Porto a Porto"

La manifestazione benefica, organizzata a sostegno dell'Associazione Tumori Toscana, ha visto la partecipazione di un centinaio di atleti che si sono sfidati nelle acque dell'Argentario

di Marco Cangelli
11 Ago 2025 - 17:11
 © Ufficio Stampa

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Lo sport non è soltanto competizione, ma anche altruismo e solidarietà: la dimostrazione arriva dall’iniziativa “Da Porto a Porto”, andata in scena lungo le coste del Monte Argentario per sostenere l'Associazione Tumori Toscana e vinta da Gian Luca Sondali davanti a Francesca Colleoni.

La manifestazione, organizzata dalla Polisportiva Amatori Prato e dall’Associazione Amici del Guzzo, ha visto un centinaio di partecipanti che hanno coperto i ventidue chilometri di mare tra Porto Ercole e Porto Santo Stefano con l’obiettivo di raccogliere fondi per l’associazione al fine di garantire assistenza domiciliare, volontaria e gratuita ai malati oncologici e alle loro famiglie.

Diversi i nomi di spicco del nuoto di fondo italiano che sono scesi in acqua per l’appuntamento, così come l’associazione Altea, nata nel 2021 nel ragusano su iniziativa della giornalista e scrittrice milanese Donatella Di Paolo con l’obiettivo di diffondere, attraverso visite ed ecografie gratuite, la consapevolezza tra le donne di quanto sia importante la prevenzione nella lotta ai tumori al seno.

Un team che ha visto la presenza di Irene De Salve, in grado di attraversare lo Stretto di Messina per una decina di volte dopo aver sconfitto un tumore al seno; Monica Cordano, prima italiana a qualificarsi per il Mondiale di Oceanman e prima a nuotare con muta il periplo dell’Isola di Capraia; Monica Moscatelli, nuotatrice, coach e appassionata di nuoto in acque libere; Giulia Pellegrini, all’esordio con la disciplina; Cristina De Tullio, medaglia di bronzo nei 50 metri in acque gelide; e Sabrina Peron, avvocata nuotatrice e prima italiana ad aver conquistato la “Triple Crown” dedicato a coloro che hanno completato l’attraversamento del Canale della Manica, della Catalina California e il giro dell’Isola di Manhattan.

Nomi che dimostrano come lo sport possa essere un motore per aiutare chi deve affrontare una sfida decisamente più complicata rispetto a quella strettamente agonistica. 

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